Tristezza - QdS

Tristezza

Pino Grimaldi

Tristezza

sabato 22 Febbraio 2020

Tiene banco il coronavirus che, per renderlo meno pericoloso, lo si è denominato “covid19” con tutta pace dei circa 2.000 morti e 80.000 infettati, cifre pare sottovalutate perché basate sui “certi” non essendo, nelle aree sperdute degli immensi continenti, facile quantizzare.

E’ un’epidemia termine non usato dalla Oms, penso, per evitare eccessi di allarmismo già esasperato. Che sta producendo danni umani ed economici ma stranamente alcuni positivi come quello della Cina che ha tolto i dazi alle merci tecnologiche in entrata dagli Usa con possibile reciprocità.
In Italia fenomeno sotto controllo sul piano della prevenzione e non essendoci vaccini (non prima di 18 mesi!) diagnosi precoci e trattamenti con antivirali noti.

Di contro e dappertutto uno stato di ansia logica fomentata dai media talché oggi nessuno si sente sicuro e vive come se fosse l’ultimo tempo della sua vita: che l’ignoranza dia felicità?

E quella che permea la classe cosiddetta politica nostrana dove accade di tutto e di peggio per dimostrare che Churchill aveva ragione quando affermava che la democrazia è il peggiore dei mali, anche se aggiungeva che non se ne era trovata forma migliore.

Ma non recepito l’ultima parte dello statement del vecchio Wilson, con interpretazione tutta nostra il governo dialoga con un movimento ittico appena formato, disdegnando di far lo stesso con chi in fondo dagli elettori ha ricevuto un mandato per fare andare avanti il paese.

Che, se non allineato e coperto a manca, è tout court denominato “fascista”. Al punto da portare Eugenio Scalfari che certo, pur a 96 anni, tale non può dirsi, ad affermare con convinzione che Salvini non si può dire tale suscitando un vespaio nei ben pensanti.

Qualcosa non va. Soprattutto quando si scopre che il governo ha un sacco di soldi ma che essi non vengono spesi per mancanza o ritardo nella progettazione o quanto si gioca al rimpiattino tra Europa, governo, regioni e comuni: una atassia sociale degna di studi ulteriori per capire come diavolo possa avvenire in un Paese che non fa altro che nominare città centri della cultura universale. Mah.

Ed, a nazionalismi imperanti, alla faccia di chi vuole male, con Trump corifeo che si accinge alla rielezione per demerito dei sui avversari democratici e progressisti, il nostro capo lega che cerca di superare il Cavaliere per processi a suo carico, non passa giorno senza ripetere che bisogna andare a votare pur sapendo che dal prodotto ittico a tutti i veterocomunisti (i veri fascisti che Togliatti amnistiò) gli sono contro ed esistono solo per questo.

Di contro, si celebrano quasi quotidianamente giornate della memoria per non far dimenticare cose tristi e gravi, vero, avvenute in passato ma che mai – per fortuna – ritorneranno anche se vi è sempre qualche imbecille che offendendo memorie consolidate fa gridare alla paura di un ritorno di esso. La paura fa 90. Ma il Buon senso: 100. Vedi accorpata di Banca Intesa e Ubi: un capolavoro!
Triste per i giovani.
Ché i vecchi hanno già dato nel bene e nel male.

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