Lo sport sotto i riflettori, un volano per il territorio di Trapani - QdS

Lo sport sotto i riflettori, un volano per il territorio di Trapani

Vito Manca

Lo sport sotto i riflettori, un volano per il territorio di Trapani

venerdì 08 Marzo 2024

Dalla Handball Erice, in corsa per il campionato di pallamano, fino alla squadra di calcio del capoluogo in Serie D, passando per i risultati nel basket con il primo posto in classifica nel girone A2

TRAPANI – Sport, assolutamente sport. Trapani città dei coralli, della vela, del sale, della Processione dei Misteri per il Venerdì Santo rimane, è lì. Ma sta cambiando qualcosa e non soltanto in superficie. La città è fibrillante. Lo sport – non solo calcio e basket ma anche e soprattutto pallamano – può presentarsi come un volano di sviluppo, parallelo a quello che il territorio ha conosciuto finora. Perché le società chiamate in causa investono, pensano a costruire un circuito economico con basi solide.

La squadra con più titoli è la Handball Erice

La squadra con più titoli non è precisamente di Trapani, ma fa parte della città. Si tratta della Handball Erice. In questa stagione ha vinto la Coppa Italia per la seconda volta ed è in corsa per vincere il campionato, traguardo che ha sfiorato l’anno scorso. L’Handball ha un’anima, il suo vicepresidente Norbert Biasizzo – tutto è cominciato con lui – ed un presidente manager, Michele Ingardia, che finora non ha sbagliato una sola mossa.

La filosofia di Biasizzo: “Lo sport in tutto il mondo è un veicolo pubblicitario del proprio territorio specialmente quando si è a livelli nazionali e internazionali”. Come dire, perché non possono esserlo i due territori, trapanese ed ericino, divisi da confini sempre più stretti ed anti-storici? Ed ancora: “Ci sono tante possibilità per creare interesse turistico e anche scambi commerciali con altre realtà, basta pensare ai gemellaggi tra città e agli eventi sportivi abbinati a scambi commerciali. Lo sport apre tante porte e permette di avere conoscenze nel mondo incredibili. Bisogna avere istituzioni e imprenditori che capiscano realmente questo potenziale”.

In un ex palestra abbandonata nascerà un centro sportivo

L’Handball ha cominciato a fare la sua parte, chiedendo ed ottenendo, dal Comune di Trapani, una ex palestra abbonata al suo destino per problemi di staticità. Lì nascerà un centro sportivo, il quartier generale delle Arpie, così vengono chiamate le giocatrici dell’Handball Erice.

Il presidente delinea il progetto: “In previsione di questo investimento abbiamo messo mano a diversi accorgimenti nell’impostazione della società, tra cui l’apertura anche ad altre discipline strutturandoci come polisportiva. Dunque, nella nuova struttura, oltre ad i servizi e alla disponibilità a tutte le associazioni dilettantistiche si svolgeranno attività sportive di ogni tipo”. Ed ancora: “Sarà sede centrale e punto di riferimento di tutti i progetti sociali che svolgiamo costantemente: attività con le scuole, con i diversamente abili. Sarà potenziata la possibilità di fare sport con i ragazzi di famiglie economicamente disagiate, sarà centro di divulgazione e promozione di messaggi sociali. Al suo interno nascerà un grande centro di medicina sportiva che raggrupperà le migliori professionalità e offrirà una vasta gamma di servizi. Infine potrà essere sede di tanti eventi musicali, culturali e di animazione”.

Turbo investimenti anche nel calcio e nella pallacanestro

Il nuovo corso del presidente polisportivo Valerio Antonini è intanto costruito sui successi sportivi. La squadra di calcio milita nel campionato di Serie D (Girone I). È prima in classifica ed ha battuto record su record.

La squadra di basket non è da meno, prima in classifica nel suo girone di A2 e team da battere per la corsa al massimo campionato di A1 nella fase ad orologio e poi nei play off. Antonini ha sistemato lo Stadio di proprietà dell’ex Provincia regionale ed il Palazzetto che è del Comune. Nel calcio sogna la serie A. Più che sognarla sta provando a programmarla. Pronto così ad avere un concessione per 99 anni del Provinciale: una garanzia che intende fare sul serio. Un mega Stadio in grado di ospitare grandi eventi.

Antonini ha già fatto vedere di cosa parla e cosa pensa con la kermesse che ha organizzato prima dell’avvio della stagione agonistica per presentare il suo Trapani. Anche il Palazzetto rientra nella stessa prospettiva di sviluppo. Del resto, una promozione in A1, quanto mai possibile, cambierebbe radicalmente la dimensione sportiva e sociale del movimento cestistico trapanese. Sarebbe una vera e propria svolta. Antonini ha fatto sul serio anche fuori dai progetti sportivi. Ha investito risorse acquistando immobili di pregio o di valenza commerciale. Il suo slogan per le campagne abbonamenti alle sue due squadre, con una foto di profilo, è stato “Io ci credo? E tu?”. Domanda che rimane in sospeso in un territorio restio ai colpi di testa, alle accelerazioni, che preferisce stare alla finestra e che si augura di spendere poco ma d’incassare molto. Il presidente sa anche giocare al rialzo e di recente ha annunciato la disponibilità del suo gruppo ad acquistare un pacchetto di azioni dell’aeroporto di Birgi, che è al 99% della Regione. Gli è stato detto che lo scalo non è in vendita ma lui, come è nel suo modo di fare, proverà ad andare avanti. È comunque pronto al confronto.

Per Trapani, città dello sport, è già una corsa contro il tempo, perché fanno da contraltrare tante strutture sportive fuori uso e le difficoltà di tante società minori che, nonostante tutto, continuano a svolgere la loro attività. Perché non bastano soltanto le tre ammiraglie dello sport trapanese.

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