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Catania – Multiservizi: cambio di mentalità per mettere un freno alle perdite

Antonio Borzi

Catania – Multiservizi: cambio di mentalità per mettere un freno alle perdite

giovedì 08 Aprile 2010

La partecipata, in passato tra quelle più in difficoltà, si occupa della gestione dei servizi strumentali. I punti principali su cui si basa il piano di risanamento voluto dal Comune

CATANIA – La gestione delle partecipate assume una valenza fondamentale per i bilanci dei principali comuni italiani. Per quello catanese l’amministrazione guidata dal sindaco Raffaele Stancanelli ha avviato un piano di risanamento di queste società che erano delle autentiche zavorre finanziarie. Uno degli interventi maggiori ha riguardato la Multiservizi, che si occupa della gestione dei servizi strumentali comunali. Abbiamo affrontato l’argomento con il direttore generale del Comune di Catania, Maurizio Lanza, in qualità di dirigente della principale partecipata comunale.
“Quando mi sono insediato – dichiara Lanza – il primo obiettivo è stato quello di risanare la Multiservizi. Abbiamo dovuto dunque rivisitare tutta la struttura della società che versava in condizioni di assoluta criticità.  In questo quadro è stato assolutamente fondamentale intervenire sulle risorse umane”.
In risposta all’eccesso di personale è stato necessario azzerare le assunzioni e soprattutto le promozioni facili. In questo senso Lanza è chiaro: “Abbiamo cercato di eliminare la mentalità da dipendente comunale per introdurre quella aziendale che punta alla maggiore produttività possibile”.
Ma dopo la fase del risanamento è iniziata quella del consolidamento della partecipata, che si è dovuta anche confrontare con una “minaccia” nazionale che ne limitava fortemente le potenzialità. Con un decreto, infatti, è stato vietato alle partecipate di svolgere le proprie attività fuori dal territorio comunale e per la Multiservizi questa è stata una novità che ha comportato un contraccolpo di non poco conto per il bilancio, eliminando una fetta importante di interventi svolti fuori dal  territorio del comune catanese.
“Anche per questo – dichiara in merito Lanza – abbiamo dovuto modificare il nostro statuto interno in modo da recepire altri servizi strumentali che prima erano di competenza strettamente comunale”.
Diversi servizi, fra cui il verde pubblico e la custodia, sono stati dunque affidati alla partecipata, ma in questo senso il quadro non è stato ancora del tutto definito. “A fronte di un miglioramento della struttura della società – spiega Lanza – dobbiamo attestare come l’assenza di disponibilità finanziaria rende più delicato il quadro della gestione del personale e degli acquisti degli strumenti necessari. Infatti, in seguito all’aumento delle nostre attività, abbiamo dovuto reperire diversi automezzi fondamentali attivando inoltre dei corsi di formazione specifici per implementare la competenza nei vari settori”.
Ma Lanza guarda avanti non puntando al semplice consolidamento ma anche a uno sviluppo di una partecipata con delle potenzialità enormi ancora non sfruttate. Nello specifico, si guarda ad altri servizi strumentali del Comune come la contabilità, che potrebbe essere slegata da Palazzo degli Elefanti. Ma ancora i tempi non sono maturi e, come ha più volte dichiarato lo stesso Lanza “per svolgere certe attività bisogna avere un’alta competenza. Per il ruolo che svolgiamo diventa fondamentale la preparazione delle risorse umane. Occorre ancora del tempo per adeguarci”.

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