Pensioni, a dicembre 2023 c'è il maxi-assegno: ecco perché - QdS

Pensioni, a dicembre 2023 arriva il maxi-assegno: ecco perché

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Pensioni, a dicembre 2023 arriva il maxi-assegno: ecco perché

Salvatore Rocca  |
giovedì 05 Ottobre 2023

Maxi assegno in arrivo per le pensioni di dicembre 2023. Ecco perché e quanto percepiranno in più i pensionati.

Potrebbe arrivare a dicembre l’anticipo della rivalutazione 2023 delle pensioni. Lo ha annunciato il ministro del Lavoro, Elvira Calderone, dando così il via libera all’aumento del trattamento pensionistico nelle prossime settimane.

Inizialmente, l’adeguamento sarebbe dovuto scattare a gennaio 2024 ma il Governo ha deciso di provvedere all’anticipo all’erogazione delle somme. Nelle scorse settimane si era parlato addirittura di un adeguamento imminente, già per il mese di novembre 2023.

Tuttavia, a causa dei tempi ristretti, l’esecutivo avrebbe deciso di fare slittare leggermente l’adeguamento al mese successivo, determinando così l’arrivo di un vero e proprio maxi assegno a ridosso delle festività natalizie che andrà a sommarsi alla Tredicesima che viene percepita ogni anno in questo periodo.

Pensioni, cosa accadrà a dicembre 2023

Ma cosa accadrà, nel dettaglio, a dicembre 2023? Per ogni pensione percepita verrà effettuato un ricalcolo basato sul tasso di rivalutazione definitivo accertato dall’Istat per il 2022 e non quello provvisorio che è stato utilizzato dall’Inps per incrementare le pensioni nelle prime settimane del 2023. Per quest’anno la rivalutazione era stata stabilita al 7,3%.

Tuttavia, al momento di effettuare i conteggi finali sui prezzi del 2022, il tasso è stato dell’8,1%. Si è dunque creata una differenza dello 0,8% per gli assegni di tutti i pensionati che deve essere riconosciuta l’anno seguente, in primis considerando gli arretrati non percepiti e poi procedendo mese per mese.

Pensioni, quanto percepiranno i beneficiari

In parole povere, il ricalcolo verrà effettuato a partire da gennaio 2023 e, pertanto, verranno riconosciuti anche gli arretrati per le restanti 11 mensilità dell’anno. Nei prossimi giorni il Governo Meloni dovrebbe dare conto di questo adeguamento con la scrittura di un decreto ad hoc da 3,2 miliardi di euro.

Il maxi assegno atteso a dicembre 2023 sarà una tantum. A partire da gennaio 2024 non beneficeranno più di questo piccolo “bonus”. Il cedolino pensionistico verrà comunque ritoccato perché verrà calcolato verso l’alto sulla base dell’inflazione dell’anno 2023, attualmente stimata al 5,6%.

Pensioni, salta l’aumento a gennaio 2024?

A proposito dell’aumento delle pensioni a gennaio 2024 che era stato promesso dal Governo un anno fa, va sottolineato che a partire dal nuovo anno non tutti i pensionati avranno diritto allo stesso assegno. L’esecutivo sembra infatti orientato ad applicare un taglio all’aumento dell’assegno pensionistico, riservando l’incremento della somma soltanto a una ristretta cerchia di beneficiari.

Chi sarà tagliato fuori

L’indicizzazione al 100% potrebbe essere destinato solo ai percettori degli assegni fino a quattro volte il minimo, dal valore di 2.101,52 euro lordi al mese di dicembre 2022. Per tutti quei pensionati che ricevono un assegno pensionistico con cifre più elevate, si prospetta un adeguamento inferiore, sulla base dei 6 scaglioni attualmente in vigore.

A rischio taglio è, in particolare, quella categoria di pensionati che ricevono un trattamento pensionistico tra 4 e 5 volte il minimo, con indicizzazione all’85%. Si tratta di una mossa che potrebbe “salvare” dalla sforbiciata quei pensionati che percepiscono una pensione meno ricca.

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