La brutta vicenda si consuma nella periferia est della Capitale

Una ragazza italiana di 30 anni, all’interno di un palazzo occupato, è stata vittima di una violenza sessuale. A perpetrarla un uomo di origine nigeriane, che non si è fatto scrupoli nel puntarle un coltello alla gola costringedo la donna allo stupro. Teatro del misfatto Tor Cervara, zona particolarmente degradata della periferia est di Roma. Guai giudiziari per lo stupratore, accusato di violenza sessuale aggravata dall’uso di armi.

In stato confusionale

L’atto si consuma la mattina dello scorso 27 novembre, quando una donna ha chiesto aiuto al 112 per il tramite di una guardia giurata. A giungere presso il complesso industriale abbandonato e occupato in via Raffaele Costi sono stati i carabinieri. La donna è stata rinvenuta riversa a terra, dolorante e in stato confusionale. 

Violentata e minacciata con un coltello 

Stando a quanto riferito dalla vittima, la stessa, dopo essersi introdotta nella palazzina al fine di acquistare dello stupefacente da un soggetto di colore, dopo averle ceduto della cocaina, l’ha portata con sé in luogo appartato. Qui, sotto la minaccia di un coltello alla gola, l’ha costretta ad avere un rapporto sessuale, per poi allontanarsi. 

Referto medico conferma violenza

Trasportato dal 118 presso il pronto soccorso del policlinico Casilino, gli opportuni protocolli sanitari hanno accertato l’effettiva violenza. Dopo immediate ricerche nella struttura abbandonata, i militari dell’Arma di Roma Tor Sapienza hanno rintracciato l’uomo che è stato anche riconosciuto dalla donna e lo hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto, conducendolo presso il carcere di Regina Coeli.