Già avviati i primi interventi, ma sono occorrono decisioni strutturali per ottenere risultati concreti. Riorganizzazione di Vascone e Sant’Orsola sul modello già sperimentato con il Muricello
MESSINA – I mercati Vascone e Sant’Orsola vogliono cambiare volto. Il modello per loro è il coperto Muricello, che la mattina ha i colori delle bancarelle preparate per la vendita e la sera ha i suoni degli eventi organizzati da associazioni culturali, dal comitato dei mercatali storici della struttura e quelli di un pianoforte donato dall’ex sindaco Renato Accorinti.
Gli operatori commerciali dei due mercati stanziali più importanti della città si sono costituiti anche loro in comitati e dovrebbero intanto fare ordine nella gestione interna delle due strutture che si trovano in condizioni non più sostenibili, tanto che lo stop alle vendite per una settimana deciso dall’Amministrazione è stato metabolizzato abbastanza bene. I blitz delle scorse settimane del sindaco Cateno De Luca alla fine hanno prodotto un’ordinanza di chiusura entrata in vigore ieri “per potere eseguire – si legge nella nota – i lavori di manutenzione straordinaria con il ripristino delle coperture, la sostituzione della pavimentazione dissestata, la pulizia delle gronde, caditoie, scarichi e griglie di scolo, il rifacimento dei servizi igienici e il ripristino dei cancelli di chiusura”.
Gli operatori dei due mercati hanno accolto con favore gli interventi programmati anche se questa interruzione delle attività per loro significa una perdita economica non indifferente a vantaggio degli ambulanti abusivi, contro i quali nessuna ordinanza sembra avere effetto. Il timore di chi è in regola però è che non si riescano a portare a termine tutti i lavori previsti, alcuni dei quali richiedono tempi più lunghi di una settimana. Alla fine, secondo qualche operatore, si darà una sistemata superficiale che non risolverà i problemi strutturali. Per il rifacimento delle coperture, infatti, si parla già di un rinvio a settembre, mentre i servizi igienici hanno la priorità.
“Vogliamo garantire agli operatori del mercato – ha sottolineato il sindaco – di lavorare in ambienti idonei ed efficienti, ma a nostra volta pretenderemo il più rigoroso rispetto delle norme igienico-sanitarie e di quelle in materia di conferimento dei rifiuti. Per questa ragione gli operatori del mercato sono stati onerati della gestione per la manutenzione e la pulizia dei bagni. La MessinaServizi garantirà il lavaggio e la sanificazione”.
Dopo il ritrovamento, nei pressi del Sant’Orsola, di merce smaltita in modo erroneo, la Giunta ha deliberato di modificare il Regolamento comunale su smaltimento e differenziata, prevedendo all’art 30 bis, dopo tre sanzioni, la sospensione della attività commerciale per cinque giorni. Gli operatori del Sant’Orsola si sentono però presi di mira, perché a violare le regole, secondo quanto sostenuto, sarebbero i negozianti della zona che riversano indisturbati ogni tipo di merce nei cassonetti più vicini al mercato.
Altro problema di non facile soluzione è la regolarizzazione della gestione dei servizi igienici. Per il momento c’è un addetto che si è proposto, in cambio di un paio di euro al giorno da parte dei 25 operatori, di pulire i bagni ma lo fa, secondo i commercianti, in modo approssimativo e adesso occorre trovare un modo per farlo lavorare secondo le regole o mandarlo via.
“Abbiamo disposto – ha detto il sindaco – che il Dipartimento Servizi alle imprese – provveda ad adeguare il valore del canone di occupazione dei box del Vascone e Sant’Orsola perché troppo bassi e insufficienti, anche solo a pareggiare il costo che il Comune sostiene per la gestione”.
Secondo i commercianti del Sant’Orsola, il Comune, prima di pretendere canoni maggiori, dovrebbe garantire condizioni di lavoro e servizi all’interno dei mercati più decorosi. Ritengono comunque proficuo il loro incontro con l’assessore all’Ambiente e alle Attività produttive Dafne Musolino che si è mostrata disponibile ad accogliere le loro proposte. Gli operatori del Sant’Orsola hanno chiesto un impianto di illuminazione pensando a un’apertura serale, magari come il Muricello.