Timori per i conti del Comune di Agrigento, ecco le principali criticità - QdS

Timori per i conti del Comune di Agrigento, ecco le principali criticità

Pietro Vultaggio

Timori per i conti del Comune di Agrigento, ecco le principali criticità

giovedì 20 Ottobre 2022

Dopo le preoccupazioni denunciate da Forza Italia abbiamo intervistato in esclusiva l’assessore al Bilancio Maria Patrizia Lisci, che ha fatto un punto sulle finanze del Municipio

AGRIGENTO – Il capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale, Simone Gramaglia, ha sollevato pesanti dubbi sulle condizioni finanziarie in cui versa l’Ente: “È il momento di iniziare a raccontare i fatti per come stanno. Sicuramente la situazione finanziaria del Comune di Agrigento non è in salute così come si vuole far credere. Quando sento parlare di risanamento dei conti rabbrividisco, perché, oltre al danno di una città ferma e completamente nel degrado, siamo costretti a sorbirci la beffa di una situazione finanziaria tutt’altro che positiva”.

“Il Comune di Agrigento – ha aggiunto – aveva già trascorso un periodo critico come questo nel 2019, poi superato con un avanzo di cassa di oltre 25 milioni di euro alla fine del 2020. In questi due anni cos’è successo? Bisogna ristabilire la verità, chiedendo anche una verifica delle spese fatte. Si tratta di errori che, di questo passo, rischiano di portare l’Ente in dissesto, ancora una volta a danno dei cittadini”.

Noi del QdS abbiamo sentito Maria Patrizia Lisci, assessore al Bilancio e Finanze del Comune, alla quale abbiamo chiesto chiarimenti in merito alla situazione dell’Ente. “Non si tratta – spiega – di un problema di saldo di cassa che, ancora oggi, non desta particolare preoccupazione. La situazione contabile-finanziaria, che invece oggi deve superare l’Ente, deriva sia dall’esagerato rincaro dell’energia elettrica, si registra infatti una maggiorazione del costo della pubblica illuminazione di circa 2 milioni di euro, sia da un maggiore disavanzo di 1.877.000 euro derivante da una successiva rideterminazione del disavanzo da rendiconto 2019, già approvato dal Consiglio, legato a norme di legge sopravvenute successivamente alla sua approvazione”.

“Questo maggiore disavanzo – aggiunge – secondo un’interpretazione prudenziale, per la quale si è fatto un quesito alla Corte dei Conti, non potrebbe essere ripianato in dieci anni, periodo concesso per il ripiano di un disavanzo da rendiconto, bensì con applicazione per l’intero importo nel bilancio corrente 2022”.

“Un’altra condizione che rende problematica la regolare gestione dell’Ente – sottolinea ancora l’assessore – anche nell’ordinario, è la gravissima crisi organizzativa degli uffici, svuotati per l’elevato numero di pensionamenti negli anni”.

Stiamo lavorando alla stesura del Rendiconto 2021 – conclude Maria Patrizia Lisci – al fine di verificare la possibilità di riassorbire tale disavanzo con l’approvazione del suddetto strumento contabile, alleggerendo così, di questo onere, il Bilancio di previsione 2022. Voglio comunque essere fiduciosa del fatto che l’Ente, superando questo scoglio, potrà proseguire tranquillamente verso una normale e sana gestione finanziaria a beneficio di tutta la città”.

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