Il terzo settore in campo per la “fascia trasformata” - QdS

Il terzo settore in campo per la “fascia trasformata”

redazione

Il terzo settore in campo per la “fascia trasformata”

Pierpaolo Galota  |
mercoledì 12 Aprile 2023

Quattro organizzazioni no profit impegnate nel territorio ibleo grazie al sostegno della Fondazione con il Sud. Il coordinatore La Monica: "Portiamo all’attenzione questioni invisibili"

PALERMO – “Trasformare la Fascia trasformata” è il progetto realizzato con il sostegno della Fondazione Con il Sud. In campo quattro realtà iblee da tempo impegnate sul territorio: “I Tetti colorati”, cooperativa Proxima, associazione “L’altro diritto” e Cgil di Ragusa. Oltre a esse, diversi sono i partner sostenitori tra cui la Caritas diocesana di Ragusa, che garantisce il sostegno e gli aiuti necessari. Le attività iniziate nel dicembre 2021 si concluderanno nel 2024.

Sono diverse le problematiche da affrontare: a partire dalla diffidenza e dal degrado ambientale. La Fascia Trasformata della provincia di Ragusa ricade su Acate, Vittoria, Scoglitti, Santa Croce Camerina, Punta Braccetto e c.da Randello, un territorio molto ampio con un grande densità di popolazione. È un contesto dove talora mancano servizi pubblici e abitazioni dignitose. Nonostante le difficoltà ci sono, però, segnali di rigenerazione, segno di una rinascita dal basso. Azioni che volgono al miglioramento della qualità di vita di ogni persona in particolare dei soggetti vulnerabili.

Lo Sportello Donna ogni giorno registra richieste di sostegno e accompagnamento; alcune famiglie sono riuscite anche ad ottenere abitazioni dignitose. È nato un servizio di carpooling, cioè condividere l’auto per i movimenti e connettersi con il territorio; si è avviato un servizio di raccolta differenziata ed evitare così l’abbandono dei rifiuti. Tutti segnali di una trasformazione in atto.

Al QdS, Vincenzo La Monica coordinatore del progetto ha spiegato: “Tutti i partner operano sul territorio della fascia trasformata da almeno un decennio. Questo progetto ci ha dato l’opportunità di approfondire la portata delle nostre azioni e avviare un processo di trasformazione. Credo che gli operatori di progetto, con la loro presenza nel territorio, abbiano avuto il merito di portare all’attenzione dei decisori politici alcune questioni che altrimenti sarebbero rimaste invisibili”.

La Cop, la Comunità di operatori progettuali, è il motore propulsore di tutto. Questo organismo mette insieme i referenti delle quattro realtà con i 20 operatori, al fine di ragionare e operare attraverso una visone comune, coordinata e armonica. Un elemento importante perché rimarrà come strumento anche dopo la fine del progetto, per continuare a operare sul territorio. La zona della Fascia Trasformata è estremamente complessa e variegata, chiede sempre nuove risposte. Per questo sono state individuate tre aree operative al fine di avvicinare gli operatori a più destinatari possibili.

“Penso – conclude La Monica – ai bambini della fascia di età 3 – 5 anni. che spesso i genitori lasciano a casa da soli o devono portarsi in serra. Da settembre a Marina di Acate aprirà una scuola dedicata proprio all’infanzia, con ben 26 bambini iscritti. Penso alle difficoltà che hanno le donne per raggiungere i consultori e tutelare la propria salute. Grazie a una convenzione con l’ASP 7 sarà aperto un servizio ginecologico ad Acate che renderà più agevole il rispetto del diritto alla salute. Il progetto ha anche avviato con il Comune di Vittoria una sperimentazione riguardante la raccolta differenziata dei rifiuti per le famiglie di braccianti”.

Trasformare la Fascia Trasformata è un progetto che mette insieme soggetti eterogenei accomunati principalmente da un forte desiderio di giustizia sociale e di migliorare le condizioni di vita dei beneficiari.

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