Sanità, stabilizzazioni dei precari: accordo con la Regione, ma i sindacati sono divisi

Sanità, stabilizzazioni dei precari: accordo con la Regione, ma i sindacati sono divisi

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Sanità, stabilizzazioni dei precari: accordo con la Regione, ma i sindacati sono divisi

Redazione  |
venerdì 31 Marzo 2023

I criteri e le priorità per le assunzioni. Ecco i dettagli del protocollo d’intesa sottoscritto oggi.

Dopo una riunione fiume in assessorato alla Salute è stato alla fine firmato il protocollo per la stabilizzazione di precari della sanità, i cosiddetti “precari covid”: circa 4000 persone che hanno prestato servizio nelle Asp e negli ospedali siciliani durante l’emergenza pandemica.
All’incontro con l’assessore Giovanna Volo erano presenti i sindacati dei lavoratori, che ora cantano vittoria (ma non tutti).

Una vittoria a metà

Ma è una vittoria a metà: potranno essere stabilizzate, infatti, soltanto le figure di collaboratori amministrativi. Restano esclusi i tecnici (la maggior parte tecnici informatici).
“Il protocollo sottoscritto oggi è la prova che il dialogo sostenuto con forza dalla Cisl Fp Sicilia ha consentito di arrivare ai risultati migliori possibili in favore dei lavoratori. Finalmente anche la Sicilia si è dotata di un protocollo che indica le priorità per il superamento del precariato in modo ordinato, assicurando pari trattamento in tutta l’Isola e offrendo opportunità anche a quei lavoratori garantiti dalle previsioni del decreto Milleproroghe”. È questo il commento di Paolo Montera e Marco Corrao, rispettivamente segretario generale e segretario regionale con delega alla Sanità del sindacato maggiormente rappresentativo, la Cisl Fp Sicilia, a margine della firma del protocollo d’intesa sui criteri per la stabilizzazione del personale precario firmato oggi all’assessorato della Salute dall’assessore Giovanna Volo e dai sindacati.

13 sigle sindacali hanno deciso di non firmare: i motivi

Sono 13 le sigle sindacali, tuttavia, che “non hanno ritenuto opportuno sottoscrivere il protocollo d’intesa sulla stabilizzazione dei precari” proposto dall’assessorato alla Salute della Regione Siciliana. Si tratta di Fp Cgil Sicilia, Uil Fpl Sicilia, Fials, Nursind Cgs, Cisal, Confintesa, Anaao, Fvm, Uil Fp Medici, Fp Cgil Medici, Nursind Up, Fials Medici, Fassid. Fra le ragioni del mancato accordo, la “mancata sospensione delle procedure di mobilità e dei concorsi in itinere, in attesa della definizione delle procedure di stabilizzazione”.

I sindacati in questione chiedono “certezze sulla proroga dei contratti in corso“, rivendicano la “possibilità di mantenere in servizio su posti vacanti il personale del ruolo tecnico e professionale in attesa di ulteriori disposizioni normative” e protestano per la “mancata garanzia di pari opportunità per il personale in atto non più in servizio”.

I criteri per le stabilizzazioni

L’accordo prevede che il personale che abbia i requisiti previsti dalle norme venga stabilizzato secondo alcuni  criteri di priorità.
Anzitutto dovrà essere in servizio al momento della pubblicazione dell’avviso di ricognizione.
In caso di ulteriori posti disponibili sarà data precedenza a chi è stato assunto a tempo determinato a seguito di selezione pubblica.
Terzo criterio è quello per l’assunzione di quel personale che ha maturato i requisiti anche con contratti diversi. In questo caso occorre che la qualifica per cui si verrà stabilizzati sia quella in cui si è svolto servizio prevalentemente.
Quarto criterio è  quello della precedenza ai dipendenti che hanno lavorato con contratti a lavoro flessibile e che sono risultati idonei non vincitori di concorso. Infine, in caso di ulteriori posti disponibili, potranno essere assunti – dopo avere sostenuto un pubblico concorso – coloro che hanno lavorato presso le aziende sanitarie con contratti a lavoro flessibile.

Cisl Fp Sicilia: “Accolte le nostre istanze”

“Le nostre istanze sono state accolte” affermano Montera e Corrao che spiegano: “La Cisl Fp Sicilia ha ottenuto che  possano essere assunti coloro che hanno raggiunto i requisiti temporali anche con contratti diversi. Accettata anche la nostra richiesta che i soggetti da stabilizzare possano rimanere in servizio nelle more del completamento delle procedure. Bene anche – proseguono – la previsione di tempi certi per lo svolgimento delle stabilizzazioni. Le aziende sanitarie infatti avranno 30 giorni dalla firma del protocollo per stilare il piano del fabbisogno e 60 per chiudere gli avvisi di ricognizione”.

“Rammarico per i tecnici”

“Rimane il rammarico – concludono Montera e Corrao- per le mancate stabilizzazioni per quel personale tecnico per il quale, ad oggi, non è stata data ‘copertura’ legislativa. Per questo personale la Cisl Fp è impegnata a tutti i livelli per trovare una soluzione”.

I punteggi e le priorità

Al protocollo durante il tavolo conclusivo sono state approvate alcune modifiche e integrazioni. È stato ribadito che nella ricognizione sará tenuto conto di chi avrà maturato i requisiti al 31.12.2023. Il punteggio premiale massimo attribuibile nella valutazione curriculare sarà pari fino a sette punti. Per il personale che ha lavorato con contratti a lavoro flessibile, potranno fare il concorso senza discriminazione sia coloro che sono in servizio che coloro non lo sono perchénon hanno avuto prorogati i contratti.

Infine l’assessorato ha accettato la proposta della Cisl Fp Sicilia e farà una direttiva per fare sì che le aziende che hanno già bandito o bandiranno concorsi diano priorità a tutto il personale interno in possesso dei requisiti come previsto dal protocollo, al fine di evitare sicuri contenziosi.

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