Il presidente uscente, al potere dal 2000, ha ottenuto il 95,1% dei voti. Alle urne quattordici milioni di elettori, il 78,64% della popolazione. Ue, Usa e Gb hanno parlato però di elezioni-farsa
Il presidente siriano Bashar al-Assad, com’era scontato, è stato rieletto alla guida del Paese per altri sette anni, vincendo le elezioni presidenziali con il 95,1% dei voti.
Bashar al-Assad è al potere dal 2000, quando prese il posto di suo padre Hafez.
Il voto era stato aspramente criticato da Stati Uniti, Gran Bretagna e Unione Europea che avevano definito le elezioni una farsa, per l’assenza di veri candidati di opposizione e di verifiche indipendenti sul processo.
Assad aveva detto che queste accuse erano “prive di valore”.
I due candidati rivali, Abdallah Abdallah e Mahmud Marei, che non avevano alcun credito nell’opposizione, né visibilità in campagna elettorale, hanno ottenuto rispettivamente l’1,5% e il 3,3% dei consensi.
Parlando in conferenza stampa, il presidente del Parlamento di Damasco Hammoud Sabbagha ha affermato che 14,2 milioni di cittadini siriani hanno votato, sui 18,1 milioni che ne avevano diritto, ovvero il 76,64%.
