Febbre dopo vaccino AstraZeneca, cosa fare e quando preoccuparsi - QdS

Febbre dopo vaccino AstraZeneca, cosa fare e quando preoccuparsi

Luigi Ansaloni

Febbre dopo vaccino AstraZeneca, cosa fare e quando preoccuparsi

lunedì 22 Marzo 2021

E' naturale che dopo la somministrazione della prima o della seconda dose dei vaccini le persone abbiano sperimentato febbre e dolori muscolari, soprattutto il giorno successivo all’iniezione

La febbre dopo il vaccino contro il Covid, soprattutto quello AstraZeneca ma non solo. E’ il sintomo chiave, l’effetto collaterale più comune.

C’è da preoccuparsi? La stragrande maggioranza delle volte, no. Ma a volte un campanello d’allarme è giusto che scatti. E non per quello che è stato detto nei giorni scorsi sul prodotto anglo-svedese: che il vaccino messo a punto dall’Università di Oxford sia sicuro, sia efficace contro il coronavirus e non causa gravi effetti collaterali e stato certificato per l’ennesima volta oggi da uno studio Usa e dall’Oms.

I SINTOMI

E’ naturale che dopo la somministrazione della prima o della seconda dose dei vaccini le persone abbiano sperimentato febbre e dolori muscolari, soprattutto il giorno successivo all’iniezione o comunque immediatamente dopo.

Per quanto quello contro il Covid, chi ha ricevuto una dose di Moderna e Pfizer sembra che le reazioni peggiori si verifichino in particolar modo dopo la seconda dose, visto che la prima ormai è stata definita quasi “di preparazione”.

Diversa la storia per quanto riguarda AstraZeneca: la grandissima parte dei vaccinati con questo siero, infatti, hanno riscontrato febbre a 38, spossatezza, dolori alle ossa. Il tutto per una durata di circa 24 ore.

Ma perchè una reazione diversa? Per sintetizzare, gli esperti fanno capire che l’AstraZeneca ha una efficacia più “immediata” rispetto agli altri (la dose di richiamo, infatti è dopo tre mesi, contro 21 giorni della Pfzier), quindi il corpo ha una risposta immunitaria più immediata. Infatti, poche reazioni sono state segnalate dopo la seconda dose di AstraZeneca.

Per questo, dunque, ci sono più casi di febbre dopo la prima somministrazione del vaccino di Oxford piuttosto che quella di Pfizer o Moderna.

QUANDO LA FEBBRE DEVE PREOCCUPARE

Nella maggior parte dei casi infatti si tratta di eventi avversi non gravi, che appunto si manifestano con febbre, cefalea, dolori muscolari o articolari, dolore in sede di iniezione, brividi e nausea.

In linea di massima gli effetti collaterali si verificano lo stesso giorno della somministrazione o al più il giorno successivo e si risolvono nel giro di 24/48 ore senza lasciare alcuna traccia. Proprio per questo motivo non è necessario allarmarsi. Il consiglio generale è quello di utilizzare un semplicissimo antinfiammatorio e antipiretico.

Dopo la vaccinazione tutte le persone restano in osservazione per almeno 15 minuti dopo la vaccinazione, che diventano 60 minuti nel caso in cui vi sia la presenza di fattori di rischio per reazioni allergiche gravi, al fine di verificare che non vi siano reazioni di tipo anafilattico.

Nel caso in cui si continui ad avere la febbre elevata e persistente per diversi giorni, o altri sintomi ritenuti preoccupanti sarà necessario contattare il proprio medico curante.

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