Rifiuti, vicina la firma per l’impianto di compostaggio a Pantano d’Arci - QdS

Rifiuti, vicina la firma per l’impianto di compostaggio a Pantano d’Arci

Melania Tanteri

Rifiuti, vicina la firma per l’impianto di compostaggio a Pantano d’Arci

venerdì 15 Settembre 2023

Il presidente della Srr metropolitana, Francesco Laudani, interviene al QdS dopo un vertice a Palermo: “Iscritte in bilancio le somme per la progettazione”

CATANIA – L’avvio della progettazione dell’impianto di digestione anaerobica dei rifiuti nell’area di Pantano d’Arci, le somme per i Comuni costretti a pagare l’export dei rifiuti, l’ideazione di altre infrastrutture per lavorare i materiali raccolti e tanto altro. Francesco Laudani, presidente della Srr Catania città metropolitana, commenta le novità in seguito all’incontro avuto martedì scorso a Palermo con l’assessore Di Mauro.

Un incontro con le Società di regolamentazione rifiuti che hanno ottenuto i finanziamenti per la realizzazione di alcuni impianti, poi commissariati. “Nel caso di Catania, relativamente all’impianto di digestione anaerobica dei rifiuti che dovrebbe sorgere e nella zona industriale a Pantano d’Arci, è stato fatto un grande passo avanti – conferma Laudani -. Finalmente, a seguito della re-iscrizione dei fondi in bilancio delle somme per la progettazione, a giorni si potrà firmare il contratto. Questo vuol dire che si potrà avviare la progettazione”.

Che necessiterà, inizialmente, di nuovi sopralluoghi nell’area inizialmente individuata. “Bisogna verificare se l’area è libera da vincoli e altro – prosegue Laudani. Sarà il primo passo operativo: finalmente, dopo tanto tempo, iniziamo a progettare un impianto di compostaggio che oltre a ricevere la frazione organica dei vari Comuni poi potrà anche produrre biogas”. Una buona notizia, senza dubbio, considerata l’assenza di impiantistica pubblica. Anche se occorrerà verificare se quanto pensato non debba essere modificato. “Ovviamente, prenderà il via anche la fase di confronto con l’amministrazione comunale per capire che tipologia di impianto si vuole realizzare e come deve essere impostato. Quattro anni fa, quando è stato progettato, i quantitativi erano diversi – sottolinea Laudani – e ora dobbiamo vedere se la capacità di questo impianto riuscirà a coprire tutto il fabbisogno della SRR e dei 28 comuni”.

La questione Catania

Nel frattempo, resta la questione Catania dove quella raccolta di rifiuti resta una problematica e la città costellata da cumuli di spazzatura di ogni tipo. Evidenziata anche da Trantino che ha parlato della volontà di rivedere l’appalto. “Tempo fa si parlava di rivederlo – conferma Laudani. C’è stato un primo incontro nel quale il sindaco ha fatto presente che ci sono alcuni servizi che vanno rivisti. Noi ci siamo messi a disposizione per verificare il capitolato e i piani di intervento”.

La rimozione delle microdiscariche fa aumentare i costi

Una necessità per il territorio e per le tasche dei cittadini, considerate le somme utilizzate per la rimozione delle micro discariche. “Gli interventi di rimozione di micro discariche aumentano i costi – dice ancora il presidente della Srr che si sofferma ancora sull’incontro con l’assessore regionale. “Di Mauro ha evidenziato anche la necessità di chiudere quanto prima il piano regionale dei rifiuti e l’esigenza di realizzare nel territorio qualche altro impianto pubblico – prosegue Laudani -: io ho avanzato la proposta di presentare un progetto – a breve parlerò con i Comuni per vedere se c’è la disponibilità di qualche area – per il trattamento delle sabbie vulcaniche. Che creano problemi ai Comuni e che potrebbero essere trattate e riutilizzate in agricoltura, in edilizia, ecc. E poi – aggiunge – ho sollecitato la necessità di implementare i centri comunali di raccolta, utilissimi per il territorio e per aumentare ancora di più le percentuali di differenziata”.

Infine il contributo economico ai Comuni costretti a sobbarcarsi – e poi scaricare sui cittadini – i costi dei rifiuti trattati e portati fuori dalla Sicilia. Una somma di circa 45 milioni che la regione, tempo fa, aveva assicurato. “A breve, sarà portata in Giunta regionale la ripartizione degli extra costi – conclude Laudani. L’assessore ci ha detto che hanno stabilito i criteri con i quali saranno distribuite le somme ai Comuni per coprire parte dei costi del secondo semestre del 2022”.

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