Cittadini e addetti ai lavori critici sugli interventi in corso nell’area, ma l’amministrazione ragusana precisa: “Nessun danno alla vegetazione, vogliamo ripristinare una sana biodiversità”
RAGUSA – C’è preoccupazione in città per i lavori di bonifica nella vallata Santa Domenica, a Ragusa: alcuni cittadini e addetti ai lavori giudicano in maniera critica questi interventi, necessari invece per l’amministrazione comunale. Proprio per garantire il massimo rispetto dei luoghi e della città, in questi giorni il sindaco Peppe Cassì, insieme al dirigente e al direttore dei lavori, ai tecnici e agli agronomi e insieme a cittadini e rappresentanti di associazioni, si è recato nel cantiere per capire meglio cosa si sta realizzando.
L’intervento nella vallata Santa Domenica ha l’ok della Sovrintendenza
“Un conto – ha sottolineato il sindaco Peppe Cassì – è discutere dopo aver guardato dall’alto, un altro è farlo entrando nella Vallata così da osservare da vicino. Ecco che i sentimenti contrastanti che hanno animato i recenti dibattiti, tutti comunque finalizzati al bene della Santa Domenica, si attenuano e si avvicinano. L’intervento in atto, è bene ribadirlo, ha il favore della sovrintendenza e si sviluppa in 3 fasi: bonifica dall’inquinamento (di rifiuti e delle acque), piantumazione e sana naturalizzazione, gestione e manutenzione”.
Obiettivo creare un parco naturale
“L’obiettivo – ha aggiunto – è creare un vero parco naturale e non certo un giardino comunale, un luogo fruibile e con una propria gestione virtuosa sul modello di altri boschi urbani. Parco naturale che tra l’altro includerà il vero e proprio parco archeologico che si trova in quest’area e che era stato sommerso dalla vegetazione infestante (e in parte dimenticato): carcare, la grotta del vasaio, latomie, necropoli. Testimonianze che dimostrano come i ragusani, ad eccezione degli ultimi 60 anni di abbandono, hanno sempre vissuto in quest’area che ospitava interi cicli produttivi e una propria socialità”. L’operazione di bonifica, oltre alla rimozione di innumerevoli rifiuti, ha permesso anche di individuare delle perdite fognarie.
“Il sistema naturale che si è sviluppato in quest’area – ha sottolineato l’assessore comunale ai Lavori pubblici, Gianni Giuffrida – manca delle tipiche specie arboree dei nostri boschi autoctoni mentre vede una presenza anomala di rovi e piante infestanti, favorite dagli scoli fognari che finora non era stato possibile individuare. Il primo obiettivo dell’intervento in corso è innanzitutto ripristinare la salute della Vallata. Tranne nei casi in cui l’altezza e la densità dei rovi non consentiva alternative – ha aggiunto l’assessore Giuffrida – la bonifica dalle infestanti e dai rifiuti è stata svolta a mano, senza mezzi pesanti o movimento terra. Esperti hanno seguito passo passo la ditta incaricata, indicando le specie da salvaguardare”.
“La vegetazione da proteggere non ha subito alcun danno. Il prossimo passo sarà quello di ripristinare una sana biodiversità della Vallata, piantumando specie autoctone tipiche della macchia mediterranea. È un punto del progetto su cui a sua volta poggia lo step successivo. La corretta messa a dimora di nuove piante e nuovi alberi, infatti, agevolerà la manutenzione e favorirà un miglior utilizzo delle acque”, ha concluso Giuffrida.
