“I risultati si possono ottenere - ha dichiarato intervistato dal direttore del Quotidiano di Sicilia Carlo Alberto Tregua - abbiamo raggiunto gli obiettivi".
Rivendica i risultati raggiunti di obiettivi e performance del Pnrr e ricorda il credito d’imposta ottenuto dalla Sicilia tramite le Zes, il ministro per gli Affari europei, le Politiche di Coesione e il Pnrr Tommaso Foti, arrivato a Catania per la prima volta nella nuova veste istituzionale per partecipare al convegno organizzato dal Comitato catanese di Fratelli d’Italia sulla Zone economiche speciali.
“I risultati si possono ottenere – ha dichiarato intervistato dal direttore e fondatore del Quotidiano di Sicilia Carlo Alberto Tregua -, abbiamo raggiunto gli obiettivi della sesta rata nel mese di giugno dello scorso anno, a dicembre abbiamo raggiunto gli obiettivi della settimana rata, a breve saremo l’unico paese in Europa che avrà liquidata anche la settimana rata. La Sicilia dalle Zes ha ottenuto il 25 per cento del credito d’imposta pur non rappresentando il 25 per cento della popolazione che costituisce la Zona economica speciale”.
Le criticità iniziali e le ragioni del dissenso al Pnrr
Da Catania, Tommaso Foti, ha ricordato i motivi per cui Fratelli d’Italia, da forza di opposizione, scelse di non votare favorevolmente al Pnrr. “L’entrata in vigore del Pnrr, che si è aggiunto alla politica di coesione, ha finito per ostacolare alcuni progetti in determinate aree. E poi, se il nostro sistema imprenditoriale è abituato a gestire determinate risorse, fatica ad adattarsi quando queste vengono raddoppiate, soprattutto se mancano la manodopera e gli strumenti adeguati. Avevamo già evidenziato queste criticità – ha spiegato il ministro – quando si iniziò a parlare di Pnrr e non lo votammo proprio per queste ragioni. All’epoca, i progetti ipotizzati erano quasi 400 mila, oggi ne restano circa 270 mila, un numero così elevato da rendere quasi impossibile un controllo efficace, soprattutto per quanto riguarda il rispetto dei cronoprogrammi”.
La diffidenza europea e l’importanza dei fondi di coesione
Sulle performance e la capacità di spesa italiana c’è ancora diffidenza in Europa, ha spiegato il ministro.
“C’è sempre una battaglia europea in corso. I fondi di coesione rappresentano circa un terzo del bilancio europeo e sono contestati dai cosiddetti Paesi frugali, perché l’Italia è tra i principali beneficiari. Questi fondi giocano un ruolo essenziale nel ridurre gli squilibri tra le regioni e ci viene contestata la difficoltà di spesa. Rinunciare o rallentare su questo fronte significherebbe compromettere obiettivi fondamentali per la crescita e lo sviluppo del Paese”.
Il ruolo chiave della burocrazia nell’attuazione del Pnrr
Aprendo all’intervento del ministro, il direttore Tregua ha parlato dell’importanza di una burocrazia funzionante. “Una burocrazia efficiente è fondamentale per garantire l’efficace utilizzo dei fondi europei. Procedure amministrative snelle permettono di accelerare la realizzazione dei progetti, assicurando che le risorse siano impiegate tempestivamente e in modo appropriato. Al contrario, una burocrazia lenta può causare ritardi significativi, mettendo a rischio la realizzazione degli interventi e la perdita dei finanziamenti assegnati”.
L’impegno della Sicilia e il supporto delle istituzioni locali
Anche la Regione siciliana è impegnata nella spesa dei fondi del Pnrr, Palermo ha la fiducia del ministro Tommaso Foti: “Abbiamo avuto degli impegni formali da parte dei presidenti delle Regioni e dagli assessori perché gli obiettivi del Pnrr verranno raggiunti, non ho ragione di credere che la Sicilia non risponda presente”.
Dichiarazioni che sono state commentata dal presidente Ars Gaetano Galvano: “In passato abbiamo avuto problemi con la spesa. Dobbiamo accelerare con tutte le pratiche in essere perché non venga disperso neanche un euro delle risorse stanziate”.
Della stessa lunghezza d’onda tutti gli esponenti catanesi di Fratelli d’Italia, da Manlio Messina a Ruggero Razza, fino a Salvo Pogliese che ha ricordato: “L’1 gennaio 2024 sono state approvate 117 istanze con autorizzazione unica, registrando un incremento del 55% rispetto la gestione precedente”.
Tra i vertici e i rappresentanti di Senato, Camera e Ars di Fratelli d’Italia sono intervenuti sul palco Salvo Sallemi, Giorgio Assenza, Francesco Ciancitto, Luca Sbardella e Alberto Cardillo.