Tredicesima, la detassazione sparisce da Manovra: il motivo - QdS

Tredicesima, salta la detassazione: misura “sparita” dalla Manovra, ecco perché

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Tredicesima, salta la detassazione: misura “sparita” dalla Manovra, ecco perché

Salvatore Rocca  |
martedì 03 Ottobre 2023

Niente detassazione della Tredicesima 2023, il Governo taglia fuori la misura dalla prossima Legge di Bilancio.

Potrebbe essere riposta nel cassetto l’ipotesi detassazione della Tredicesima, almeno per l’anno 2023. Molte delle misure nei piani del Governo sono infatti destinate a essere rimandate al 2024 e, tra queste, anche quella relativa l’alleggerimento della tassazione della mensilità aggiuntiva che viene corrisposta a fine anno a tutti i lavoratori dipendenti e ai pensionati.

Detassazione Tredicesima, misura parcheggiata

La Manovra 2024 sarà infatti molto più snella rispetto alle attese, alla luce dei “soli” 14 miliardi di euro in deficit che andranno a costituire la base della futura Legge di Bilancio del Governo Meloni. La detassazione della Tredicesima verrà quindi rinviata, dirottando le risorse economiche a disposizione verso altri interventi ritenuti più urgenti.

Tra le priorità del Governo figurano la conferma della proroga del taglio al cuneo fiscale, l’adeguamento delle pensioni e i contratti dei dipendenti pubblici.

Detassazione Tredicesima, poco tempo per attuarla

A frenare il percorso verso la detassazione della Tredicesima è, poi, il tempo. Secondo i programmi del Governo, la misura sarebbe dovuta essere applicata già in occasione della mensilità di dicembre 2023. Tuttavia, il poco tempo a disposizione ha influito certamente sulla decisione dell’esecutivo.

Tempi ristretti per approvare una normativa che andasse a modificare le indicazioni attualmente in vigore. Poco spazio anche per provvedere al calcolo delle buste paga con la nuota tassazione. Meglio quindi rinviare.

Ipotesi aliquota al 15%

Nelle scorse settimane si era parlato anche della possibile modalità di detassazione della Tredicesima. L’ipotesi maggiormente discussa era stata quella dell’aliquota unica al 15%, in luogo delle aliquote attuali, che a seconda del reddito sono al 23%, al 25%, al 35% fino al 43%.

Tuttavia, l’ipotesi detassazione potrebbe non andare a interessare tutti i lavoratori e pensionati italiani. La misura potrebbe essere destinata soltanto a chi percepisce un reddito più basso, tagliando così un’ampia fetta di potenziali beneficiari. Una notizia che non farà certamente piacere a molti.

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