Sequestro per Fattoria Etnapark di Alfio Brancato per mafia

Titolare “vicino alla mafia”, scatta sequestro per Fattoria Etnapark

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Titolare “vicino alla mafia”, scatta sequestro per Fattoria Etnapark

Redazione  |
sabato 24 Giugno 2023

Ecco le accuse a carico dell'imprenditore Alfio Brancato, ritenuto "socialmente pericoloso".

Eseguito il provvedimento di sequestro di beni a carico di Alfio Brancato, 49 anni, imprenditore ritenuto “socialmente pericoloso” per la presunta vicinanza alla mafia (in particolare al clan Santapaola – Ercolano): al centro dell’attenzione degli inquirenti e del provvedimento, in particolare, è la Fattoria Etnapark.

Ecco l’esito delle indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Catania, e le ragioni dietro il provvedimento eseguito nelle scorse ore.

Le indagini a carico di Alfio Brancato

L’imprenditore 49enne di Aci Catena è gravato da precedenti penali per vari reati, compresa l’appartenenza ad associazione di tipo mafioso.

Le indagini a suo carico sono partite da approfondimenti della Guardia di Finanza di Acireale in materia di reddito di cittadinanza. Dai controlli sarebbe emersa una disponibilità di beni sproporzionata alla posizione reddituale e patrimoniale dichiarata per diversi membri della famiglia di Brancato.

Ulteriori approfondimento hanno permesso di reputare Alfio Brancato come soggetto “caratterizzato da pericolosità qualificata”, dati i suoi precedenti per furti, rapine, estorsioni ed associazione mafiosa. Negli anni Novanta e almeno fino al 2019 avrebbe frequentato e supportato esponenti della famiglia mafiosa dei Santapaola-Ercolano. Pare che il 49enne fosse perfino il referente del clan ad Aci Catena.

I provvedimenti e il sequestro della Fattoria Etnapark

Il provvedimento ha disposto il sequestro e l’affidamento a un amministratore giudiziario di un’azienda attiva nel settore dell’organizzazione di eventi, grest estivo e fattoria didattica. Si tratta della Fattoria Etnapark S.R.L.S. di Acireale, del valore stimato di 300mila euro, per il cui allestimento sarebbero stati spesi capitali “sproporzionati rispetto alle capacità reddituali di Brancato e di tutti i congiunti e terzi coinvolti”: il Tribunale etneo ne ha quindi disposto il sequestro.

In più, il Tribunale di Catania ha ritenuto Alfio Brancato “socialmente pericoloso”. L’attività aziendale, secondo gli inquirenti, rappresenterebbe il frutto di attività illecite svolte o capitali illeciti reinvestiti. Sotto sequestro anche i conti correnti bancari intestati alla società, al proposto e ai soggetti terzi interessati dal provvedimento.

Immagine di repertorio

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