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Tanti progetti all’Istituto De Felice-Olivetti puntando su lavoro, ambiente e integrazione

redazione

Tanti progetti all’Istituto De Felice-Olivetti puntando su lavoro, ambiente e integrazione

mercoledì 04 Ottobre 2023

L’obiettivo è rendere gli studenti più consapevoli dei propri mezzi e indirizzarli già verso un futuro professionale

Far crescere gli studenti rendendoli più consapevoli delle loro capacità e attitudini, così da formare già fra i banchi di scuola giovani con le idee chiare su di sé e sul mondo del lavoro che li attende. Questi i principali obiettivi dell’istituto De Felice-Olivetti di Catania, illustrati dalla dirigente Anna De Francesco, che al Quotidiano di Sicilia spiega alcune delle principali novità che caratterizzeranno questo nuovo anno scolastico 2023/2024, con un occhio di riguardo alla tutela dell’ambiente e all’accoglienza.

“Già da tanti anni – afferma la dirigente – puntiamo a realizzare a scuola progetti riguardanti l’economia green e quest’anno scolastico non sarà da meno, con il fine di creare una cultura rivolta all’azzeramento degli sprechi. Dal punto di vista più specificamente aziendale, invece, e che riguarda in dettaglio i sistemi informativi, puntiamo alla gestione dei dati con alcuni approfondimenti, svolti in collaborazione con le Università, sulla conoscenza dei linguaggi informatici”.

Anna De Francesco

“Sul binomio ambiente e turismo – prosegue De Francesco – puntiamo a uno sviluppo sinergico. In particolare, quest’anno abbiamo innovato l’indirizzo con l’EsaBac. Si tratta di un doppio diploma che i ragazzi otterranno alla fine del percorso scolastico e che ha il vantaggio di essere riconosciuto in Italia, in Francia e in tutti i territori francofoni. Qualora i ragazzi volessero quindi iscriversi all’Università in questi Paesi, non sarebbe più necessario richiedere la traduzione dei diplomi perché automaticamente riconosciuti dal ministero dell’Istruzione francese. Sulla stessa lunghezza d’onda abbiamo stipulato un accordo con la Fondazione Archimede che fornisce specializzazioni post-diploma e, in questo caso, per il settore del turismo”.

Grandi novità grazie al Pnrr

A questi progetti si aggiungono le novità realizzate grazie alle risorse del Pnrr. “La scuola – evidenzia la dirigente – ha beneficiato di circa 600.000 euro, di cui 300.000 per le attività di tutoraggio a favore dei ragazzi in dispersione e altri 300.000 circa per le attrezzature da destinare ai laboratori e alle aule innovative. Nell’attesa che vengano ultimate le consegne stiamo riorganizzando la didattica improntandole sulla Dada, Didattica per ambienti di apprendimento, pensata per creare degli spazi congeniali ai giovani con una docenza che punta a essere laboratoriale, cioè più affine alle attitudini dei ragazzi e alle capacità e interessi di ciascuno e che utilizzi il loro linguaggio, così da incanalare l’attenzione degli studenti e creare quindi lezioni più efficaci”.

Queste attività finanziate dal Pnrr si svolgono quindi con percorsi di tutoraggio, ormai previste dal ministero dell’Istruzione per accompagnare i ragazzi allo scopo di creare in loro una maggiore consapevolezza delle proprie potenzialità e sviluppare autocritica. “Queste figure – aggiunge la dirigente – devono instradare i ragazzi verso le loro possibilità reali sulla base delle capacità e interessi di ciascuno. La nostra scuola ha risposto a questo progetto ministeriale egregiamente, con una partecipazione superiore ai posti previsti dal Ministero, tant’è vero che si farà un bando di selezione perché le domande superano i posti messi a disposizione. È di grande soddisfazione avere tutta questa risposta da parte del corpo docenti. Molte scuole invece non hanno aderito al progetto, altre ancora dovranno pubblicare dei bandi esterni perché non hanno figure interne che si sono proposte in questo senso”.

Anche dal punto di vista sportivo le attività non mancano

Anche dal punto di vista sportivo le attività non mancano: i ragazzi, nonostante la difficoltà di non avere una palestra nella scuola, partecipano a diverse gare e attività sportive ogni anno, raccogliendo anche degli ottimi piazzamenti.

“La scuola – racconta De Francesco – ha anche adottato il progetto ‘Piazza Roma’ insieme al Comune e al club Soroptimist International, associazione, mondiale di donne impegnate in attività professionali e manageriali. Il progetto prevede diverse attività: i ragazzi potranno fare le guide turistiche in inglese, francese e spagnolo, o svolgere altre mansioni sempre in ambito turistico. Sono inclusi anche progetti con l’Agenzia delle Entrate per l’indirizzo finanza e marketing, apprendistati e partenariati per creare un filo diretto con il mondo del lavoro, con la parte produttiva del territorio. Questi apprendistati sono spesso collegati a sovvenzioni regionali a supporto degli studenti che lavorano, con l’obiettivo di non far restare indietro nel percorso scolastico coloro che prendono parte a queste iniziative. Voglio però sottolineare come nella nostra scuola non siano ancora mai state utilizzate grazie alle capacità dei nostri studenti, sempre in grado di conciliare bene studio e lavoro”.

Ultimo aspetto messo in evidenza dalla dirigente è quello legato all’accoglienza. “Ogni anno – conclude De Francesco – cerchiamo di attuare l’integrazione di studenti stranieri attivando appositi corsi, nonché attività di assistenza verso i ragazzi diversamente abili. Si tratta del nostro fiore all’occhiello e motivo di orgoglio per la nostra scuola, da sempre indirizzata non soltanto sui contenuti ma anche e soprattutto sull’educazione all’integrazione”.

Giovani protagonisti del loro futuro

All’istituto De Felice-Olivetti il nuovo anno scolastico è ripartito giorno 8 settembre. La dirigente, Anna De Francesco, accogliendo gli studenti e i genitori delle classi nell’ampio cortile dello storico edificio di piazza Roma e nella sede di via Etnea, ha colto l’occasione per comunicare le numerose novità che caratterizzeranno l’anno scolastico 2023-2024.

L’istituto è ripartito con una nuova organizzazione scolastica funzionale, più personalizzata e flessibile per ambienti di apprendimento, che fa riferimento al modello anglosassone e ha già trovato applicazione in diverse scuole italiane. Protagonisti di questo cambiamento sono gli studenti, che non “abitano” un’unica aula per tutta la giornata, ma si spostano durante i cambi d’ora, diventando attori principali nella costruzione dei loro saperi e dei processi di insegnamento-apprendimento.

Gli insegnanti, secondo le necessità didattiche degli ambiti disciplinari, hanno il compito di allestire, attrezzare e personalizzare le aule, rendendo accattivante, innovativo e moderno l’ambiente scolastico. In questo contesto i ragazzi si spostano ogni ora, pur mantenendo la dovuta concentrazione; pertanto, tutti gli spazi assumono una funzione didattica, anche il corridoio diventa spazio vissuto e luogo di socializzazione. Questo modello permetterà ai docenti di puntare sempre più verso una didattica laboratoriale, con la classe che diventa spazio per la condivisione, la collaborazione e la discussione.

In particolare, all’istituto De Felice-Olivetti, come in altre realtà scolastiche, sulla base della divisione per ambiti disciplinari, sono state assegnate aule a “quadretti” destinate all’insegnamento delle discipline scientifico-tecnologiche e aule a “righe” per le discipline umanistiche.

Altre rilevanti novità che interessano l’istituto a partire da questo anno scolastico, riguardano la curvatura Enogastronomica per l’indirizzo Esabac e l’avvio del percorso quadriennale Sia. Inoltre, è stato stipulato un accordo tra l’istituto e la Fondazione Archimede Its Academy di Siracusa, scuola di eccellenza ad alta specializzazione post diploma, che permette di conseguire un titolo tecnico superiore. Da gennaio, secondo tale convenzione, l’Istituto De Felice-Olivetti diventerà sede operativa e formativa di due corsi post diploma: Marketing di beni e attività culturali e Hospitality Management.

Questo piano 2023-2024, ricco di novità, rappresenterà una vera e propria sfida per l’Istituto De Felice Olivetti, in continuo confronto con la realtà sociale ed economica, per cogliere trasformazioni e cambiamenti con proposte operative concrete che incontrino i bisogni del territorio.

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