StartCup Sicilia tra idee e voglia di innovazione - QdS

StartCup Sicilia tra idee e voglia di innovazione

redazione

StartCup Sicilia tra idee e voglia di innovazione

Sonia Sabatino  |
sabato 28 Ottobre 2023

Ieri la premiazione dell’edizione 2023, che ha visto trionfare il progetto BioREsystem. Tanti giovani si sono confrontati in un concorso ricco di inventiva e idee

PALERMO – È stata la BioRESystem, nata all’interno dell’Università del capoluogo siciliano, ad aggiudicarsi il primo posto dell’edizione 2023 di StartCup Sicilia che si è svolta ieri a Palermo, nella sede della Sicilia di UniCredit.

Il progetto vincitore dell’edizione 2023 di StartCup Sicilia

Il progetto di BioRESystem ha permesso di sviluppare un servizio basato su un sensore ambientale in grado di studiare, in real time, gli effetti di inquinanti a livello aereo su una mucosa respiratoria riprodotta ex vivo, attraverso il monitoraggio del rilascio di molecole specifiche (proinfiammatorie ed indici di stress cellulare), con la possibilità di verificarne gli effetti a livello macroscopico e microscopico. Il servizio si rivolge a diversi segmenti di clientela: aziende di consulenza ambientale, istituti di ricerca, laboratori che vogliono condurre un’analisi mirata sugli effetti dell’esposizione ambientale sulla mucosa respiratoria umana, ma anche agenzie governative, imprese private, strutture sanitarie. Alla finale della StartCup Sicilia hanno partecipato le idee imprenditoriali che si sono classificate ai primi posti nelle competizioni promosse dalle Università di Catania, Messina e Palermo.

“StartCup Sicilia – ha chiarito il rettore di UniPa, Massimo Midiri – è una manifestazione codificata arrivata nel 2015. Non è soltanto una festa che premia le migliori idee progettuali create nel contesto universitario, ma è un momento di riflessione. Infatti, è diventato centrale per l’Università durante il momento storico che stiamo attraversando, cioè quello del trasferimento tecnologico nato nei laboratori dei dipartimenti universitari. Anche alla luce dei fondi del Pnrr, infatti, oggi le Università hanno una responsabilità di favorire le buone idee progettuali che devono diventare potenziali fonti d’impresa. Tutto questo non è certamente semplice perché un ragazzo a 22-23 anni non ha idea di quello che sia il mondo che lo circonda, quindi la buona idea progettuale deve essere aiutata intanto dal punto di vista finanziario, e qui il valore dell’istituto creditizio quale Unicredit che diventa certamente fondamentale, ma è importantissimo mettere accanto e intorno al ricercatore tutte quelle opportunità di conoscenze sulle imprese”.

“Questo rapporto – ha aggiunto Midiri – deve essere creato dall’Università, che deve anche sviluppare delle aree dirigenziali, opportunamente attrezzate dal punto di vista amministrativo e mettere il ricercatore nelle condizioni di potere lanciare la sua idea progettuale nel mondo del mercato, facendola diventare impresa. Se riusciremo in questa operazione avremo la possibilità di creare nuove forme di lavoro che escono un po’ dalla forma del lavoro dipendente. Ormai i ragazzi cercano molto, con una ondata che finalmente è arrivata anche nel Sud d’Europa, di investire sulle proprie capacità intellettuali, poi è necessario cercare di fare impresa ed economia in Sicilia e ciò sarà un ulteriore tassello che impedirà la fuga dei cervelli all’estero”.

Premio nazionale per l’innovazione a Milano il 30 novembre

Per la partecipazione al Premio nazionale per l’innovazione, che quest’anno si terrà a Milano il 30 novembre e l’1 dicembre, oltre a BioRESystem, sono state selezionate anche le idee imprenditoriali: BioTappo (Università di Catania), Smart Knee (Università di Catania), Apparato strumentale low-cost e portatile per la misura di parametri fisici di celle solari (Università di Messina), ALGAEMINING (Università di Palermo), EASY-G (Università di Palermo). L’idea imprenditoriale BioTappo ha ricevuto la menzione speciale Green & Blue.

In Sicilia 750 Startup

“Questa è una business plain competition – ha precisato Salvatore Malandrino, regional manager Sicilia di Unicredit – affiliata al Premio nazionale dell’innovazione, che vede in gara le finaliste che hanno partecipato alle selezioni delle tre principali università siciliane. Noi di Unicredit siamo al fianco di questa manifestazione dal 2015 e questo è un segnale che testimonia quanto crediamo in questo genere di iniziative. Il motivo è che possono promuovere la nascita di nuovi progetti imprenditoriali, soprattutto di alto contenuto tecnologico, con la speranza e la fiducia che si possano favorire la creazione di nuovi posti di lavoro per i giovani. Chiaramente questo genere di obiettivi si possono raggiungere solamente in collaborazione, soprattutto con l’Università, ma anche con gli incubatori, con gli Its e le associazioni di categoria, avendo uno scopo principale di eliminare lo smacco che c’è tra la formazione e il mondo del lavoro. Un passo in avanti oggi è stato fatto in Sicilia perché contiamo 750 Startup che testimoniano la vivacità del nostro tessuto produttivo, confermata dalla nascita di Pmi innovative che negli ultimi quattro anni sono passate da 41 a 98, quindi più che raddoppiate».

“Le Startup – ha concluso Midiri – nascono molto velocemente, ma hanno un tasso di morienza purtroppo ancora elevato. Tuttavia alcune idee progettuali hanno avuto successo non soltanto in chiave nazionale, ma anche europeo. Alcuni di questi progetti sono oggi prodotti molto richiesti. È chiaro che non tutti i brevetti vanno in porto, ma la capacità sta proprio nell’individuare le strutture e soprattutto crederci, facendo degli investimenti. Anche gli Atenei, infatti, cominciano ad acquisire e diventare parte di alcuni brevetti, per cui alla fine si è creata dietro una struttura (laboratorio, macchinari) tutto quello che permette lo sviluppo industriale del prodotto. L’università sta cambiando pelle nel senso che non facciamo più il lavoro classico della produzione di uno specialista d’area, ma stiamo facendo qualcosa di diverso, l’Università mette il ragazzo nelle possibilità di credere nelle proprie possibilità di diventare imprenditore”.

La premiazione è stata introdotta proprio da Salvatore Malandrino e Massimo Midiri. A seguire si è svolta la presentazione degli elevator pitch (idea di business) delle finaliste a cura di Rosa Palmeri dell’Università di Catania, Sabrina Conoci dell’Università di Messina e Marcantonio Ruisi dell’Università di Palermo. La proclamazione del team vincitore di StartCup Sicilia e degli altri finalisti è stata effettuata da Roberto Cassata, Responsabile Sviluppo del Territorio Sicilia di UniCredit Italia.

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