Trump taglia fondi a Oms “Occultata diffusione virus” - QdS

Trump taglia fondi a Oms “Occultata diffusione virus”

Gabriele DAmico

Trump taglia fondi a Oms “Occultata diffusione virus”

giovedì 16 Aprile 2020

Ghebreyesus (Onu): “Unica preoccupazione porre fine a pandemia”

WASHINGTON – Si sono concretizzate le minacce che Donald Trump, da febbraio, rivolgeva all’Oms. In piena pandemia da Coronavirus, infatti, il presidente americano ha sospeso, per un periodo compreso tra 60 e 90 giorni, i contributi all’Organizzazione mondiale della sanità.

La motivazione alla base di questa scelta è la convinzione di Trump che da parte dell’Oms, e in particolare da parte del direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus, c’è stata una “cattiva gestione e occultamento della diffusione del Coronavirus”. Il leader della Casa bianca ha anche criticato l’agenzia delle Nazioni Unite per essersi allineata con le posizioni della Cina sin dalla comparsa del virus. “è un periodo di valutazione, ma nel frattempo congeliamo tutti i finanziamenti all’Organizzazione Mondiale per la Sanità” ha detto il presidente Usa, aggiungendo che gli States continuano a impegnarsi con l’Oms per una “riforma significativa”.

Di fatto gli Stati Uniti sono i principali finanziatori dell’organismo che ha sede a Ginevra: il loro contributo nel periodo 2018-2019 ammonta a quasi 900 milioni di dollari, circa un quinto del totale di 4,4 miliardi complessivi di contributi di Paesi e donazioni a titolo volontario pubbliche e private. Del contributo Usa circa tre quarti sono “contributi specifici volontari” a singoli progetti sanitari, mentre il resto rientra nel finanziamento “assessed” di Washington alle istituzioni Onu. Un documento più dettagliato sul bilancio dell’Oms fornito dalla missione Usa a Ginevra mostra che lo scorso anno gli Usa hanno versato all’Oms 452 milioni di dollari di cui quasi 119 di contributi “assessed”, obbligatori. Trump non ha detto quale tipo di contributo intende tagliare.
Di fronte a questa enorme perdita, Ghebreyesus ha dichiarato che per l’Oms “l’unica preoccupazione è quella di è salvare vite e porre fine alla pandemia”.

Secondo Lawrence Gostin, professore di dritto sanitario pubblico all’università di Georgetown “il bilancio dell’Oms equivale più o meno a quello di un grande ospedale statunitense, che è del tutto inadeguato rispetto alle sue responsabilità globali, perciò, se il presidente Usa fosse un leader globale in campo sanitario, lancerebbe un appello a raddoppiare perlomeno il bilancio Oms di fronte a questa pandemia”.

Questa sospensione ha scosso anche i vertici dell’Onu. “Non è il momento – ha dichiarato Antonio Guterres, il segretario generale delle Nazioni Unite – di ridurre i finanziamenti delle operazioni dell’Organizzazione mondiale della Salute o di qualsiasi altra istituzione umanitaria che combatte il virus. La mia convinzione è che l’Oms deve essere sostenuta perché è assolutamente essenziale per gli sforzi del mondo per vincere la guerra contro il Covid-19”. A fargi eco è la Cina, con il suo appello agli Stati Uniti a rispettare i suoi obblighi nei confronti dell’Oms. Secondo il ministero degli Esteri cinese, questa avventata decisione potrebbe avere degli effetti su tutti i paesi che stanno combattendo contro il Coronavirus. Si schierano contro Donald Trump anche Francia, Inghilterra, Germania e Russia.

La scelta di Trump sembra aver fatto storcere il naso a tutto il mondo, tranne ad alcuni esponenti della Lega di Salvini: “Fa bene Trump a bloccare i finanziamenti all’Oms – ha dichiarato Paolo Grimoldi, deputato della Lega e segretario della Lega Lombarda Salvini Premier – la sottomissione dell’Oms al regime comunista di Pechino è inaccettabile e deleteria. La non trasparenza sul Covid-19 ha causato una catastrofe mondiale”.

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