Ponte Morandi, il giorno del ricordo. Conte "Mai dimenticare le 43 vittime" - QdS

Ponte Morandi, il giorno del ricordo. Conte “Mai dimenticare le 43 vittime”

redazione

Ponte Morandi, il giorno del ricordo. Conte “Mai dimenticare le 43 vittime”

venerdì 14 Agosto 2020

Il premier durante la cerimonia di commemorazione a due anni dal crollo: "Garantiamo l'impegno che ci siamo assunti di non lasciare Genova sola. Chiediamo giustizia". Mattarella: "Mai più disastri simili, ora accertare le responsabilità"

“Non potremo mai dimenticare le 43 vittime”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, a Genova alla cerimonia di commemorazione delle vittime del crollo del Ponte Morandi, avvenuto il 14 agosto 2018.

“Ricordo – ha aggiunto – il lavoro febbrile delle squadre di soccorso, il dolore e l’angoscia, ricordo la richiesta che Genova non fosse lasciata sola e la richiesta di giustizia, oggi vogliamo rammemorare tutto questo. La politica quando promette rischia di creare delle delusioni, io posso dire che noi garantiamo l’impegno, ci siamo assunti la responsabilità di non lasciare Genova sola ma ci siamo impegnati anche affinché Genova possa rinascere, continueremo a farlo e vogliamo accertare la verità e le responsabilità per quanto è accaduto. Vogliamo che le nostre infrastrutture siano sempre più sicure e simili tragedie non si debbano più ripetere”.

“Chiediamo giustizia – ha ripetuto più di una volta il premier -.C’è l’impegno del governo a restare al fianco dei familiari delle vittime. Quello che potremmo fare è stare vicino ai familiari e chiedere a nome di tutta la collettività italiana l’accertamento della verità. Due anni fa abbiamo dichiarato due cose: che non avremmo lasciato da sola Genova e che non avremo lasciato soli i familiari delle vittime.Su Genova ci siamo impegnati e questa opera che è sulla nostra testa ne è testimonianza concreta ma questo vale anche per tutto il piano di rilancio del tessuto produttivo e della vita economica e sociale della città ci siamo impegnati in questa direzione”.

“Adesso – ha concluso Conte – dobbiamo completare anche l’altro impegno che non riguarda solo noi e non è nelle nostre disponibilità, che è quello dell’accertamento della verità attraverso verifiche processuali e attribuzioni di responsabilità. Non voglio fare dichiarazioni polemiche, sicuramente abbiamo constatato con mano come sia stato faticosissimo, durissimo, questo negoziato. Su questo non c’è dubbio e ancora aspettiamo di sottoscrivere e di mettere le firme agli accordi finali per scrivere la parola fine”.

Mattarella: “Mai più disastri simili, accertare responsabilità”
“Il quattordici agosto di due anni fa crollava il Ponte Morandi, inaugurato nel lontano 1967 per connettere Genova e una parte importante dell`Italia alle grandi reti viarie europee. Non è possibile dimenticare lo sbigottimento recato dalle prime notizie – ha dichiarato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella – le drammatiche conferme, il numero dei morti che cresceva, l’impegno generoso dei soccorritori, il dolore profondo e composto dei familiari delle vittime, la desolazione di chi aveva perso la propria casa, la solidale e dignitosa risposta di Genova, città profondamente ferita, la vicinanza di tutta l’Italia. Quel tragico evento è stato vissuto anche come simbolo di contraddizioni presenti del nostro Paese, nel quale modernità, genio e sviluppo convivono con incurie inaccettabili e con antiche negligenze. Il nuovo, bellissimo, Ponte di San Giorgio, disegnato dal genio genovese di Renzo Piano, realizzato in tempi lodevolmente rapidi e inaugurato pochi giorni addietro, ha sanato il vulnus infrastrutturale, dando prova della straordinaria capacità italiana di rialzarsi da traumi e sciagure. La giusta richiesta di verità che viene dai parenti delle vittime è accompagnata dalla forte e sofferta esortazione che vengano in ogni modo evitati in futuro disastri simili”.

Il sindaco Bucci: “La nostra città non dimentica mai”
“Genova non dimentica – ha detto il sindaco di Genova e commissario per la ricostruzione del Ponte Morandi, Marco Bucci, a margine della cerimonia – la nostra città non dimentica mai, nella storia non ha mai dimenticato nulla. Soprattutto lancia un messaggio: che queste cose non devono accadere più. Noi vogliamo che le risorse economiche, le persone e le tecnologie vengano messe assieme affinché le nostre infrastrutture, le più belle al mondo, siano anche le più sicure”.

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