Rifiuti: Palermo, al via bonifica ecomostro di via Tiro a Segno

Rifiuti: Palermo, al via bonifica ecomostro di via Tiro a Segno

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Rifiuti: Palermo, al via bonifica ecomostro di via Tiro a Segno

Redazione  |
mercoledì 14 Febbraio 2024

Al via la bonifica dell'ecomostro di via Tiro a Segno, a Palermo. Stamani sono iniziate le attività di sgombero e rimozione dei rifiuti.

Al via la bonifica dell’ecomostro di via Tiro a Segno, a Palermo. Stamani sono iniziate le attività di sgombero e rimozione dei rifiuti di varia natura abbandonati nell’immobile abusivo confiscato alla mafia. Successivamente saranno attivati gli interventi di demolizione della struttura per la successiva riqualificazione del sito, diventato una discarica a cielo aperto. Le attività di bonifica dell’area, dove sono presenti ingombranti, inerti, sfabbricidi, rifiuti solidi urbani, dureranno da 5 a 7 giorni e vedranno in campo non meno di 4 autisti e 6 operai con due motrici, di cui una con cassone e gru con benna a polipo e l’altra munita di cassone scarrabile, un compattatore da 24 metri cubi, un bobcat/mini-pala, e tre autocarri.

“Continua impegno per restituire dignità a città”

“Continua il nostro impegno per restituire decoro e dignità alla nostra città – dice l’assessore comunale all’Ambiente, Pietro Alongi -. Auspichiamo che questo intervento, voluto fortemente dal sindaco Lagalla, possa essere gradito dai residenti che vogliono una città più pulita e a misura d’uomo e che sono stanchi di vedere usare spazi, come quello di via Tiro a Segno, come discarica, spesso anche data a fuoco. Siamo certi – continua Alongi – che i residenti dei palazzi limitrofi all’ecomostro, dopo la bonifica che stiamo realizzando, saranno protagonisti nel collaborare al corretto conferimento dei rifiuti e al rispetto delle regole”.

Le ultime sulla bonifica

“La bonifica, che non rientra nel vigente contratto di servizio – fa sapere il presidente della Rap, Giuseppe Todaro -, è stato deliberata dalla Giunta comunale e commissionata con determina dirigenziale dell’assessorato Ambiente per un importo di circa 12mila euro. Come Rap non ci tiriamo indietro, ma bisogna che tutti collaborino dalle istituzioni ai cittadini. Occorre reprimere e modificare questi comportamenti che ledono l’immagine della città e umiliano gli sforzi di quei cittadini virtuosi, che, anziché buttare i rifiuti per terra, utilizzano sia i centri comunali di raccolta che il servizio gratuito a domicilio”.

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