Consulenze d’oro nella Pa siciliana - QdS

Consulenze d’oro nella Pa siciliana

Pierangelo Bonanno

Consulenze d’oro nella Pa siciliana

mercoledì 12 Agosto 2009

Continua il viaggio del Qds nel sito della Regione dove è pubblicato l’elenco degli esperti con incarichi esterni. Il numero più alto spetta all’assessorato all’Agricoltura, mentre la spesa più rilevante è all’Industria

Palermo – L’Assessorato regionale all’Agricoltura mantiene il numero più alto di consulenze dell’amministrazione regionale siciliana, anche se la spesa media mensile più alta per consulente è attribuibile all’assessorato all’Industria. Il dato è ricavabile dall’elenco unico delle consulenze, presente sul sito istituzionale della Regione Sicilia, che è divenuto uno degli strumenti più importanti a tutela della trasparenza nella P.A. regionale.
È importante ricordare, ancora una volta, che questo risultato è stato possibile grazie alla direttiva, del Novembre 2008, dell’allora assessore regionale alla Presidenza, Giovanni Iarda, sulla “Trasparenza e Pubblicità delle Collaborazioni e Consulenze”, grazie alla quale si è stabilito di istituire un’unica fonte ufficiale sul web, che dal 1° gennaio 2009, raccogliesse i nominativi dei consulenti.
Il viaggio del Quotidiano di Sicilia all’interno delle consulenze regionali è cominciato nel Marzo scorso ed è stato ripreso ad inizio Agosto.
In particolare, avevamo fotografato una spesa media mensile relativa al complesso degli Assessorati regionali di poco inferiore ai 70.000,00 euro.
L’assessorato all’Industria, presenta, al 10 Agosto 2009, 1 consulente. Il dato che risalta, destando notevole interesse per l’obiettivo posto, è la consulenza affidata a Paolo Pocchi, che, per 12 mesi, si è occupato e si occuperà di supportare l’attività dell’Assessorato presso i Ministeri ed, inoltre, contribuirà a sciogliere i possibili nodi burocratici tra l’Amministrazione statale e quella regionale.
La retribuzione spettante al consulente Pocchi è pari a 7.300,00 euro al mese. L’ambito della Sanità registra una spesa media mensile per consulente di 8.400,00 euro, la cui durata media è di 6 mesi. Le tabelle, qui pubblicate, differenziano le consulenze dell’assessorato regionale all’agricoltura per Dipartimenti. In particolare, all’Azienda Foreste si palesa la presenza ridotta di risorse umane interne specializzate in informatica e comunicazione pubblica, tanto da dovere ricorrere a dei professionisti esterni.
Il dato maggiormente significativo emerge dal  Dipartimento. per gli interventi Infrastrutturali, dove la spesa annua per i consulenti  è mediamente di 265.000,00 euro.Il dato deve essere correlato all’oggetto delle consulenze stesse dell’Asca, una rete di laboratori pubblici a servizio delle imprese agricole, che producono alimenti di qualità certificati o a marchio.
La struttura possiede, come indica una stessa nota, con opportune integrazioni ed adattamenti, tutte le caratteristiche per potere accedere a tutti i sistemi di accreditamento, necessari al ruolo di ente di servizio alla certificazione.Per raggiungere tale obiettivo, affermano dall’Asca, sono in corso le procedure per l’accreditamento delle reti Asca da parte del Sinal., il Sistema nazionale per l’accreditamento dei laboratori. Sui presupposti di legge a base delle consulenze esterne, la stessa direttiva evidenzia, tra le varie condizioni frutto della giurisprudenza della Corte dei Conti, che l’amministrazione debba avere preliminarmente accertato l’impossibilità oggettiva di utilizzare le risorse umane disponibili al suo interno. 
Pertanto, anche se non statuito espressamente dalla giurisprudenza predominante, sarebbe utile inserire, nello stesso sito, i curricula dei consulenti selezionati dagli assessori regionali, per rendere concreta la partecipazione del cittadino alle scelte effettuate dall’Amministrazione regionale.
 

La direttiva sulla Trasparenza rappresenta un traguardo di grande importanza nel cammino verso una partecipazione attiva del cittadino alla vita istituzionale della Regione. Purtroppo, dopo la sua emanazione nessun correttivo è intervenuto nè ad opera dell’allora assessore alla presidenza, Giovanni Iarda, nè ad opera dell’attuale, Gaetano Armao.
In particolare, occorrerebbe una maggiore e migliore interazione da parte dell’utente/cittadino, che on line dovrebbe verificare  il lavoro svolto dai vari consulenti e collaboratori, cioè dovrebbe essere possibile comprendere, in modo semplice ed immediato, quali vantaggi stiano offrendo alla differenti strutture regionali i vari esperti selezionati dagli assessori e dirigenti regionali.Come già evidenziato, sarebbe opportuno allegare i curricula dei consulenti, per confermare, all’opinione pubblica, che le scelte fatte rappresentano la selezione di soggetti con competenze comprovate. Continuare il percorso avviato è fondamentale, poiché consentirebbe di “innescare” un processo virtuoso che potrebbe e dovrebbe coinvolgere gli Enti Locali, che, andando oltre le disposizioni normative che impongono maggiore trasparenza, dovrebbero “metabolizzare”, insieme alla regione, nuove dinamiche, che vedano i siciliani maggiormente consapevoli, non soltanto nei momenti di consultazione elettorale.

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