Sud: diminuiscono alcuni tumori ma resta il problema prevenzione - QdS

Sud: diminuiscono alcuni tumori ma resta il problema prevenzione

Liliana Rosano

Sud: diminuiscono alcuni tumori ma resta il problema prevenzione

venerdì 05 Ottobre 2012

Presentati gli ultimi dati raccolti da Aiom e Airtum sulla distribuzione delle neoplasie in Italia. Il tasso di incidenza standard è più alto del 30% al Nord rispetto al Meridione

Al Sud si sopravvive di più al tumore e il tasso di incidenza è inferiore, anche se restano alte le percentuali e l’incidenza della neoplasia per alcuni tumori. Sono gli ultimi dati illustrati nella seconda edizione del volume sui numeri delle neoplasie in Italia, frutto della collaborazione tra gli oncologi dell’Aiom (Associazione italiana di oncologia medica) e Airtum (Associazione italiana registri tumori), presentata durante una conferenza stampa svoltasi presso la sede del Ministero della Salute.
 
Esiste una vera e propria “geografia della neoplasia” con tassi di incidenza, prevalenza, mortalità e sopravvivenza che variano tra il Centro, il Nord e il Sud. Per quanto riguarda l’incidenza, in entrambi i sessi, si osserva una differenza geografica con livelli che si riducono dal Nord al Sud. Più precisamente, il tasso di incidenza standardizzato (sulla popolazione europea) è, per il totale dei tumori, del 30% più alto al Nord rispetto al Sud e del 10% più alto al Centro rispetto al Sud. Il fenomeno può essere imputabile a varie cause: minore esposizione ai fattori cancerogeni al Sud (fumo di tabacco, inquinamento ambientale ecc.); maggiori fattori protettivi al Sud (stile di vita alimentare, fattori legati allavita riproduttiva, ecc.) e sempre al Sud, per alcune sedi tumorali, una minore diffusione di programmi di screening (mammella, colon) o di campagne di diagnosi precoce (es. melanoma).
 
Per molti tumori la frequenza al netto dell’invecchiamento è superiore al Nord rispetto al Sud, in entrambi i sessi . Il rapporto fra i tassi di incidenza è circa il doppio al Nord rispetto al Sud, per melanoma, rene e vie urinarie, in entrambi i sessi, e per la prostata. Da segnalare nel Rapporto, la controtendenza del tumore del fegato, del tumore delle vie biliari e del sarcoma di Kaposi che mostrano un tasso di incidenza superiore al Sud rispetto al Nord. Il dato, già emerso nelle valutazioni degli anni precedenti, potrebbe essere correlato a locali condizioni genetiche e ambientali (prevalenza di infezione da virus dell’epatite B e/o C) peculiari delle zone del meridione d’Italia. Rilevante, ancora, la riduzione delle differenze dei tassi di incidenza tra Nord e Sud, rispetto agli anni precedenti, per alcuni tumori come ad esempio il tumore del colon-retto, verosimilmente per la diffusione ubiquitaria di un modello di vita e di alimentazione di tipo occidentale, che va sostituendosi al modello di tipo “mediterraneo”, precedentemente peculiare del solo Sud. Per quanto riguarda la mortalità, il distacco Nord-Sud, osservato negli anni precedenti, si sta man mano ridimensionando, con una tendenza all’allineamento, per effetto dei trend di mortalità che globalmente si stanno riducendo al Nord e al Centro e restano stabili al Sud. Attualmente, per la totalità dei tumori, si osserva ancora un eccesso di mortalità di circa il 10% nel Nord rispetto al Sud, maggiore per il sesso femminile, e valori sovrapponibili tra centro e Sud.
Da segnalare che il tumore del fegato, in entrambi i sessi, mantiene tassi più elevati di mortalità al Sud rispetto al Nord e al Centro. Per quanto riguarda la sopravvivenza, sebbene con differenze meno elevate rispetto agli anni precedenti, si mantiene attualmente ancora un gradiente Nord-Sud a sfavore delle aree meridionali, sia per il totale dei tumori che per alcune delle sedi principali. Per quanto riguarda la prevalenza, si osserva una proporzione di pazienti oncologici rispetto alla popolazione totale residente del 4-5% al Centro-Nord e del 2-3% al Sud . Le differenze di prevalenza sono particolarmente evidenti per il tumore della mammella femminile, (2% al Centro-Nord; 1,2% al Sud), per il tumore del colon-retto (0,6% al Centro-Nord; 0,3% al Sud) e per il tumore della prostata (1% al Centro-Nord; 0,4% al Sud). Nel determinare queste differenze sembra che i diversi livelli di incidenza abbiano svolto un ruolo maggiore rispetto alle diversità della sopravvivenza.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017