Possibili scenari in base a quanto accaduto negli ultimi anni
Avere la consapevolezza di come funziona in Italia la normativa sulle pensioni può rivelarsi molto importante per via della presenza di alcune misure che consentono di avere più soldi sull’assegno ma solo a chi ne fa espressamente richiesta. Prima di tutto è necessario essere consapevoli che le pensioni, seppur con regole e tempistiche differenti rispetto agli stipendi, si adeguano all’aumento dei prezzi dei beni di largo consumo. Parliamo di inflazione, naturalmente. Dopo quanto accaduto quest’anno, con incrementi distribuiti in diverse fasi e pensionati che hanno effettivamente percepito di più, l’attenzione si sposta sul 2025.
Gli incrementi delle pensioni in vista del 2025 derivano principalmnte dal collegamento delle stesse all’Irpef, poiché anche le pensioni sono un reddito soggetto all’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche. Nel febbraio 2024 l’Inps ha ridotto le trattenute Irpef per alcuni pensionati e così per via del passaggio da 4 a 3 scaglioni introdotto con il decreto fiscale del governo, alcuni pensionati hanno percepito pensioni più alte, tassate di meno. Fino al 31 dicembre 2023, i redditi dei contribuenti, pensioni comprese, erano tassati su 4 scaglioni e 4 diverse percentuali.
Pensioni, cosa sta cambiando
Una delle principali novità del 2024 in merito alle pensioni è stata l’accorpamento del secondo scaglione con il primo, passando da 4 a 3 scaglioni e eliminando la fascia al 25%. Tutti i contribuenti con redditi entro questa fascia hanno così recuperato fino a 260 euro in più. I nuovi scaglioni sono:
- fino a 28.000 euro: aliquota al 23%;
- sulla parte eccedente i 28.000 euro e fino a 50.000 euro: aliquota al 35%;
- sulla parte eccedente i 50.000 euro: aliquota al 43%.
Proprio grazie a questa variazione dalla mensilità di marzo 2024, i pensionati hanno iniziato a ricevere pensioni più alte, compresi gli arretrati per i mesi di gennaio e febbraio. L’aumento ricevuto per via di questa novità è stato di circa 20 euro al mese per i pensionati con redditi superiori a 28.000 euro. Questo incremento si aggiunge a quello per la perequazione, che come ogni anno a gennaio, adegua le pensioni al tasso di inflazione. Nel 2024, l’aumento provvisorio è stato del 5,4%. Sicuramente anche nel 2025 ci sarà un incremento, ma bisognerà verificare quale tasso di inflazione registrerà l’ISTAT a fine anno, con il consueto meccanismo dell’incremento previsionale e poi di quello definitivo.
Pensioni, cosa sapere sui 100 euro in più al mese
Gli aumenti nel 2025 dipenderanno dalle nuove aliquote Irpef. Queste potrebbero confermare l’aumento di 100 euro al mese. Le ipotesi attuali suggeriscono che i nuovi scaglioni potrebbero essere:
- fino a 28.000 euro: aliquota al 23%;
- sulla parte eccedente i 28.000 euro e fino a 55.000 euro: aliquota al 34% o al 33%;
- sulla parte eccedente i 55.000 euro: aliquota al 43%.
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