Ragusa, rifiuti abbandonati in provincia, verifiche al via - QdS

Ragusa, rifiuti abbandonati in provincia, verifiche al via

Stefania Zaccaria

Ragusa, rifiuti abbandonati in provincia, verifiche al via

mercoledì 14 Febbraio 2024

La richiesta avanzata dal Comitato Terre Pulite: “Invasi dieci chilometri di costa, servono azioni di tutela”. Il Prefetto definisce un piano per combattere lo smaltimento illegale

RAGUSA – Un report sull’abbandono dei rifiuti nella fascia trasformata è stato inviato qualche mese fa alla presidenza del Consiglio dei ministri dall’associazione ambientalista Terre Pulite. Il Comitato aveva evidenziato lo scempio che la spazzatura sta creando nei Comuni di Acate e Vittoria, con la conseguente contaminazione dei siti.

Il litorale a Marina di Acate invaso dai rifiuti

Nella stessa nota, inoltre, gli ambientalisti richiamavano l’attenzione, per l’ennesima volta, sul litorale di Macconi a Marina di Acate dove “dieci chilometri di costa, a partire dal fiume Dirillo sino alla foce del fiume Ippari – sottolineano i componenti del Comitato – sono invasi da rifiuti interrati che a seguito del cedimento costiero finiscono inesorabilmente in mare. Un litorale magnifico gravemente compromesso da decenni e decenni di incuria, abbandono e negligenza istituzionale”.

“Un’area che, seppur soggetta a sequestro, continua ad essere saccheggiata e devastata da continui e incessanti abbandoni di plastica proveniente da impianti serricoli. Da tempo denunciamo lo stato di abbandono e contaminazione dei luoghi” e recentemente sono state date “chiare direttive agli organi di competenza sulla verifica di quanto da noi documentato e sull’adozione di celeri provvedimenti al fine della tutela della pubblica e privata incolumità’, ci rende assai fieri”, concludono i componenti del Comitato.

La presidenza del Consiglio dei Ministri, attraverso il dipartimento Protezione civile, ha risposto al comitato Terre Pulite e ha fatto sapere di aver provveduto a interessare il Comune di Acate, la Regione Siciliana, l’Agenzia regionale per la Protezione dell’Ambiente e l’Azienda sanitaria provinciale di Ragusa “per gli approfondimenti del caso e relativi seguiti di competenza”.

Un ‘Piano Marshall’ contro i rifiuti

Qualche giorno fa, inoltre, il Prefetto di Ragusa Giuseppe Ranieri ha convocato una conferenza di servizio sull’abbandono indiscriminato dei rifiuti e la presenza di numerose discariche abusive nel territorio provinciale. “Il vertice convocato dal Prefetto di Ragusa, col chiaro intento di aggredire la problematica delle fumarole e delle discariche abusive – hanno aggiunto dall’associazione ambientalista – ha visto la partecipazione dei Comuni iblei, dell’Asp di Ragusa, del Questore, dei comandanti provinciali dei carabinieri, della Guardia di Finanza, della Polstrada di Ragusa. Il dossier fornito dalla Polstrada fornisce a caratteri cubitali lo scempio che ci circonda. Un ‘Piano Marshall’ contro i rifiuti è stata definita da Sua Eccellenza il Prefetto la strategia da mettere in campo per contrastare la pratica criminale dello smaltimento rifiuti. Auspichiamo che Sua Eccellenza realizzi tale piano miracoloso, anche se la storia, ahinoi, non scrisse gloriose pagine sulla riuscita di sì tanta roba”.

Mentre il Prefetto ha proposto di trovare delle piattaforme di condivisione sia sul piano tecnico sia sul piano gestionale politico-amministrativo – idea condivisa da tutti -, il Comitato ha inviato richiesta di incontro con il ministro dell’Ambiente, sperando di risolvere presto l’annosa questione.

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