Tremestieri Etneo, si sgonfia la polemica sugli “emendamenti tecnici” - QdS

Tremestieri Etneo, si sgonfia la polemica sugli “emendamenti tecnici”

redazione

Tremestieri Etneo, si sgonfia la polemica sugli “emendamenti tecnici”

Simone Olivelli  |
martedì 16 Aprile 2024

Il Dipartimento regionale Enti pubblici ha ritenuto sufficienti le spiegazioni arrivate dal Comune etneo. Il presidente Di Stefano: “Confermata la bontà del nostro lavoro”

TREMESTIERI ETNEO – “Nel prendere atto dei chiarimenti forniti dal Segretario generale il procedimento amministrativo avviato da questo dipartimento viene concluso con la conseguente archiviazione del relativo fascicolo”. Si conclude così a Tremestieri Etneo la polemica sugli “emendamenti tecnici” la cui possibilità di presentazione nell’ambito delle delibere del Consiglio comunale è stata introdotta con una modifica al regolamento dei lavori del senato cittadino.

A sollevare il caso a gennaio era stato l’Osservatorio nazionale sulla Pubblica amministrazione. Il presidente Vito Pirrone aveva inviato una nota alla prefettura di Catania e all’assessorato regionale agli Enti locali chiedendo di verificare la liceità di quanto approvato dal Consiglio comunale l’11 gennaio e in particolare la modifica all’articolo 23 del regolamento. “Desta notevole perplessità sia sulla legittimità che sul profilo giuridico”, aveva sottolineato Pirrone.

La modifica regolamentare differisce da quella ricostruita nella segnalazione

Da quella segnalazione ne è nata un’ispezione con il dipartimento regionale che ha chiesto chiarimenti all’ente guidato dal sindaco Santi Rando. “Nell’ambito della attività di vigilanza attribuita a questo servizio, al fine di potere svolgere la relativa attività istruttoria e potere compiutamente valutare la fondatezza dei rilievi mossi dal presidente dell’Osservatorio – si legge nel documento inviato il 9 aprile al Comune in cui – la segnalazione in argomento è stata inviata al Segretario generale con l’invito di produrre un’apposita circostanziata relazione”. Seppure con qualche settimana di ritardo, le spiegazioni da Tremestieri sono arrivate e sono state ritenute sufficienti. Nello specifico da Tremestieri è stato fatto presente che la modifica regolamentare sarebbe diversa rispetto a quella ricostruita nella segnalazione.

Forniti i chiarimenti richiesti

“Il Segretario generale, nel riportare l’effettivo contenuto della modifica regolamentare, che differisce da quella riportata dall’esponente, ha fornito i chiarimenti richiesti evidenziando che l’espressione letterale utilizzata: ‘con le medesime modalità di cui ai commi precedenti è facoltà del Funzionario responsabile di Direzione presentare proposte di emendamenti di natura tecnica a sua firma in Consiglio Comunale, anche in seduta’, nella sua formulazione approvata dal Consiglio comunale, è ‘circoscritta ad una casistica legata, ad esempio, ai cosiddetti errori materiali di battitura o rettifiche di imperfezioni legate alla logica del copia e incolla o comunque modifiche su aspetti privi di discrezionalità, di chiara pertinenza degli uffici e non di rilevanza politica’”.

Nella propria relazione il Segretario Maurizio Casale ha anche affermato di avere apposto il proprio visto di conformità alla proposta, sottolineando che “le norme di riferimento e quelle statutarie non pongono limiti alla possibilità per il Consiglio comunale di disciplinare le modalità di presentazione di proposte e di emendamenti alle stesse, prevedendo anche emendamenti puramente tecnici”.

“Siamo contenti di questa pronuncia dell’assessorato regionale che conferma la bontà del lavoro fatto dal Consiglio comunale – dichiara al Quotidiano di Sicilia il presidente del Consiglio tremestierese Sebastiano Di Stefano –. Siamo convinti della validità dell’emendamento tecnico, grazie al quale gli uffici potranno assumersi la responsabilità delle modifiche di carattere tecnico da essi stessi proposte”. A difendere la bontà del proprio operato sono i componenti della prima commissione, l’organismo che ha lavorato alla proposta di modifica del regolamento. “Abbiamo fortemente voluto questa modifica e siamo convinti della sua validità – commentano i consiglieri Michelangelo Costantino, Alessandra Cugno, Alessio Firrincieli, Maria Cristina Bordonaro ed Evelyn Garofalo –. L’emendamento tecnico tutela i consiglieri, i quali non saranno più costretti a sottoscrivere emendamenti di natura tecnica che vanno spesso al di là delle loro specifiche competenze e conoscenze”.

Prima dell’Osservatorio permanente sulla Pubblica amministrazione, a criticare la proposta nel corso dei lavori consiliari era stata l’esponente di opposizione Mariangela Distefano. “A nome di tutti i colleghi del Consiglio comunale esprimiamo soddisfazione in merito all’archiviazione della procedura. I rilievi formulati sono risultati tutti infondati”.

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