Opere pubbliche: a Gela serve uno sprint decisivo - QdS

Opere pubbliche: a Gela serve uno sprint decisivo

Liliana Blanco

Opere pubbliche: a Gela serve uno sprint decisivo

giovedì 28 Settembre 2023

Nei giorni scorsi il sindaco Lucio Greco ha incontrato i dirigenti dei settori competenti e chiesto uno sforzo complessivo per sbloccare tante iniziative utili al rilancio della città

GELA (CL) – Fiumi di parole su progetti pensati per il futuro della città, ma che alla fine non si rivelano altro che belle parole. La via Mulino chiusa da due anni per un rifacimento che non accenna a finire; l’ex Casa Albergo ristrutturata ma non utilizzata; la Chiesa San Domenico Savio chiusa e i fedeli accolti in un capannone; il progetto sul Lungomare ancora in alto mare. Per non parlare delle strade costellate da buche.

Sono tutti elementi che sono stati definiti ad alta priorità dal sindaco Lucio Greco, che ha chiesto il massimo impegno al settore Tecnico comunale. Sul tema si è tenuto anche l’ennesimo incontro con il dirigente del settore Lavori pubblici, Antonino Collura con una serie di dossier, tra quello sull’Oratorio della parrocchia Santa Maria di Betlemme, San Domenico Savio e Opera Salesiana, progetto Macchitella Lab e Banco Alimentare.

“Un incontro proficuo – ha detto il sindaco – in cui ho avuto ampie rassicurazioni dai tecnici. Gli iter dei progetti saranno conclusi a breve. Malgrado le difficoltà finanziarie e di personale, l’Amministrazione comunale continua a operare con grande abnegazione”.

Il progetto per il Banco Alimentare pare essere sostanzialmente definito. Mancherebbero gli ultimi adempimenti che, assicurano dal settore Tecnico, saranno completati a breve. Nuovo impulso per la definizione è stato impresso anche all’iter progettuale per le chiese San Domenico Savio, Salesiani e Maria Santissima di Betlemme.

“Altra priorità – ha commentato il primo cittadino – riguarda il progetto Macchitella Lab. Nel corso dell’incontro, cui ha preso parte anche il funzionario Salvatore Lombardo, ho chiesto di valutare nel più breve tempo possibile sia la proposta inviata dall’Eni per la sistemazione esterna della zona che la stima dell’area di sedime”.

Un caso quasi paradossale quello di Macchitella Lab: l’edificio nuovo di zecca e riqualificato con le compensazioni Eni resta l’esempio per eccellenza delle classiche incompiute. Dovrebbe accogliere i corsi dell’Università Kore di Enna. Ma per il momento tutto resta bloccato. Un paradosso se si pensa che a Giarre, qualche giorno fa, Macchitella Lab ha vinto il premio In/Architettura 2023 e questa situazione non è certamente passata inosservata agli occhi delle opposizioni.

“Come possiamo considerare ‘premio’ – ha detto il leader del gruppo politico ‘Una buona idea’, Terenziano Di Stefano, ex vice sindaco poi in rotta con Greco – visto che Macchitella Lab al momento ma non è fruibile. Ci complimentiamo con chi ha partecipato alla cerimonia di premiazione ritirando il premio. È un grande risultato per la nostra città dal punto di vista professionale. Ma non si può non rilevare, sul piano politico e che riguarda la condivisione del progetto con la città che, se da una parte lo straordinario immobile riqualificato con i soldi delle compensazioni si è aggiudicato un riconoscimento, dall’altro, di quello stesso immobile, non è mai stato aperto il cancello”.

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