Quel Continente chiamato Sicilia - QdS

Quel Continente chiamato Sicilia

Antonino Lo Re

Quel Continente chiamato Sicilia

Giovanni Pizzo  |
sabato 07 Ottobre 2023

Anche Cacciari è arrivato alla conclusione che altri autori prima di lui, da Goethe a Maupassant, avevano intuito. La Sicilia non è un’isola. È un Continente

Anche Cacciari è arrivato alla conclusione che altri autori prima di lui, da Goethe a Maupassant, avevano intuito. La Sicilia non è un’isola. È un Continente, per concentrazione di Storia e di culture, di millenni che hanno lasciato abbastanza tracce da illuminare un mondo.

Sostiene Massimo Cacciari che questa enorme giacimento di Storia e Bellezza non sappiamo gestirlo. Dice che gli altoatesini, anch’essi autonomi, saprebbero farlo meglio di noi. Da un punto di vista relativo il prof. Veneziano ha qualche ragione, ma se alziamo lo sguardo, e la visione, anche la sua valutazione risulta provinciale. La Sicilia è troppo complessa, e compressa, per essere gestita da un Bolzanino, forse è troppo pure per Ursula von der Leyen.

Questo piccolo Continente a forma di Arcipelago, è stato complicato pure per gli Americani, che qui sono sbarcati nel 1943, e per un certo periodo hanno pure coltivato l’idea di farne una Stella della loro Stars&Strips. Ma anche ad essi siamo risultati troppo contraddittori, chiaroscuri, difficilmente gestibili. Probabilmente la Sicilia dovrebbe diventare un Protettorato ONU, sede dell’Unesco, siamo il maggior concentrato di Beni Culturali al mondo, e della FAO, perché a “pititto” non ci batte nessuno.

Siamo il bivio tra Oriente ed Occidente, frontiera di entrambi, crocevia della geopolitica e della Storia dell’Umanità. Se si volesse fare un museo Etnografico mondiale questa sarebbe la sede ideale. Non sono passati  solo gli Atzechi da queste parti, perché non erano grandi navigatori, ma i messicani hanno lo stesso culto dei morti che abbiamo noi.

Siamo scarsi a gestire questo immenso patrimonio, è vero. Ma non c’è niente di più terribile ed annichilente della Bellezza. Ti toglie il respiro e ti fa diventare scimunito. La Sicilia è un’immensa Gorgone che pietrifica chi la guarda a lungo. È infatti un’isola per turisti frettolosi, quelli più attenti e profondi alla fine non se ne vanno più, pietrificati anch’essi.

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