Il piano regionale dei
rifiuti non può certo colmare anni e anni di immobilismo ma rappresenta
comunque un passo avanti rispetto all’attuale situazione della Sicilia. Per
questo da Attiva Sicilia è arrivato l’ok in Commissione Ambiente all’Ars.
“Il piano regionale dei
rifiuti – affermano le deputate regionali Valentina Palmeri e Angela Foti di
Attiva Sicilia – ha un’impostazione complessiva che si innesta su norme
superate ed è debole sull’aspetto dell’economia circolare. Sono carenze
importanti ma questo piano ha il merito di superare un’impasse colposa che dura
da 23 anni. Si può considerare una sorta di piano-ponte che va
obbligatoriamente integrato con un programma di economia circolare”.
“Continuare a boicottare
il piano, – sostengono Palmeri e Foti – significa far scivolare ulteriormente
il finanziamento di oltre 150 milioni di euro della programmazione europea e
del ministero per la realizzazione dei tanto agognati impianti pubblici.
Infine, non possono parlamentari regionali, in assenza di critiche nel merito
di questo importante strumento di regolazione dei rifiuti in Sicilia, sostenere
che il piano regionale debba essere redatto in violazione dell’art.10 della
legge regionale 9/2010 e prevedere e scegliere gli impianti sui quali invece
dovranno esprimersi gli ambiti territoriali”.