I fanghi tossici del Nord nei terreni del Casertano - QdS

I fanghi tossici del Nord nei terreni del Casertano

redazione

I fanghi tossici del Nord nei terreni del Casertano

martedì 30 Ottobre 2012

Traffico illecito di rifiuti industriali. Ai contadini dicevano: “Sono concimi”

CASERTA – Un terreno agricolo di Trentola Ducenta (Caserta), trasformato in discarica di rifiuti industriali altamente tossici, anche provenienti dal Nord, è stato sequestrato dalla Squadra mobile di Caserta. Era nella disponibilità dell’imprenditore Elio Roma, secondo i collaboratori di giustizia vicino al clan dei Casalesi. Roma é indagato insieme a Nicola Mariniello, 61enne a cui lo scorso 19 maggio furono sequestrati 20mila metri quadrati di terreno usati per le stesse finalità.
I reati contestati ai due indagati – Elio Roma e Nicola Mariniello – sono attività di gestione di rifiuti non autorizzata, attività organizzata per il traffico illecito e disastro ambientale, aggravati dal fine di agevolare il gruppo Bidognetti del clan dei Casalesi. I rifiuti tossici, che dovevano essere trattati nell’impianto di compostaggio gestito dalla società RFG, intestata al figlio di Roma, finivano, invece, direttamente nei terreni agricoli del Casertano, individuati anche grazie alla collaborazione con il clan dei Casalesi. I contadini, alcuni compiacenti, ricevevano in cambio del denaro. Ad altri, invece, ignari di quanto stava realmente accadendo, veniva riferito che si trattava di concimi e fertilizzanti. Sia su quello sequestrato che in quelli circostanti, gli accertamenti disposti dalla Procura Antimafia di Napoli nel corso delle indagini hanno evidenziato preoccupanti livelli di contaminazione da arsenico, cadmio, idrocarburi pesanti, stagno ed altre sostanze altamente nocive.
Il giro di affari dello smaltimento illegale dei rifiuti ha superato i 3 miliardi di euro con danni incalcolabili all’ambiente e alla salute dei cittadini. È quanto stima la Coldiretti in riferimento all’operazione della Squadra mobile di Caserta che, nell’ambito di una inchiesta sui casalesi, ha scoperto e sequestrato un terreno agricolo di Trentola Ducenta (Caserta) di proprietà di un commerciante, trasformato in discarica di rifiuti industriali altamente tossici, anche provenienti dal Nord.
“La scoperta dimostra – sottolinea la Coldiretti – che siamo di fronte ad un salto di qualità nelle attività illegali che lucrano sullo smaltimento illegale di rifiuti pericolosi provocando danni incalcolabili all’ambiente. Un pericolo che si estende alle campagne mettendo a rischio, con le contaminazioni, l’economia, l’agricoltura, il turismo e soprattutto la salute dei cittadini. Gli importanti risultati ottenuti dall’attività di investigazione vanno sostenuti con un monitoraggio continuo con i più moderni sistemi di controllo per salvaguardare il territorio che – conclude la Coldiretti – rappresenta un patrimonio inestimabile del Made in Italy”.

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