Siracusa, norme antincendio ancora più stringenti - QdS

Siracusa, norme antincendio ancora più stringenti

Luigi Solarino

Siracusa, norme antincendio ancora più stringenti

venerdì 10 Maggio 2024

L’opposizione: “Quale piano di prevenzione sui terreni incolti di proprietà comunale?”. L’assessore alla Protezione civile: “Fondi insufficienti per intervenire in tutte le aree di nostra pertinenza”

SIRACUSA – Con l’approssimarsi della stagione estiva, come ben noto, si ripropone puntualmente il problema degli incendi. La scorsa estate il territorio di Siracusa è stato colpito pesantemente dagli incendi che hanno interessato Epipoli, Tremmilia, la zona di Targia e il Villaggio Miano. Per evitare il ripetersi del problema, causato a volte da fenomeni naturali ma più frequentemente di carattere doloso, il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, ha emesso l’ordinanza n. 6 del 24 aprile 2024, immediatamente esecutiva, in materia di prevenzione dagli incendi e per la pulizia dei fondi incolti.

L’ordinanza per la prevenzione degli incendi

Il provvedimento, proposto dal settore Protezione civile e ulteriormente ampliato rispetto ai precedenti nelle previsioni e nelle prescrizioni “vieta in modo assoluto l’accensione di fuochi di ogni genere e di combustione sul posto dei residui vegetali anche se derivanti da sfalci o potature, materiale forestale o agricolo anche se prodotto da aziende”. Tutte le misure di prevenzione contenute nell’ordinanza dovranno essere adottate entro il 15 maggio. L’ordinanza stabilisce che nel periodo compreso tra il 15 maggio e il 31 ottobre, in prossimità di boschi e aree protette, terreni agrari, lungo le strade e le sedi autostradali e ferroviarie, parchi e pinete urbane ricadenti nel territorio comunale, sarà vietato accendere fuochi, usare apparecchi a fiamma libera o elettrici che producano scintille. È vietato, inoltre, fumare o gettare sigarette, compiere ogni azione che possa generare fiamme libere e procurare incendi, esercitare attività pirotecnica, accendere fuochi d’artificio, parcheggiare su aree in presenza di erba e vegetazione secca.

Nello stesso periodo, i singoli proprietari, i conduttori e gestori di fondi rustici e aree agricole non coltivate, di aree verdi urbane incolte, i proprietari di villette, gli amministratori di stabili con annesse aree verdi, i responsabili di cantieri edili, strutture turistiche, artigianali e commerciali con annesse pertinenze a verde, dovranno ripulirle, provvedendo alla eliminazione di sterpaglie e al taglio di siepi e rami, alla rimozione dei rifiuti e a quant’altro possa essere veicolo di incendio, mantenendoli in condizioni tali da non accrescere il pericolo.

Mantenere in efficienza le fasce di protezione

È fatto obbligo per i detentori, in prossimità di strade pubbliche e private, lungo le ferrovie e le autostrade, nonché in prossimità di fabbricati o impianti e in prossimità di lotti interclusi e di confini di proprietà, di mantenere in efficienza le fasce di protezione, ovvero a realizzare una fascia parafuoco di protezione di larghezza non inferiore a dieci metri, lungo l’intero perimetro del fondo.

Tale fascia di protezione, per i proprietari, gestori o conduttori di campeggi, villaggi turistici, agriturismi, alberghi e strutture ricettive, centri residenziali si estende a venti metri. La distanza dovrà essere ragionevolmente aumentata in relazione a singole e particolari fattispecie in maniera da non costituire un evidente pericolo per le abitazioni. Gli uffici di Protezione civile invitano i cittadini a collaborare segnalando tempestivamente alle autorità competenti l’inizio di incendi e fornendo le indicazioni necessarie alla sua individuazione. Ivan Scimonelli, capo gruppo consiliare lista civica “Insieme” nel prendere atto della ordinanza sindacale con la quale il sindaco di Siracusa impone obblighi e divieti per la “Prevenzione e lotta attiva agli incendi” afferma: “Ci chiediamo alla luce della disastrosa esperienza vissuta l’anno scorso con la nostra città che bruciava da nord a sud, da est ad ovest, quale è il piano di prevenzione che il comune sta attuando sui propri terreni incolti? Vi è una programmazione sulla pulizia dei terreni? Vi è un piano di intervento al fine di prevenire l’innesco di incendi di interfaccia, per le aree a confine con quelle edificate, per i perimetri esterni dei terreni comunali? Può essere informata la città? Gli interrogativi sorgono spontanei perché facendo un giro per la città e per la periferia non si vede nulla di diverso dall’inizio della primavera/estate 2023″.

L’assessore alla Protezione Civile, Vincenzo Pantano, interpellato dal QdS, risponde: “Quest’anno abbiamo anticipato l’ordinanza di un mese. Avvieremo a breve la gara per il decespugliamento di 350.000 m2 come ogni anno. Stiamo intervenendo nei punti di innesco principali, nelle zone più sensibili adiacenti alle abitazioni, in base al catasto incendi. Non riusciamo a fare tutto per motivi economici. Un bilancio intero non basterebbe per poter intervenire in tutte le aree di pertinenza del Comune”.

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