La campionessa olimpica ha parlato così ai microfoni del QdS in occasione dell'iniziativa al Massimino contro la violenza sulle donne.
Un segnale concreto, importante, d’impatto per urlare “NO” ad un cancro che macchia in modo indelebile la nostra società. Nel pre-partita della sfida di Coppa Italia Serie C tra Catania e Trapani al “Massimino”, ha avuto luogo l’iniziativa “Posto Occupato”: un seggiolino, di colore rosso della Tribuna A, è stato lasciato “vuoto” proprio per sensibilizzare e mantenere alta l’attenzione dell’opinione pubblica in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne. Prima del fischio d’inizio, l’allenatore della squadra femminile etnea Pierpaolo Alderisi ha poggiato una rosa sul “Posto Occupato” in Tribuna d’Onore, con il vice presidente Vincenzo Grella che ha successivamente donato una maglia del Catania alla campionessa olimpica etnea Alberta Santuccio, presente allo stadio e testimonial d’eccezione dell’evento.
Alberta Santuccio al QdS: “Onorata di rappresentare tutte le donne nella mia città”
Alberta Santuccio, straordinaria fuoriclasse della scherma ed oro alle Olimpiadi di Parigi 2024 nella spada a squadre con Rossella Fiamingo, Giulia Rizzi e Mara Navarria, ha parlato così ai nostri microfoni, soffermandosi sull’iniziativa e non solo: “Innanzitutto è un orgoglio essere qui e rappresentare tutte le donne nella mia città – le sue parole al Quotidiano di Sicilia – E’ una tematica che tocca tantissimo tutti quanti noi: è una bellissima iniziativa a cui ho avuto l’onore di partecipare perchè quel posto vuoto è dedicato a tutte le donne che avrebbero voluto essere qui ma non hanno potuto esserci.”.
“L’oro olimpico mi ha cambiato la vita: voglio vincere ancora”
Il trionfo di Parigi, giunto dopo il bronzo conquistato tre anni prima a Tokyo, resterà scolpito nel cuore e nella mente della campionessa catanese, la quale, tuttavia, guarda già ai prossimi obiettivi da raggiungere: “L’oro olimpico mi ha certamente cambiato la vita – prosegue la Santuccio – Hai tante più consapevolezze ma anche tanta voglia di ricominciare. Questa vittoria per me non è stata un arrivo, ma un punto di passaggio: voglio continuare, voglio vincere ancora e togliermi tante altre soddisfazioni. Tra il matrimonio ed il viaggio ammetto di aver ripreso ad allenarmi da poco, però sono già in pedana e non vedo l’ora di essere nuovamente impegnata in gare di scherma”.
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