Regione, finanziaria in aula all'Ars lunedì 27 aprile - QdS

Regione, finanziaria in aula all’Ars lunedì 27 aprile

redazione web

Regione, finanziaria in aula all’Ars lunedì 27 aprile

giovedì 16 Aprile 2020

Il calendario per bilancio e legge stabilità. Armao, giovedì vertice con Boccia e Mef. Il sindaco di Messina De Luca, "Festival delle minchiate contabili". Intanto la Giunta propone di spostare le elezioni comunali in Sicilia tra ottobre e dicembre

La manovra finanziaria arriverà in aula lunedì 27 aprile per la discussione generale e l’esame degli articoli.

Lo ha stabilito la conferenza dei capigruppo, riunita dal presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gianfranco Miccichè.

Il governo Musumeci ha trasmesso i testi stamattina.

Domani i documenti contabili e finanziari saranno consegnati alle commissioni di merito entro il 21 aprile.

La commissione Bilancio dovrà approvare tutto entro il 24 aprile.

Sabato 25 aprile, l’Ars incardinerà i testi in aula e dal 27 aprile comincerà l’esame a sala d’Ercole.

Bilancio e legge di stabilità devono essere approvati entro il trenta aprile, ma tenendo aperta la seduta l’approvazione finale potrebbe arrivare anche nelle 48 ore successive.

La runione dei capigruppo era cominciata in mattinata nel Palazzo dei Normanni per dare una risposta all’Assemblea, in apprensione per la manovra di “emergenza”, come l’ha definita il presidente Nello Musumeci, visti i tempi ristretti.

Armao, giovedì vertice con Boccia e Mef

“Giovedì prossimo, finalmente, ci sarà l’incontro tra il ministro Boccia, i sottosegretari all’Economia e le Regioni a statuto speciale proprio sui bilancio”.

Lo ha annunciato all’Ars l’assessore regionale all’Economia, Gaetano Armao, aggiungendo che “L’utilizzo dei fondi europei è fondamentale per gli interventi di sostegno all’economia, su questo occorre l’accordo con lo Stato. Così come è altrettanto importante l’intesa complessiva con Roma sulla materia finanziaria”.

Ufficio statistica Sicilia, persi quattro miliardi di fatturato

In Sicilia sono stati persi quattro miliardi di euro di fatturato, sui 101 totali.

E’ la stima dell’ufficio statistica della Regione siciliana. A riferirla all’Ars è stato l’assessore regionale all’Economia, Gaetano Armao.

“A causa della crisi del 2008 la Sicilia aveva perso 13 punti di Pil, tra il 2013 e il 2018 abbiamo recuperato 2 punti e mezzo – ha detto Armao – Se le previsioni sono di un -10 per l’Italia e di -12 punti per la Sicilia significa che, conclusa emergenza, cominceremo con un -25 punti; una situazione pesante”.

Il sindaco di Messina, “Festival delle minchiate contabili”

“Abbiamo esaminato tutti i 26 articoli che compongono la legge di stabilità proposta dal presidente Musumeci. Siamo dinanzi all’ennesimo documento politico delle tre carte, con coperture finanziarie incerte e nessun approccio strategico”.

Questa l’opinione del sindaco di Messina, on. Cateno De Luca.

“Questa – ha aggiunto De Luca – è la prima versione di quello che si preannuncia un festival delle minchiate contabili. Non è pensabile che con il ricatto del voto entro il trenta aprile per evitare lo scioglimento anticipato del Parlamento siciliano, Musumeci imponga una finanziaria che non ha preventivamente condiviso con nessuno”.

“Non si è confrontato con i sindaci – ha detto il deputato peloritano -, non lo ha fatto con i parlamentari e, a quanto pare, neanche con alcuni componenti della sua giunta”.

Miccichè, su manovra al lavoro pure sabato e domenica

“Se è necessario – ha intanto dichiarato il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, a proposito dei lavori parlamentari – ci riuniremo sia di mattina che di pomeriggio ma non oltre le 22 e, se serve, si lavorerà anche di sabato e domenica. Chiedo uno sforzo a tutti, agli uffici e ai deputati”.

Miccichè ha avvertito che non saranno presi in esame, in modo assoluto e senza deroghe, “gli emendamenti aggiuntivi che saranno ritenuti tutti inammissibili”.

“In aula non saranno accettati sub emendamenti da parte di singoli deputati e gruppi parlamentari – ha aggiunto Miccichè – Infine, verrà dato mandato ai presidenti di commissione di dichiarare inammissibili gli emendamenti non attinenti al testo”.

La Giunta propone di spostare le elezioni comunali in Sicilia

Intanto, secondo il governo Musumeci, le elezioni per il rinnovo dei Consigli comunali in Sicilia devono essere rinviate all’autunno.

La decisione è stata adottata dalla Giunta allo scopo di contenere e contrastare i rischi sanitari derivanti dalla diffusione del Coronavirus nell’Isola.

Il periodo individuato è tra l’11 ottobre e il 6 dicembre.

La delibera approva il disegno di legge proposto dell’assessore alle Autonomie locali Bernardette Grasso, e che è stato già pubblicato sul sito web della Regione Siciliana e inviata all’Ars per avviare l’iter parlamentare.

Attualmente interessati dalla tornata elettorale sono 61 Comuni – i cui organi verranno prorogati – tra i quali due capoluoghi di provincia: Agrigento ed Enna.

Le elezioni, programmate originariamente per il 24 maggio, erano state già rinviate dal governo regionale al 14 giugno (con eventuale ballottaggio il 28 giugno).

Adesso, visto il permanere dell’attuale fase emergenziale, la proposta di un ulteriore spostamento, sulla quale dovrà pronunciarsi l’Aula.

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