Commercio, firmato accordo mediterraneo - QdS

Commercio, firmato accordo mediterraneo

Massimo Mobilia

Commercio, firmato accordo mediterraneo

giovedì 04 Ottobre 2012

Qualità del lavoro doganale: ieri a Taormina la sigla dei rappresentanti di Italia e altri sette Paesi africani e mediorientali. L’obiettivo principale è di contrastare i traffici illeciti e velocizzare l’interscambio in sicurezza

TAORMINA (ME) – La "Primavera araba" del commercio è sbarcata a Taormina per stringere con la Sicilia e l’Italia una più stretta collaborazione mercantile, in vista della nascente area di libero scambio euro-meditteranea. L’accordo denominato "Mediterranean Iniziative", promosso dall’Agenzia nazionale delle Dogane, è stato siglato ieri nella Perla dello Ionio tra il nostro Paese – nel ruolo di capofila – e i rappresentanti di Marocco, Tunisia, Algeria, Egitto, Libia, Giordania e Libano, con l’obiettivo di promuovere la cooperazione e acquisire livelli più alti di qualità dei mercati nel controllo dei confini.
Sono stati questi i concetti sottolineati dai protagonisti dell’accordo intervenuti alla conferenza, a partire dal direttore dell’ufficio Cooperazione internazionale, Natalina Cea, e dal vicedirettore dell’Agenzia delle Dogane, Walter De Sanctis: "Questa iniziativa – ha detto De Sanctis – vuole accelerare l’avvento del libero scambio tra Europa e Paesi del Mediterraneo. Siamo per ora a livello pattizio, ma questo step serve da presupposto per far lavorare le dogane in piena correttezza". L’obiettivo principale dell’iniziativa è infatti quello di contrastare i traffici illeciti che imperversano nel Mare nostrum e che caratterizzano la Sicilia come punto di snodo, dalla droga ai rifiuti, al traffico d’armi. Un contrabbando di farmaci è stato bloccato dalle autorità portuali proprio in questi giorni.
Un’iniziativa quindi particolarmente importante lo sviluppo dell’Isola nella legalità, come ha ricordato anche Giuseppe Napoleoni, da due anni a capo dell’Agenzia delle Dogane in Sicilia: "In questo momento di forte crisi economica per la regione – ha dichiarato – è necessario che i traffici commerciali avvengano nella massima correttezza, perché anche un solo illecito compromette la fondamentale fluidità degli scambi. Inoltre – ha aggiunto – prevedendo il controllo delle autorità alla partenza delle merci, questo accordo consente di velocizzare in sicurezza l’interscambio tra i Paesi". Non poteva che essere la Sicilia, dunque, con la sua naturale posizione geografica e storicamente legata alle coste nordafricane, a benedire l’iniziativa e lanciare la proposta volta ad incrementare gli investimenti delle imprese italiane, che saranno aiutate a tale scopo dalla Società italiana per le imprese all’estero (Simest) e dall’Unione europea attraverso il l’European Bank Investment (Bei) e la Mediterranean business development iniziative (Mdbi).
L’Europa e il Mediterraneo, infatti, saranno presto più vicini con la nascita di un unico e libero mercato che per peso e dimensioni sarà tra i più grandi del mondo e che necessariamente stimolerà la realizzazione di nuove infrastrutture per il trasporto delle merci, porti, aeroporti, strade. La Sicilia non più perdere l’opportunità di trovarsi al centro di un bacino potenziale di circa 600 milioni di consumatori e di un tessuto industriale nazionale che per il 90% è formato prevalentemente da piccole e medie imprese. L’Italia conta già il 21% dell’interscambio commerciale tra l’Ue e l’area Mediterranea, con un export che nel 2009 è stato pari a circa 22 miliardi di euro e un valore di interscambio totale pari a 45 miliardi che fanno del Belpaese il primo partner commerciale con la sponda sud del Mediterraneo.
L’Agenzia italiana delle Dogane si farà promotrice di ulteriori workshop, seminari, attività di apprendistato per sostenere la "Mediterranean Iniziative". Verrà sviluppato un coordinamento unico per l’integrazione di tutte le agenzie preposte ai controlli, per dar vita ad un controllo integrato dei confini nazionali, semplificando così le procedure doganali e agevolare il commercio.

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