Reddito di cittadinanza sospeso, Comuni dell'ibleo allarmati - QdS

Reddito di cittadinanza sospeso, Comuni dell’ibleo allarmati

Stefania Zaccaria

Reddito di cittadinanza sospeso, Comuni dell’ibleo allarmati

martedì 22 Agosto 2023

I servizi sociali degli enti locali iblei sono letteralmente assaltati da centinaia di richieste d’aiuto. I sindaci riuniti attorno a un tavolo: “Non sottovalutare le difficoltà di persone e famiglie”

RAGUSA – Quanta preoccupazione c’è per la sospensione del reddito di cittadinanza: i percettori si lamentano perché non avranno più una sicurezza mensile ma anche i comuni sono alquanto allarmati perché i Servizi sociali stanno già ricevendo centinaia di richieste di aiuto.

Le richieste stanno infatti aumentando e l’idea che hanno avuto i comuni iblei è quella di promuovere un’azione congiunta o comunque qualcosa che li aiuti a fronteggiare ciò che si prospetta come un’emergenza sociale. È proprio per questo che tutti i rappresentanti dei comuni della provincia di Ragusa e la direzione provinciale del Lavoro si sono incontrati per definire un tavolo di lavoro e azioni congiunte per rispondere ai bisogni dell’utenza alla luce del nuovo quadro normativo.

“Come più volte anticipato e annunciato – hanno riferito in una nota congiunta i sindaci della provincia di Ragusa – il Governo ha sospeso il reddito di cittadinanza per molte categorie di cittadine e cittadini alla fine del mese di luglio 2023. Per alcune persone e famiglie fragili la sospensione si attiverà entro dicembre 2023. Il provvedimento è stato comunicato dall’Inps direttamente agli e alle utenti con un Sms, riportante il seguente testo: ‘Domanda di Rdc sospesa come previsto dall’art.13 del DL 48/2023 conv. Legge 85/2023. In attesa eventuale presa in carico da parte dei servizi sociali’. I Settori Servizi sociali di tutti i Comuni d’Italia stanno ricevendo in questi giorni persone preoccupate e in grave difficoltà”.

È proprio per questo motivo che i primi cittadini vogliono pensare a un’azione condivisa, attraverso un coordinamento che serve a fare sintesi sulle esigenze e sulle necessità diffuse. “È proprio la ragione del coordinamento – hanno aggiunto i sindaci – l’elemento che distingue un’azione comune e concreta. Già nelle prossime settimane saremo in grado di dare risposte più dettagliate e dal 1 settembre 2023 dovrebbero essere attivi i nuovi servizi telematici Inps per la presa in carico dell’utenza sia da parte dei Servizi sociali dei Comuni sia da parte dei Centri per l’Impegno provinciali. L’intento di tutte le Amministrazioni coinvolte è quello di non sottovalutare le difficoltà delle persone e delle famiglie e di fornire supporto, sostegno, orientamento”.

No a un mero assistenzialismo, quindi, fine a se stesso, ma a un percorso che aiuti chi è in difficoltà a trovare un lavoro per mantenere se stesso e la propria famiglia.

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