Cultura della disabilità assente ovunque. Le barriere non sono solo architettoniche - QdS

Cultura della disabilità assente ovunque. Le barriere non sono solo architettoniche

Stefania Zaccaria

Cultura della disabilità assente ovunque. Le barriere non sono solo architettoniche

martedì 24 Luglio 2012

Un anno fa il QdS usciva con un’inchiesta a Ragusa e provincia sulle difficoltà che le persone in carrozzina incontrano quotidianamente. Dall’ultima visita è cambiato poco. Quando le scivole ci sono non sono praticabili in modo autonomo

RAGUSA – Ci sono dei luoghi, in provincia di Ragusa, considerati purtroppo terra straniera per i disabili: marciapiedi, palazzi di città, edifici culturali, tutti accomunati dal persistere di barriere architettoniche che impediscono anche solo l’accesso ai diversamente abili. Ci eravamo occupati di questa vicenda già l’anno scorso, fotografando e documentando quanto sia difficile, per loro e per le loro famiglie, vivere nella nostra Provincia che, seppur si distingua in vari ambiti in maniera del tutto virtuosa, dal punto di vista dell’accessibilità lascia ancora perplessi per vari motivi. “La situazione dei disabili nel nostro territorio è sempre la stessa da anni – sottolinea Giovanni Provvidenza, presidente dell’Anffas onlus di Modica, ovvero l’Associazione nazionale Famiglie di Persone con Disabilità intellettiva e relazionale – Viviamo in una situazione di stallo e quasi nulla sta riuscendo a modificare questo status”. L’anno scorso avevamo fotografato un Porto turistico a Marina di Ragusa senza accessi, dei Municipi impraticabili con carrozzine o con altre disabilità, dei marciapiedi che non favoriscono in nessun modo la viabilità di queste persone ma che anzi la peggiorano notevolmente. La condizione delle nostre città è rimasta omogenea sia nei centri più grandi, come Ragusa, Modica o Scicli, sia in quelli più piccoli: la cultura della disabilità è assente dovunque e le associazioni che operano in merito faticano per far riconoscere anche i diritti più scontati. “Quello che differenzia in maniera negativa la nostra Provincia è la mentalità – ha continuato ancora Giovanni Provvidenza – Sono tantissimi gli esempi che mostrano una scarsa attenzione verso i disabili e la loro condizione. I Palazzi di città forniscono senz’altro degli spunti emblematici: solo quello di Ragusa è sufficientemente attrezzato (si sono realizzate anche le scivole all’ingresso e la segnaletica per i disabili), Scicli e Santa Croce sono impraticabili a causa di numerosi gradini, Modica invece funziona a giorni alterni a causa dell’ascensore”. Ci sono poi i monumenti storici, grande occasione per il turismo, ma praticamente esclusi dalle possibilità conoscitive dei disabili: quasi tutti, infatti, non sono attrezzati per un turismo accessibile e tra gradini impervi, porte non a norma e altre ‘piccole’ caratteristiche, rimangono un segreto per i diversamente abili. Rispetto all’anno scorso, però, è la città di Modica a rendersi virtuosa in tal senso. Il duomo di San Pietro, infatti, è ormai dotato di un ascensore che permette a disabili e anziani di evitare i numerosi gradini di accesso. L’importante ausilio è installato nei pressi della Chiesa ed è costato circa 40 mila euro. Gli esempi positivi rimangono comunque sempre pochi: l’anno scorso era Pozzallo ad essersi distinto con l’installazione di un punto di accesso nella spiaggia di Raganzino. Quest’anno, invece, la pedana è praticamente scomparsa impedendo di fatto l’accesso ai disabili.
Modica è la città delle contraddizioni in termini di disabilità e, quindi, di accessibilità. Da una parte c’è l’esempio virtuoso, sopra citato, del duomo di San Pietro – finanziato comunque non da istituzioni politiche ma dalle offerte dei fedeli – dall’altra le assurde scivole della centralissima Piazza Matteotti che, come dimostrano le foto, non consentono il passaggio ai disabili in carrozzina se non accompagnati; o ancora dall’ascensore del Comune – di cui avevamo già scritto l’anno scorso – ormai prontamente sistemato a detta del primo cittadino Antonello Buscema, agli edifici pubblici in cui viene negato l’accesso ai disabili per il sussistere delle barriere architettoniche. “Purtroppo la maggior parte dei Palazzi di Modica che ospitano strutture pubbliche – ha dichiarato il sindaco di Modica – si trovano in queste condizioni. Realizzare la totale eliminazione delle barriere architettoniche è necessario ma molto costoso: si sta cercando, quindi, di farlo un po’ alla volta, soprattutto attingendo a finanziamenti esterni o approfittando del restauro degli edifici. La priorità assoluta è stata data alle scuole, molte delle quali sono già adeguate sotto questo punto di vista. In questo momento c’è un finanziamento già stanziato per un progetto di abbattimento delle barriere negli edifici scolastici comunali per 1.393.837 euro, di cui 893.837 euro di fondi regionali e 550 mila euro di cofinanziamento comunale, che il Piano triennale delle Opere pubbliche prevede per 200 mila euro sul 2012 e 250 mila euro sul 2013. Chiaramente, data la priorità di questo cofinanziamento – ha concluso – queste somme sono tra le poche messe a disposizione per le opere pubbliche direttamente a carico del bilancio comunale”.
 

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