Prevenire e curare l'ansia anche a casa, i consigli della psicologa - QdS

Prevenire e curare l’ansia anche a casa, i consigli della psicologa

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Prevenire e curare l’ansia anche a casa, i consigli della psicologa

Gioacchino Lepre  |
martedì 22 Febbraio 2022

I consigli della psicologa Claudia Corbari: “I bambini possono aiutarci. I farmaci? Non un diktat se si interviene in tempo. E sulle tecniche di rilassamento…”

Stress e ansia, momenti, condizioni e stati d’animo che non riusciamo a gestire affrontando le tangibili minacce quotidiane, così come di fronte a quegl’inspiegabili “perché” che interrogano il nostro subconscio. Forse sarà perché siamo iper-connessi, o perché la nostra routine è ingestibile frastagliata com’è tra mille impegni, il lavoro, il traffico, le spese, i deliri metropolitani, la nevrosi da network digitale e i problemi di cuore…

E se nella minestra aggiungiamo l’ingrediente che da due anni ci logora e tormenta, cioè il covid, appare chiaro come il quadro psicofisico di ognuno di noi sia messo oltremodo a dura prova, perché cambiano le nostre preoccupazioni, quindi anche le nostre esigenze e quelle di chi amiamo, come i nostri figli.
Cambiano le nostre relazioni, cambia il nostro modo di vivere la vita, di ritagliarci attimi di piacere, di prenderci cioè momenti per noi stessi.

E proprio su questi temi la Dott.ssa Claudia Corbari, psicologa e psicoterapeuta palermitana, è intervenuta ai microfoni di Qds.it, spiegando non solo come la pandemia abbia aggravato le fragilità individuali ma come sia necessario intervenire per tempo per prevenire e non solo curare stress ed ansia.

Dott.ssa Corbari, quanto ha inciso il covid nell’attuale società iperconnessa, già abbondantemente sotto stress?

“Le richieste di terapia e consulenza psicologica a causa dell’ansia sono aumentate tantissimo negli ultimi mesi. L’emergenza sanitaria ha aggravato questo quadro: persone che prima aveva solo tratti d’ansia gestibili, oggi si esprimono come disturbanti, come una chiara richiesta di supporto e terapia”.

Concentriamoci adesso sul covid: questo stress psicologico si riverbera più sugli adulti o sui bambini?

“Le conseguenze le abbiamo tutti. I bambini avranno delle ripercussioni a lungo termine, perché vengono privati di quelle relazioni interpersonali serene che dovrebbero invece vivere. Le quarantene frenano le relazioni, e i bambini si trovano in momenti di isolamento con gli adulti che a loro volta faticano a portare avanti le loro attività lavorative e le loro relazioni. Proprio queste (le relazioni, ndr) sono profondamente cambiate ambo i sensi”.

La scelta di iniziare un percorso di terapia porta indubbiamente dei benefici a medio-lungo termine: quali vantaggi possiamo ottenere rispetto al ricorso a farmaci?

“E’ una domanda spinosa. La psicoterapia ha un suo percorso di responsabilità sia del terapeuta che di chi chiede aiuto. Molto spesso è anche importante il supporto farmacologico, valutando clinicamente se è necessario ricorrere a farmaci per il benessere del paziente.
Per quanto riguarda i sintomi d’ansia, se presi in uno stadio non ancora eccessivamente evoluto, è possibile eliminarli in breve tempo anche senza l’ausilio di farmaci; però questo richiede una grande responsabilità, costanza e collaborazione del paziente con il terapeuta. Ciò significa che chi decide di intraprendere un percorso di terapia di questo tipo non deve limitarsi al tempo ritagliato in studio, ma ogni giorno, nella sua quotidianità, deve mettere in pratica i consigli e le indicazioni del terapeuta”.

Dottoressa Corbari, quali rimedi “domestici” all’ansia possiamo dare a chi legge ed ascolta?
“Lo stato d’ansia non deve essere solo ‘rimediato’ ma anche e soprattutto ‘prevenuto’. Dobbiamo prenderci cura di noi stessi, dedicando quotidianamente del tempo a ciò che ci piace fare, alle nostre passioni. Un comune denominatore delle persone che chiedono aiuto è l’essersi dimenticati dei piccoli piaceri quotidiani, che invece dobbiamo assolutamente riscoprire come il piacere delle relazioni, anche con i più piccoli. I bambini ci aiutano in questo, perché anche loro ne hanno bisogno e ci permettono di mettere in moto parti di noi che dimentichiamo o abbiamo dimenticato.

Passando alle tecniche, come quelle di respirazione e rilassamento, possono prevenire gli stati d’ansia e ci possono consentire di essere più sereni durante le nostre giornate. Sono tecniche che ci permettono di gestire gli stati d’ansia, e farle rientrare nella nostra routine è molto utile tanto che poi vengono utilizzate sia durante la terapia che negli altri contesti di vita”.

Gioacchino Lepre

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