Petrosino, braccio di ferro tra Comune e cooperativa terzo settore - QdS

Petrosino, braccio di ferro tra Comune e cooperativa terzo settore

Pietro Vultaggio

Petrosino, braccio di ferro tra Comune e cooperativa terzo settore

martedì 27 Giugno 2023

L’Ente condannato in primo grado nella causa per presunte inadempienze attribuite a società operante nel terzo settore. Il sindaco Anastasi: “Risarcimento da 250mila euro? Notizia falsa”

PETROSINO (TP) – Il Tribunale di Marsala, con la sentenza numero 357 del 19 maggio scorso, ha rigettato tutte le domande formulate dal Comune di Petrosino che, nel 2020, aveva citato in giudizio una delle società cooperative operanti nel terzo settore, chiedendo la risoluzione del contratto d’appalto per asserite inadempienze nell’espletamento del servizio di assistenza all’autonomia e alla comunicazione.
Accogliendo integralmente le tesi difensive sviluppate dagli avvocati Calogero Di Stefano e Francesco Davide Di Fresco, entrambi del Foro di Palermo, il Giudice ha affermato la correttezza dell’operato della cooperativa in esecuzione dell’appalto, evidenziando, tra le altre cose, che la contestata carenza del titolo di assistente all’autonomia e alla comunicazione, in capo alle operatrici impiegate nello svolgimento del servizio nelle scuole gestite dal Comune nel triennio 2015 – 2018, non fosse censurabile. Tutto ciò in quanto la figura professionale, in Sicilia, era stata disciplinata, per la prima volta, soltanto con il Decreto Assessoriale del 19 luglio 2017.
I relativi corsi di formazione specifici erano stati introdotti dopo la sua entrata in vigore. Il Giudice ha ritenuto che la normativa era sopravvenuta rispetto al momento di esecuzione dell’appalto e quindi non poteva ritenersi applicabile al caso oggetto di giudizio.

I difensori hanno affermato: “Grande soddisfazione per la sentenza. Il Tribunale di Marsala ha reso giustizia alla nostra assistita che ha operato nel modo corretto previsto dalla norma”. La tematica che ha fatto più discutere sul caso è la condanna al risarcimento del Comune alla Cooperativa, che, a dire di alcune testate giornalistiche, si aggira attorno ai 250mila euro.

Abbiamo sentito il Primo Cittadino di Petrosino Giacomo Anastasi, il quale, anche se non coinvolto personalmente perché all’epoca dei fatti non ricopriva la carica di Sindaco, ci spiega meglio la realtà: “C’è senza dubbio un equivoco per come la notizia è stata recepita da alcuni organi di stampa. Il Comune non è stato condannato a risarcire 250mila euro, ma era stato il Comune a chiedere questa somma a titolo di risarcimento alla stessa Cooperativa. La faccenda è stata un po’ distorta da chi ha ripreso la notizia. Ci saranno trenta giorni di tempo per ricorrere in appello e valuteremo il da farsi, ma la sentenza è netta e tranchat. Ritornando a prima, la condanna è esclusivamente per le spese legali che si aggirano attorno agli 11mila euro”.

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