Pubblicato dall’Ufficio Statistica del Comune il report dedicato al censimento e al tema della “Giustizia” In un anno quasi trentamila denunce delle Forze dell’Ordine
PALERMO – L’Ufficio Statistica del Comune ha pubblicato ieri i dati relativi al settore “Giustizia” sul territorio comunale. La versione rinnovata dell’Annuario di statistica ha snocciolato dati anche in riferimento alla popolazione del capoluogo siciliano. Tutte informazioni riferite al 2019 e confrontate con l’anno precedente.
Nel 2019, il 14,2% della popolazione residente aveva un’età compresa fra 0 e 14 anni, il 16,6% fra 15 e 29 anni, il 18,8% fra 30 e 44 anni, il 29,2% fra 45 e 64 anni, e il 21,2% un’età pari o superiore ai 65 anni. Dal 1971 al 2019 si è registrato un progressivo invecchiamento della popolazione: gli anziani (65 anni e più) sono più che raddoppiati, passando da 58.105 (pari al 9%) nel 1971 a 137.447 (pari al 21,2%) nel 2019.
Per quanto riguarda il settore “Giustizia” a Palermo, nel 2019, sono stati denunciati complessivamente dalle Forze di polizia all’Autorità giudiziaria 29.978 delitti, valore in diminuzione rispetto al 2018, quando erano stati 31.154 (-3,8%). La diminuzione del 2019 ha riportato il numero dei delitti vicino al minimo degli ultimi cinque anni, registrato nel 2017. Rispetto al 2014, quando vi erano state in totale 38.524 denunce, si è rilevata una diminuzione del 22,2%. Il tasso di delittuosità totale, che nel 2014 era pari a 5.677,9 delitti ogni 100 mila abitanti, nel 2015 è sceso a 5.133,3, nel 2016 a 4.674 e nel 2017 a 4.428 delitti ogni 100 mila abitanti. L’inversione di tendenza del 2018 ha determinato un incremento del tasso, che ha raggiunto il valore di 4.678,5 delitti ogni 100 mila abitanti, per poi ridiscendere nel 2019 a 4.537,4.
“Limitando l’analisi ai delitti che determinano maggiore allarme sociale – hanno sottolineato dall’Ufficio Statistica del Comune – si rileva che nel 2019 si sono registrati sei omicidi volontari, quattro in più rispetto al 2018 (+200%). Nell’arco temporale considerato (2014-2019), il numero di omicidi volontari, pari a sette nel 2014, è andato via via diminuendo fino a raggiungere il livello minimo (due omicidi) proprio nel 2018, per poi rimbalzare nell’ultimo anno a sei. Sono invece diminuiti i tentati omicidi, passati da 15 a 13 (-13,3%). Il valore del 2019 è pari a quello registrato nel 2014 e distante dal valore massimo registrato nel quinquennio (22 tentati omicidi nel 2016)”.
Nel 2019 è ripresa, dopo la battuta d’arresto dell’anno scorso, la tendenza alla diminuzione dei furti che si registra a partire dal 2015: rispetto al 2018 sono diminuiti del 10,6%, passando da 17.186 a 15.361. Rispetto al 2014, quando i furti erano stati 24.206, il dato del 2019 è più basso del 36,5%. I furti con strappo (ovvero gli scippi) sono passati da 895 nel 2014 a 515 nel 2015, per poi proseguire la discesa negli anni successivi: 428 nel 2016, 360 nel 2017, 329 nel 2018 e 277 nel 2019 (-15,8% rispetto al 2018 e -69,1% rispetto al 2014). I furti con destrezza (ovvero i borseggi) nella prima parte del quinquennio hanno manifestato una tendenza all’aumento: partiti da 1.806 nel 2014, hanno raggiunto il massimo di 2.016 nel 2017. Nel 2018 si è invece registrata una sensibile diminuzione, con 1.760 denunce, diminuzione che è proseguita anche nel 2019, con 1,365 denunce (-22,4% rispetto all’anno precedente e -24,4% rispetto al 2014). I furti in abitazioni, dopo la preoccupante impennata registrata negli anni passati (in particolare nel 2012 e nel 2013), negli ultimi anni hanno fatto registrare una sensibile diminuzione, che li ha portati da 1.440 del 2014 a 702 del 2019 (-32,6% rispetto al 2018 e -51,3% rispetto al 2014). I furti di mezzi di trasporto nel 2019 sono complessivamente diminuiti. I furti di ciclomotori sono stati 401, il 20,4% in meno rispetto all’anno precedente e il 53,8% in meno rispetto al 2014. I furti di motocicli sono stati 1.464, il 10,2% in meno rispetto al 2018 e il 24,4% in meno rispetto al 2014. I furti di autovetture sono stati 2,567, l’11,9% in meno rispetto al 2018 e il 43% in meno rispetto al 2014.
Diminuite anche le rapine negli uffici postali, che nel 2018 erano invece fortemente cresciute: cinque rapine (lo stesso numero che si era registrato nel 2014), con una diminuzione del 78,3% rispetto al 2018. Anche nel 2019, come già dal 2014, sono diminuite le rapine nei confronti di cittadini in pubblica via, passate da 670 nel 2014 a 331 nel 2019 (-10,3% rispetto al 2018 e -50,6% rispetto al 2014). Hanno invece subito un incremento per il secondo anno consecutivo le rapine in esercizi commerciali: si sono registrate 155 rapine, il 26% in più rispetto al 2018. Rispetto al 2014, quando erano state denunciate 213 rapine, si registra invece una diminuzione del 27,2%.