"Ancora discutiamo su chi deve prenderne e quanti, ma non è un'invasione: siamo tutti cittadini del mondo e nel passato siamo stati noi migranti". Il presidente del Parlamento Ue Sassoli, i governi siano solidali, l'Europa non è un bancomat
“L’Europa deve istituire un servizio permanente, reale, di soccorso e salvataggio in mare e corridoi umanitari”.
Lo ha detto l’eurodeputato del Partito Democratico Pietro Bartolo, il “medico dei migranti” di Lampedusa, durante la presentazione a Bruxelles della mostra “Mediterraneo”.
L’evento è stato organizzato per ricordare l’anniversario della tragedia di Lampedusa del 3 ottobre.
“Tante persone sono morte, molti i bambini che hanno perso la vita per cercare un po’ di serenità e dignità in Europa” ha detto Bartolo a margine dell’esposizione delle foto di Nino Randazzo che raccontano i soccorsi in mare.
Anche il Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli è intervenuto rivolgendosi ai governi europei e ha ribadito: “È bello farsi le metro con i soldi Ue ma deve essere altrettanto bello dare solidarietà ai Paesi che ne hanno bisogno, l’Europa non è un bancomat”.
Sassoli ha poi ricordato che tra un mese inizieranno le discussioni sul prossimo bilancio europeo e ha affermato: “Vogliamo un bilancio più forte sullo stato di diritto, il cambiamento climatico e la solidarietà”.
E ha aggiunto: “Questa legislatura deve ricucire le ferite delle morti nel Mediterraneo con delle politiche di immigrazione, non solo piangere chi è morto”.
Sulla responsabilità dell’Unione Europea nel dover cercare soluzioni politiche lungimiranti Bartolo ha concluso: “Ancora discutiamo su chi ne prende tre o quattro, ma non è un’invasione e non lo sarà mai, dobbiamo essere consapevoli che siamo tutti cittadini del mondo nel passato siamo stati noi migranti”.