Sistema Montante, Cusumano, "Come fui vittima di dossieraggio" - QdS

Sistema Montante, Cusumano, “Come fui vittima di dossieraggio”

redazione web

Sistema Montante, Cusumano, “Come fui vittima di dossieraggio”

giovedì 10 Dicembre 2020

L'avvocato, che fu invitato a dimettersi dall'Ast dall'ex presidente della Regione Raffaele Lombardo, ha rievocato l'episodio nell'aula di Caltanissetta dove si celebra il processo per le attività che ruotavano attorno all'ex presidente di Confindustria Sicilia

L’avvocato Giulio Cusumano era alla guida dell’Ast quando fu convocato da Raffaele Lombardo, allora presidente della Regione, che lo invitò a dimettersi.

Proprio mentre si discuteva della fusione tra l’Ast e la Jonica Trasporti, infatti, Lombardo avrebbe ricevuto un dossier sulla vita privata di Cusumano che reputava “imbarazzante”.

A raccontare quell’episodio è stato lo stesso Giulio Cusumano, sentito come teste nell’udienza del processo sul cosiddetto “Sistema Montante” che si celebra a Caltanissetta con rito ordinario nei confronti di diciassette imputati.

Al centro le trame e l’attività di dossieraggio verso chi riteneva a lui nemico dell’ex presidente di Sicindustria Antonello Montante giudicato separatamente in abbreviato e condannato a quattordici anni per corruzione.

“Personalmente – ha spiegato Cusumano – mi opposi a quella fusione. Così Lombardo mi convocò a Palazzo d’Orleans e mi disse che quella mattina aveva ricevuto un plico anonimo. Cominciò a pormi delle domande sulla mia vita privata, se facevo festini, se mi drogavo”.

“Parlando dell’Ast – ha aggiunto – mi chiese di dimettermi quello stesso giorno perché io con la mia spregiudicatezza avevo messo in imbarazzo sia lui che mi aveva nominato che l’intero governo e che quel plico era conosciuto all’Ast. E’ uno scandalo, lo vedremo su tutti i giornali nazionali, mi ripeteva”.

“Mi fece capire – ha sottolineato il teste – che lo sputtanamento sarebbe stato in tutto Italia, a livello nazionale. Parlava tenendo il plico in mano e diceva oltre al fatto che ero gay, che c’erano anche delle cose che riguardavano la mia famiglia”.

Cusumano, rispondendo al pm Maurizio Bonaccorso ha anche raccontato di aver ricevuto delle pressioni interne messe in atto per scoraggiare il suo tentativo di “cambiare certi ingranaggi”.

No del Gip all’archiviazione per Montante

lntanto il Gip di Caltanissetta Gigi Omar Modica ha rigettato per la seconda volta la richiesta di archiviazione nei confronti di Antonello Montante che il prossimo undici febbraio si troverà sul banco degli imputati per difendersi dalle accuse di calunnia, diffamazione e accesso abusivo a sistema informatico.

Montante, quand’era presidente di Confindustria Sicilia, avrebbe attuato con il presidente dell’Istituto regionale per lo sviluppo delle attività produttive Alfonso Cicero, un piano per screditare l’avvocato Salvatore Iacuzzo, ex direttore dell’Area di sviluppo industriale di Caltanissetta dal 1998 al 2007, personaggio, secondo i pm, non gradito all’establishment di quello che è stato definito “sistema Montante”.

Il dieci luglio del 2014, alla Commissione Antimafia, Cicero aveva fatto molti riferimenti all’avvocato Iacuzzo, riferendo che “il pentito Siino aveva detto che al direttore generale dell’Asi Iacuzzo erano stati prestati dei soldi” e accostandone in più occasioni il nome a ditte intestate a “prestanomi di boss mafiosi”.

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