Dalla Tari ai termovalorizzatori, come si sta muovendo la Regione

Dalla tassa sui rifiuti ai termovalorizzatori, ecco come si sta muovendo la Regione

Antonino Lo Re

Dalla tassa sui rifiuti ai termovalorizzatori, ecco come si sta muovendo la Regione

Giuliano Spina  |
sabato 27 Maggio 2023

L’assessore regionale all’Energia, alle Acque e ai Rifiuti, Roberto Di Mauro, parla al QdS

Catania è la città con la Tari più alta d’Italia con una spesa di 594 euro. Un dato che preoccupa l’intera comunità etnea che ormai da diversi anni prova a fronteggiare i problemi relativi allo smaltimento dei rifiuti. Lo scorso 2 maggio Francesco Laudani è stato rieletto presidente della Srr di Catania e pone come obiettivi la riduzione della tariffa per il conferimento nella discarica di Lentini, investimenti sulla differenziata per diminuire il conferimento nella discarica e infine la realizzazione dell’impianto di compostaggio a Pantano D’Arci, nella zona sud del capoluogo etneo.

L’apporto della Regione per ammortizzare i costi

Per realizzarli, però, il contributo della Regione Siciliana è fondamentale, anche allo scopo di trovare una soluzione definitiva per il conferimento dei rifiuti. A fare il punto della situazione è l’assessore regionale all’Energia, alle Acque e ai Rifiuti, Roberto Di Mauro, intervenuto al QdS.

“Stiamo procedendo a fare la programmazione attraverso la piattaforma – spiega Di Mauro -. Mercoledì scorso abbiamo scritto alla Srr di Catania e anche alle altre coinvolte che vogliamo entro cinque giorni i dati del disvalore, ovvero quelli relativi al costo aggiuntivo che hanno dovuto sostenere le Srr. Non appena arriveranno questi ultimi cominceremo a pagare. E’ un passo decisivo per ristorare i Comuni, che hanno avuto un aumento da 160 a 380 per lo scarico a Lentini noi stiamo dando 220 euro in più”.

Il punto sui termovalorizzatori

Novità anche sulla realizzazione dei termovalorizzatori e alla loro ubicazione. Per prendere le decisioni definitive però devono essere effettuate alcune analisi.

“Stiamo facendo il nuovo piano dei rifiuti – afferma l’assessore – con la variante per l’ubicazione dei termovalorizzatori, ma se prima non facciamo l’esame dei flussi non siamo in condizioni di conoscere la qualità e la quantità del prodotto perché vengono prodotte 2.200 tonnellate al giorno. La differenziata è al 50% in media per il 2022, mentre attendiamo i dati relativi al 2023. Aspettiamo comunque ancora notizie dal governo nazionale riguardo a tutto l’iter”.

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