Start-Me Up, ragazzi da tutta la Sicilia a Gela per rispondere alla call di Eni - QdS

Start-Me Up, ragazzi da tutta la Sicilia a Gela per rispondere alla call di Eni

redazione

Start-Me Up, ragazzi da tutta la Sicilia a Gela per rispondere alla call di Eni

sabato 01 Luglio 2023

Obiettivo del progetto Joule, la scuola Eni per l’impresa, è rilanciare il territorio siciliano partendo dai giovani. Mattia Voltaggio: “Dal territorio una risposta superiore alle aspettative”

GELA (CL) – Start-Me Up arriva a Gela con un bagaglio di formazione destinato a giovani dai 18 ai 29 anni. Alla call regionale hanno risposto ragazzi provenienti da tutta la Sicilia, un dato che ha sorpreso l’organizzazione. Obiettivo del progetto promosso da Joule è supportare i giovani usciti dal sistema scolastico ma ancora inoccupati (NEET) offrendo nuove opportunità professionali e imprenditoriali rafforzandone le competenze in ambito dell’innovazione e soft skills, utili per entrare nel mondo del lavoro.

All’interno della Bioraffineria di Gela si è svolta la fase preliminare della call for talent, primissima fase del piano che è stato avviato già a Milano, Roma, Ravenna, Taranto, Venezia e Metaponto (Matera), a cui seguirà la selezione degli 80 partecipanti e così l’avvio delle attività di lancio fino allo svolgimento dei percorsi di formazione e le presentazioni alle aziende che fanno parte del progetto. I percorsi proposti da Joule preparano a diventare: innovatori d’azienda, digital marketer, startup creator.

Mattia Voltaggio, Head of Joule ha moderato l’incontro interagendo con i giovani presenti. “Abbiamo cercato di portare la scuola d’impresa all’interno del territorio con l’obiettivo di, valorizzare i talenti dei ragazzi – ha spiegato Voltaggio -. Con questo progetto ci rivolgiamo a quanti hanno completato il percorso della scuola secondaria e che attualmente non hanno impiego e non sono in procinto di intraprendere una formazione specifica. E’ un percorso professionalizzante che si aggiunge ai progetti che da anni Eni sta portando avanti sul territorio e volti a contrastare il fenomeno dei NEET. La risposta che abbiamo avuto in Sicilia è stata superiore alle aspettative – ha ammesso Voltaggio – questo è un ottimo presupposto per il progetto”.

La vicesindaco del Comune di Gela ha ringraziato Eni Joule per l’organizzazione: “Ho avuto il piacere di assistere alla presentazione del progetto, ho conosciuto le finalità, il programma e visto la validità degli insegnanti – ha dichiarato Mariangela Faraci -. Nel rispetto della mission che guarda alla sostenibilità e l’economia circolare, sono sicura che Eni troverà ragazzi motivati e che hanno per obiettivo fare impresa”.

Il presidente della Bioraffineria Walter Rizzi è intervenuto ad apertura dell’incontro per ricordare l’importanza della parola transizione. “Crediamo che offrire opportunità ai giovani siciliani di Gela sia l’occasione per instradarli verso un futuro che dia possibilità occupazionali. Questa fase di transizione energetica che comporta un processo di cambiamento e trasformazione della società e dell’economia verso obiettivi di sviluppo sostenibile, determina anche una transizione professionale, crediamo sia una sorta di ‘diritto di cittadinanza’ proporre un programma come Start-Me Up. Essere riusciti ad attirare a Gela ragazzi da tutta la Sicilia è stato un ottimo segnale”.

Le precedenti iniziative di Joule, hanno riscosso grandi successi come ha raccontato alla platea Ivan Cafà. Durante l’incontro il giovane gelese ha presentato un percorso promosso sull’imprenditorialità da Joule all’interno di alcune scuole siciliane che hanno dato la possibilità ad alcuni partecipanti, tra cui Cafà stesso, di prendere parte al percorso Aurora Experience. Sul palco anche Danilo Mirabile di Etna Hi-Tech (Eht), società consortile che raccoglie 71 aziende e 49 soci investitori.

Per garantire un efficace impatto del progetto sono stati coinvolti player dell’ecosistema siciliano imprenditoriale, startup e PMI, acceleratori, incubatori universitari e sistema scolastico e confindustriale, in sinergia con le iniziative di Eni Corporate University ed Eniscuola già avviate sul territorio così da garantire una continuità nell’azione di Eni per il contrasto all’abbandono scolastico.

Tre percorsi per provare a diventare imprenditori di successo

Agire sul presente per “plasmare” e ridefinire il futuro in un’ottica di sviluppo, innovazione, crescita socio-economica. Una mission che Eni ha fatto propria sia con le attività legate alla produzione aziendale, sia attraverso quelle collaterali, connesse al territorio e ai cittadini. Il nuovo progetto di Joule, in collaborazione con Startup Geeks ed EY, ha Gela come centro nevralgico e punta sulla crescita professionale dei giovani e sulla loro formazione. Il progetto, denominato non a caso “Start-Me Up Passione e Innovazione a confronto”, si rivolge a ragazzi e ragazze usciti dal sistema scolastico ma ancora inoccupati, ovvero i NEET. Protagonisti saranno circa 80 persone tra 18 e 29 anni, che potranno formarsi su tematiche di innovazione e acquisire competenze hard e soft, indispensabili nel mondo del lavoro. L’efficacia ed il valore del progetto saranno garantiti dalla presenza di attori dell’ecosistema imprenditoriale siciliano, startup, hub tecnici, incubatori di imprese e sistema scolastico in sinergia con le iniziative di Eni Corporate University ed Eniscuola così da garantire una continuità nell’azione di Eni per il contrasto all’abbandono scolastico.

Saranno tre le “stelle polari” che guideranno il progetto attraverso le varie fasi in cui si articolerà. La specializzazione su tematiche d’attualità che consentano di creare un vantaggio competitivo, la promozione della formazione a sostegno dell’imprenditorialità, la creazione di un ricco ecosistema di relazioni tra i vari attori di mercato presenti sul territorio. Il percorso ha preso il via con un’attenta analisi del territorio di riferimento per identificare e coinvolgere i NEET, anche tramite il contatto diretto con scuole, università, centri per l’impiego, organizzazioni ed associazioni. Un contatto che ha permesso la segmentazione per fasce d’età, l’identificazione dei vari target e dei cluster aggregativi strategici. La fase in corso è quella di selezione e scrematura, che ridurrà a circa 80 unità tutti i profili vagliati. Questi i criteri che guidano la scelta: attitudini e passioni del candidato; titoli di studio; aspirazioni professionali; capacità di leadership e vision; capacità di comunicazione e creatività; capacità analitiche e tecniche; presenza di un’idea di business in linea con i valori di Eni.

Altra fase propedeutica è quella del “Bilancio delle competenze”, vale a dire un format di assesment – svolto online secondo i più innovativi metodi di e-learning – che permette ai partecipanti di fare un quadro sulla propria situazione professionale in quel momento. Saranno attenzionate, chiaramente, le competenze legate ad imprenditorialità, innovazione e startup. Non appena saranno individuati gli 80 partecipanti scatterà la fase della profilazione. I giovani saranno indirizzati, secondo competenze ed aspirazioni personali, nei tre percorsi che costituiscono l’ossatura del progetto: esperti di innovazione, esperti digitali, imprenditori innovativi. Proprio in quest’ottica Eni Joule prevede una fase dedicata alla preparazione, con l’obiettivo di “attivare” e preparare tutti i partecipanti selezionati, grazie ad attività che predisporranno i ragazzi a iniziare i percorsi nel miglior modo possibile con un alto grado di entusiasmo e commitment. Un progetto lungimirante, un’occasione unica – non solo per Gela – ma anche per il suo comprensorio.

Vediamo, adesso, nel dettaglio i tre percorsi del progetto, partendo da quello pensato per gli “Innovation Expert”. Partecipanti saranno massimo 30 giovani che – al momento della selezione – possiedono un basso grado di sviluppo di competenze sui temi di imprenditorialità, innovazione e startup. Obiettivo del percorso, perciò, è quello di far sviluppare ai partecipanti conoscenze e competenze di base in questi ambiti spendibili nel mondo del lavoro. Per raggiungere questi traguardi saranno fornite conoscenze sull’ecosistema startup e su come se ne possa creare una tramite startup talk, Ted Talks e altri contenuti formativi. Particolarmente rilevante anche la fase dedicata alle abilità analitiche per fornire competenze e strumenti su come validare idee di business e studiare il mercato attraverso contenuti formativi e workshop. I concetti di innovazione e startup sono, inoltre, strettamente legati all’aspetto comunicativo. Motivo per cui Eni mirerà anche a fornire conoscenze e competenze di presentation design e di public speaking per poter presentare qualsiasi cosa: un’idea o anche se stessi. L’idea vincente ed innovativa, d’altra parte, è ciò che dà sostanza ad un’azienda moderna e al passo con i tempi.

Il percorso prevede anche un insieme di attività e di esperienze “sul campo”, denominate “idea generation”, volte a fornire competenze e strumenti su come generare idee in azienda. Uno strumento utile allo scopo sarà l’apprendimento e l’utilizzo del Design Thinking, cioè un modello progettuale teso alla risoluzione di problemi complessi attraverso visione e gestione creative. Inoltre, un numero ristretto di partecipanti, ovvero i cinque di giovani che dimostreranno di possedere competenze di base e voglia di ampliare i propri progetti, accederanno ad un percorso di “elite”, denominato Tech Skills. Tale percorso è pensato ed organizzato per fornire competenze verticali IT su temi come Java, AWS Cloud grazie a contenuti formativi e workshop tenuti da esperti.

L’iniziativa di Joule prevede anche il percorso “Digital Expert”, un vero e proprio master in Digital Marketing che offre la possibilità di entrare a contatto con realtà presenti sul territorio siciliano. I partecipanti, al massimo venti, sono giovani che vogliono muovere i primi passi online, sviluppare e maturare conoscenze, strategie e metodologie del mercato digitale. La fase della formazione si svolgerà totalmente online attraverso lo studio e l’approfondimento di otto moduli, ognuno dei quali incentrato su specifiche tematiche afferenti a questo “mondo”. Ad arricchire il contenuto quattro Daily Project con aziende reali del network di aziende locali. La formazione culminerà nel Master project, cioè il progetto che sarà presentato nel corso dell’evento finale.

Il terzo e ultimo percorso prende il nome di “Startup Creator”, con cui Eni vuole supportare i giovani intenzionati ad intraprendere un percorso imprenditoriale. A differenza dei precedenti questo propone un percorso di incubazione. A disposizione dei 30 ragazzi selezionati, un percorso di validazione in cui potranno proporre le proprie idee e lavorare su di esse, come se fossero dei veri startupper. Insomma, l’idea viene subito sviluppata e “messa alla prova” sul campo. Il programma di incubazione prevede la fruizione di una piattaforma multimediale e di 10 ore di contenuti formativi, in video o testuali, oltre che da 500 contenuti extra tra cui i partecipanti al percorso potranno scegliere. Previsto, inoltre, il supporto di un mentor individuale esterno, che porterà avanti una sorta di monitoraggio individuale con ogni candidato. Culmine di questo percorso, l’attività del Recruiting Hackathon, due giorni di lavoro in modalità Hackathon dedicati alla creatività ed alla messa in pratica di tutto quello che si è appreso durante il percorso formativo.

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