Sabato e domenica il Fai apre tre “scrigni” a Palermo - QdS

Sabato e domenica il Fai apre tre “scrigni” a Palermo

redazione

Sabato e domenica il Fai apre tre “scrigni” a Palermo

venerdì 23 Ottobre 2020

Con una piccola donazione sarà possibile visitare la Casa museo del costume Raffaele Piraino, il Mec Museum e il Convento del Carmine Maggiore a Ballarò. All'interno foto e descrizione dei siti aperti in via straordinaria

PALERMO – Quest’anno più che mai la partecipazione alle Giornate Fai d’Autunno è un gesto importante di sostegno alla missione della Fondazione. Con una piccola donazione sarà possibile prenotare la visita online e visitare i luoghi in totale sicurezza. Sabato 24 e domenica 25 ottobre secondo appuntamento con tre aperture straordinarie nel capoluogo siciliano: Casa Museo del Costume Raffaele Piraino (riservato agli iscritti Fai), Mec Museum e Convento del Carmine Maggiore Maggiore a Ballarò.

L’edizione 2020 delle Giornate Fai d’Autunno è dedicata a Giulia Maria Crespi, scomparsa lo scorso luglio, fondatrice e presidente onoraria del Fai – Fondo Ambiente Italiano: mille aperture a contributo libero in 400 città in tutta Italia, organizzate per la prima volta in due fine settimana. Anche quest’anno promotori e protagonisti sono i Gruppi Fai Giovani. Pronti a scendere nuovamente in piazza – sabato 24 e domenica 25 ottobre – per “seminare” conoscenza e consapevolezza del patrimonio di storia, arte e natura italiano e accompagnare il pubblico, nel pieno rispetto delle norme di sicurezza sanitaria, alla scoperta di luoghi normalmente inaccessibili, poco noti o poco valorizzati in tutte le regioni: un caleidoscopio di meraviglie nella proposta effervescente del Fai e dei suoi delegati che reagiscono con ancor più energia e impegno, positività ed entusiasmo al periodo difficile che l’Italia sta attraversando.

“Un’edizione straordinaria – afferma Sabrina Milone, capo delegazione Fai Palermo – con due fine settimana dedicati a riscoprire le bellezze della nostra città in assoluta sicurezza. Luoghi tipologicamente diversi ma che ripercorrono l’evoluzione della società: la storia del costume con l’apertura della Casa Museo di Raffaello Piraino, ma anche l’antiquariato informatico con la collezione Apple custodita al Mec Museum. A questi luoghi straordinari si aggiunge questo fine settimana, il Convento del Carmine Maggiore con la maestosità della sua chiesa, l’inedita cappella medievale ed il chiostro cinquecentesco”.

1)  
Casa Museo del Costume Raffaello Piraino 

Ingresso riservato agli iscritti FAI (possibilità di iscriversi in
loco). 
Visite sabato 24 e domenica 25 ottobre – ore 10:00/18:00 Indirizzo: Via dell’Università 54 

In occasione delle Giornate
FAI d’Autunno, Raffaele Piraino (1938), pittore ed ex docente all’Accademia
delle Belle Arti di Palermo, aprirà le porte della sua casa e accompagnerà i
visitatori alla scoperta della sua collezione personale che consta di oltre
cinquemila pezzi tra abiti e accessori d’epoca, provenienti dalle più illustri
e aristocratiche famiglie isolane. Vestiti, corpini, douillettes, paletots, manteaux,
vesti da casa, robes volants, tessuti, biancheria intima, stampe e libri: gran
parte della collezione riflette, attraverso le elaborazioni di sartorie locali,
la moda di Parigi, Londra e Vienna, comprendendo anche oggetti esteri originali
giunti in Sicilia al seguito di quelle dame abbienti che andavano in giro per
l’Europa per piacere e acquisti. Nomi celebri di couturiers compaiono sulle
etichette dei capi custoditi: per citarne alcuni, Dior, Poiret, Fortuny, Worth
junior, Schiaparelli, Doucet. La collezione comprende anche abbigliamento
popolare, etnico, uniformi civili, militari, abiti infantili e religiosi. La
volontà del professor Piraino – la cui passione si sviluppa dal 1977, quando
viene chiamato dall’Ente lirico Teatro Massimo di Palermo per progettare scene
e costumi dell’opera buffa di Poulanc, incarico che gli apre le porte di
numerose altre realizzazioni teatrali – è quella di trasformare quanto prima la
sua abitazione in una casa museo fruibile al pubblico. Per ora è stata
costituita la Fondazione Museo del Costume Raffaello Piraino che si occupa
della valorizzazione del patrimonio storico artistico espresso dalla
collezione, favorendo iniziative volte ad accrescere l’offerta culturale
destinata alla comunità.   

2)  
MEC Museum 

Visite sabato 24 e domenica 25 ottobre – ore 10:00/17:00 . Indirizzo: Corso Vittorio Emanuele 452 

Aperto a Palermo il 31 gennaio
2020, Il MEC museum, (acronimo di meet eat & connect) è il primo museo
della Rivoluzione Informatica in Sicilia interamente dedicato all’universo
Apple. La sede è Palazzo Castrone Santa Ninfa, palazzo nobiliare
cinquecentesco, e custodisce circa 200 pezzi di antiquariato informatico, tra
cui il Lisa, il Next Cube ma soprattutto quello che il suo proprietario
definisce il “Santo Graal” della Rivoluzione Informatica, ovvero
l’Apple-1, primo computer creato da Steve Wozniak e Steve Jobs nel 1976. Tutti
pezzi di proprietà dell’architetto e imprenditore palermitano, Giuseppe Forello
nonché founder di MEC, che vanta una collezione di circa 4mila pezzi (una delle
più complete del mondo). Oltre alle sette sale del museo, la struttura dispone
di un ristorante la cui particolarità che lo rende unico in Italia è quella di
cenare in un museo. Il MEC Museum coniuga la modernità del tema che tratta con
la bellezza del cinquecentesco palazzo Castrone Santa Ninfa, alta espressione
del Manierismo. Ci sarà la possibilità di visitare il piano nobile, con i
saloni affrescati, e un magnifico affaccio sulla Cattedrale, che contiene la
collezione di “antiquariato” informatico.  

3)  
Convento del Carmine Maggiore 

Visite sabato 24 e domenica 25 ottobre – ore 10:00/17:00 .Indirizzo: Piazza Carmine 1 

Il Convento del Carmine
Maggiore, antico complesso religioso, fondato dall’ordine dei Carmelitani,
domina il mercato storico del quartiere Ballarò a Palermo. La cupola, con il
suo straordinario apparato decorativo in stucco e maiolica, costituisce una
delle espressioni architettoniche e artistiche più significative del Barocco
palermitano. La chiesa seicentesca, inoltre, custodisce opere di rilevante
interesse, quali i due altari monumentali – opera giovanile di Giacomo Serpotta
– un meraviglioso coro ligneo, dipinti di insigni pittori siciliani del
Cinquecento e del Seicento e una cappella del Trecento. Questa testimonia
l’antica fondazione del convento il cui cuore è un pregevole chiostro
cinquecentesco. 

Prenotazione online
consigliata su www.giornatefai.it
(posti limitati).  

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