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Sviluppo rurale, la Regione siciliana sostiene progetti per migliorare la rete viaria

redazione

Sviluppo rurale, la Regione siciliana sostiene progetti per migliorare la rete viaria

mercoledì 01 Novembre 2023

Migliorare la rete viaria delle aree rurali, questo l'obiettivo della Regione siciliana con il bando pubblicato ad agosto

Migliorare la rete viaria delle aree rurali con investimenti pubblici per sostenere le imprese nello svolgimento delle attività e per contribuire alla crescita economica del territorio. È l’obiettivo che si pone la Regione siciliana con il bando pubblicato ad agosto nel sito istituzionale dell’Assessorato regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo rurale e della Pesca Mediterranea. Si tratta dell’intervento SRD07 “Investimenti in infrastrutture per l’agricoltura e per lo sviluppo socio-economico delle aree rurali”, nello specifico dell’Azione 1 “Sostegno alla realizzazione, adeguamento e ampliamento della viabilità a servizio delle aree rurali e delle aziende agricole con l’obiettivo di rendere maggiormente fruibili le aree interessate dagli interventi, anche con riguardo alla messa in sicurezza del territorio”. L’avviso è inserito nel Complemento per lo Sviluppo Rurale della Regione siciliana al Piano Strategico PAC 2023-2027 dell’Italia nell’ambito delle politiche europee.  L’intervento è correlato agli obiettivi PAC di migliorare l’orientamento al mercato e aumentare la competitività dell’azienda agricola, di promuovere l’occupazione, la crescita e la parità di genere.

I beneficiari del bando

Il bando si rivolge agli Enti pubblici, in forma singola o associati fra loro, oppure associati con i privati.

L’amministrazione regionale, con il sostegno economico dell’Unione europea, intende migliorare la viabilità delle aree rurali, sostenendo la sinergia pubblico-privato nell’ambito delle rispettive competenze, delle professionalità e degli strumenti da mettere in campo per raggiungere i risultati attesi. L’investimento è finalizzato alla realizzazione, l’adeguamento e l’ampliamento della viabilità a servizio delle aree rurali e delle aziende agricole. La forma associativa richiesta ai beneficiari dell’avviso è l’associazione temporanea di scopo priva di partita Iva, costituita prima della presentazione della domanda. L’atto costitutivo, tra gli scopi, deve indicare la costruzione, l’ammodernamento, la ristrutturazione e recupero, nonché la manutenzione di strade interaziendali. I soggetti che partecipano al bando devono essere proprietari o disporre delle aree e/o delle infrastrutture interessate dagli investimenti. I progetti, al momento della presentazione della domanda, devono essere esecutivi. Sono ammissibili al sostegno economico gli interventi che risultano coerenti con i piani di sviluppo dei Comuni e dei villaggi nelle zone rurali e/o con le strategie di sviluppo locale.

I lavori e le spese ammissibili al sostegno economico

Al contributo pubblico sono ammessi i seguenti lavori:

a) Opere di nuova viabilità in ambito rurale, in caso di oggettiva carenza;

b) Lavori di ampliamento, ristrutturazione, messa in sicurezza della rete viaria esistente;

c) Realizzazione, adeguamento e/o ampliamento di manufatti accessori, ad esempio piazzole di sosta e movimentazione, passaggi per la fauna selvatica e varie.

Queste le spese ammissibili

a) Costruzione, miglioramento, ristrutturazione, recupero e ampliamento di strade rurali;

b) Spese generali collegate alle spese di cui al punto a), nella misura massima del 12% del totale, così specificate (per i dettagli si rinvia la bando): spese tecniche inerenti alla stesura dei progetti a corredo della domanda di sostegno, alla direzione, contabilizzazione, rendicontazione e collaudo dei lavori, all’elaborazione della documentazione tecnico-contabile e amministrativa per la predisposizione delle domande di pagamento. Tra le spese ammissibili sono contemplate anche le operazioni per le quali il beneficiario del bando ha avviato i lavori o le attività dopo l’istruttoria preventiva della domanda di partecipazione al bando, ad eccezione delle attività preparatorie che si possono avviare prima della presentazione della domanda, entro un termine non superiore a 12 mesi.

Al sostegno economico non sono ammissibili: Investimenti che non consentono l’accesso e/o la fruizione degli stessi alla collettività;  Investimenti sotto forma di leasing;  Contributi in natura; Spese di manutenzione ordinaria; Investimenti per reti viarie forestali e silvo-pastorali (D.lgs. 34 del 2018); Investimenti in infrastrutture su larga scala (investimento totale del progetto maggiore di 5 milioni di euro).

La dotazione finanziaria

L’avviso ha una dotazione finanziaria di 65 milioni di euro che potrà essere incrementata con risorse aggiuntive. L’investimento totale del progetto non deve superare la soglia di 5 milioni di euro. Il contributo pubblico è in forma di sovvenzione. L’importo massimo ammissibile è di un milione di euro per le associazioni tra Enti pubblici e per le associazioni tra Enti pubblici e privati; per gli enti pubblici in forma singola l’importo massimo ammissibile è di 500 mila euro. L’aliquota del sostegno è pari al 100% delle spese effettivamente sostenute. Il punteggio minimo da ottenere per l’accesso al sostegno economico è pari a 40 punti. Tempi di esecuzione dell’investimento: Il tempo massimo per l’esecuzione degli interventi finanziati è di 24 mesi per tutti gli investimenti, termine che decorre dalla notifica di concessione del sostegno.

Modalità di partecipazione e scadenze

Le domande di sostegno dovranno essere rilasciate, attraverso il portale SIAN che risulta accessibile, a tale scopo, per 120 giorni a far data dal 20/10/2023. L’avviso, insieme ai documenti connessi, è consultabile e scaricabile all’indirizzo istituzionale: https://svilupporurale.regione.sicilia.it/bandi-aperti/

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