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Giovanni Pizzo  |
mercoledì 10 Maggio 2023

"Dormivano, non vedevano i siciliani tartassati": commento sul caro voli, sempre più al centro delle preoccupazioni delle autorità e dei cittadini.

L’ex Alitalia ha ridotto le perdite con il sangue dei siciliani. Queste le ultime dichiarazioni del presidente Schifani sul caro voli che affligge l’isola. Da mesi in Sicilia si assiste a dichiarazioni di guerra che nemmeno per la Battaglia nei cieli d’Inghilterra. All’inizio il bersaglio fu Ryanair, il colosso mondiale irlandese.

Sembrava quasi una disfida tra siciliani e irlandesi come ai tempi di Chicago e Al Capone. La si combatteva per il controllo della vendita illegale del whiskey, qui per il costo delle tratte aeree. “Mi deve chiamare lui”. “Noi siamo disposti all’incontro se ci invitano”. “No, mi devono scrivere! Una mail? Meglio una PEC”. Ora il nuovo nemico pubblico n.1 diventa la ex compagnia di bandiera gestita da commissari ed in attesa di essere presa in carico dai tedeschi della Lufthansa. Gli irlandesi ovviamente, forti del loro quasi monopolio in Sicilia, e non solo, dichiarano “se i vostri ex aerei vi tosano con tariffe altissime, perché noi dovremmo adeguarci al ribasso?”. E il ragionamento sul piano della libertà di mercato non fa una grinza, a meno di non dimostrare un cartello nelle sedi antitrust preposte al controllo. Per fortuna la moglie del presidente doveva andare a Roma e ha trovato un biglietto Ryanair a settanta euro. Se no avremmo dovuto attaccare Dublino con le guardie forestali, o magari con il reggimento Pip, i famosi assaltatori.

Ma quello che interesserebbe i siciliani, forse, è di quanto si tratti, in termine di soldi persi, questo salasso. Quanto è costato alle famiglie e quanto al turismo. Quando si parla di numeri la politica sembra un liceo dialettale dove la matematica non ha residenza. E soprattutto i deputati nazionali, che vanno e vengono da Roma, quelli regionali che si muovono dall’isola, magari per incontrare qualche capo partito o capocorrente, i sindaci delle città capoluogo di provincia, che magari si muovono per motivi istituzionali, non hanno pagato, capito, fatto nulla per questo salasso? Non succede da qualche giorno ma da diverso tempo. Dormivano, non vedevano i siciliani tartassati? Famiglie che non riescono a vedere i propri figli e nipoti, mariti che non si ricongiungono alle mogli, con nefasti effetti sulla saldezza dei voti coniugali, persone soprattutto che hanno difficoltà a curarsi per il caro tariffe, visto che il primo medico dell’isola è l’aereo.

Cadono oggi tutti dalle nuvole, ora ci vuole, quando il paziente, il siciliano, è ormai al salasso conclusivo. Il sangue, i soldi delle famiglie è dei cittadini siciliani, ma la voce per difenderli è dei politici eletti in Sicilia. L’avete sentita voi questa rivolta, questi ministri, sottosegretari, deputati che hanno preso la Bastiglia di Chigi per difendere i sicilioti?

To’!  C’è il caro voli. Potremmo dare una consulenza a Icaro, si saranno detti.

Così è se vi pare.

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