Palermo, alla Rap 21 mln per ripartire ed evitare il tracollo - QdS

Palermo, alla Rap 21 mln per ripartire ed evitare il tracollo

Gaspare Ingargiola

Palermo, alla Rap 21 mln per ripartire ed evitare il tracollo

giovedì 19 Ottobre 2023

Soddisfazione in azienda per le risorse concesse dal Comune a copertura dei costi extra di Bellolampo, ma serve un concreto piano di rilancio e un cambio di passo sul fronte dei servizi

PALERMO – Il Consiglio comunale ha approvato una variazione di bilancio di quasi 21 milioni di euro da girare alla Rap, attraverso l’erogazione di un debito fuori bilancio, per coprire i costi extra sostenuti dalla partecipata di igiene ambientale per la gestione delle vecchie vasche e del percolato di Bellolampo. Un’autentica boccata d’ossigeno per la società di piazzetta Cairoli che attraversa un momento di grave difficoltà finanziaria, al punto da non riuscire a chiudere il bilancio consuntivo 2022 e quello di previsione 2023, dai quali dipende il nuovo piano industriale (oltre, inutile sottolinearlo, alla speranza di un rilancio).

Già qualche giorno prima il sindaco Roberto Lagalla aveva lanciato un ultimatum all’azienda nata dalle ceneri dell’Amia: o si cambia registro nella raccolta e nella gestione dei rifiuti o la privatizzazione diventerà un’ipotesi più che concreta. Il debito con la Rap ha origine da una sentenza del 2021 che ha condannato il Comune a versare 51 milioni alla curatela fallimentare dell’Amia per la gestione delle vecchie vasche della discarica del capoluogo. Palazzo delle Aquile, invece, ne riconosceva soltanto 9. Il contenzioso si è risolto con una transazione da 21 milioni da destinare alla Rap per i costi extra sostenuti quando la discarica si è saturata e l’azienda ha dovuto trasferire i rifiuti fuori Palermo, più altri 9 per risarcire la curatela.

Il denaro non sarà sufficiente a mettere in sicurezza i conti della Rap

Il denaro fresco in arrivo consentirà alla società di pagare parte dei propri debiti con Fisco, Inps, fornitori e manutentori ma, avvertono i consiglieri di Progetto Palermo Massimo Giaconia, Mariangela Di Gangi e Alberto Mangano, “non sarà ovviamente sufficiente per mettere in sicurezza i conti dell’azienda, che solo nei primi sei mesi dell’esercizio in corso ha registrato una perdita di 3,8 milioni di euro, per non parlare del resto. Come diciamo da mesi, urgono misure correttive per mettere in sicurezza la tenuta e la continuità aziendale, misure che l’Amministrazione Lagalla ha solo preannunciato ma a oggi non concretizzato”.

Serve riequilibrare il bilancio della Rap

“Mancano poco più di due mesi – hanno aggiunto – alla fine dell’anno e la preoccupazione per il futuro dell’azienda, per la sua natura pubblica e per i dipendenti aumenta inesorabilmente. L’Amministrazione comunale non dovrebbe più perdere tempo a mettere concretamente in atto le tanto decantate misure correttive indispensabili per riequilibrare il bilancio della Rap, per dare avvio al nuovo piano industriale e sbloccare le assunzioni, imprescindibili affinché l’azienda possa fornire servizi di igiene urbana di livello. Ma evidentemente ciò non accade perché le intenzioni dell’Amministrazione Lagalla sono sempre state quelle di privatizzare. Noi ci batteremo affinché questo non accada”.

Il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia ha ricordato, invece, che la variazione di bilancio ridurrà l’ammontare complessivo dei disallineamenti, “malcostume contabile che espone il Comune nei confronti delle partecipate. Si conclude così la transazione sottoscritta lo scorso anno dagli assessori Varchi e Mineo che riguardava il contenzioso fra il Comune e la curatela della vecchia Amia e si crea il presupposto per il riconoscimento di risorse pari a quasi 21 milioni che la Rap aveva sostenuto negli anni scorsi, a partire dal 2016, per la gestione delle vecchie vasche. Questa è una delle tante azioni che si stanno compiendo e che riguardano il recupero di un rapporto virtuoso fra il Comune e le sue partecipate, presupposti fondamentali per il rilancio dell’azienda di igiene urbana”.

Naturalmente soddisfatto il presidente della Rap Giuseppe Todaro: “È un passaggio importante, oserei dire fondamentale, tanto più in un momento di grande sofferenza per i conti dell’azienda e per il servizio di igiene in generale. Questa liquidità ci permetterà di saldare le posizioni debitorie verso i fornitori, gli enti previdenziali e l’erario e, quindi, migliorare il servizio di igiene cittadino potendo contare su una maggiore regolarità gestionale. Ringrazio anche le organizzazioni sindacali per la sensibilità e il senso di responsabilità mostrato nella seduta appositamente convocata, durante la quale hanno condiviso la necessità di un’ulteriore proroga dei progetti ‘doppio turno’ e ‘domenicale’”.

“Questa disponibilità – ha concluso Todaro – ci consentirà di non danneggiare o rallentare il servizio nelle more che l’Amministrazione comunale completi il percorso di rilancio aziendale concordato al tavolo nei precedenti incontri col sindaco Lagalla”.

Nel frattempo proseguono i controlli congiunti tra Rap, Polizia metropolitana e Polizia municipale per contrastare l’abbandono degli ingombranti e la cosiddetta “migrazione” dei rifiuti dai Comuni della provincia.

Tag:

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017