Arriva la tassa su calciobalilla, biliardi e flipper: chi deve pagare

Arriva la tassa su calciobalilla, biliardi e flipper: quando e chi deve pagare

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Arriva la tassa su calciobalilla, biliardi e flipper: quando e chi deve pagare

Redazione  |
giovedì 16 Febbraio 2023

Un’imposta straordinaria su cui ora l’agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha fornito le modalità di applicazione e definito le basi imponibili forfettarie su cui calcolare il prelievo.

Arriva la tassa su calciobalilla, jukebox, biliardi e giostrine. Si paga una volta all’anno, tutto in un’unica soluzione. A marzo i gestori di apparecchi da intrattenimento che non danno vincite in denaro devono versare nelle casse dello Stato una tassa dell’8 per cento.

Come nasce la tassa sui calciobalilla?

In realtà esiste da oltre 20 anni, ora l’agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha chiarito e definito nel dettaglio le modalità di applicazione per l’anno in corso, oltre che le imprescindibili basi imponibili forfettarie su cui calcolare il prelievo.

Flipper, Calciobalilla, Ruspe, Giostrine sono, infatti, degli apparecchi senza vincite in denaro a cui, da marzo, verrà applicata la tassa dell’8% con le nuova modalità fornite da ADM. Ecco cosa sappiamo oggi.

Quando si paga la tassa

Nell’emendamento si prevedeva che l’Agenzia delle Dogane, entro il 15 novembre di ogni anno, avrebbe individuato gli apparecchi “meccanici ed elettromeccanici che non distribuiscono tagliandi” (tra cui rientrano i calciobalilla) esenti dall’obbligo di verifica tecnica e conseguente nulla osta da parte della stessa Agenzia, senza più quindi alcuna necessità di autocertificazioni da parte dei gestori.

Per i proprietari dei biliardini restava comunque, e resta tutt’ora, l’obbligo del pagamento della tassa sugli intrattenimenti, come prassi da oltre venti anni.

La circolare 6/2023, obblighi e sanzioni previste

La circolare 6/2023 specifica ora i dettagli per il futuro prossimo: in primis, le basi imponibili forfettarie da applicare ad alcuni degli apparecchi da intrattenimento meccanici più diffusi.

Qualche esempio: l’imposta dell’8% ai biliardi parte da un forfait di 3.800 euro, che diventano 510 per calciobalilla, biliardini, freccette (non quelle meccaniche), pugnometro e calciometro. Per jukebox, videojukebox si sale a 540 euro mentre per i flipper è 1.090 euro.

Per altri grandi classici come le ruspe che prendono (ma più spesso lasciano  scivolare via all’ultimo momento) orologi, monili o dolcetti l’8% si calcola su 1.630 euro.

La circolare chiarisce bene che tutti questi beni non sono soggetti ad autorizzazione, verifica tecnica e certificazione.

C’è solo l’obbligo del versamento dell’imposta sugli intrattenimenti e dell’Iva forfettaria (nei casi previsti). I gestori, a meno di novità dell’ultim’ora mai da escludere, dovranno pagare entro il 16 marzo 2023 o entro la metà del mese seguente a quello della prima installazione.

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