Barriere architettoniche: oggi le rimuovo e domani lascio tutto in totale abbandono - QdS

Barriere architettoniche: oggi le rimuovo e domani lascio tutto in totale abbandono

Vincenza Grimaudo

Barriere architettoniche: oggi le rimuovo e domani lascio tutto in totale abbandono

giovedì 27 Dicembre 2012
ALCAMO (TP) – La scena è di quelle che si ripresenta ogni anno in autunno con l’arrivo del maltempo. Vento e pioggia a danneggiare quello che è costato fior di quattrini e che continua ad essere un esempio di possibile spreco di denaro pubblico. Stiamo parlando della tanto discussa passerella pedonale di Alcamo Marina. Installata nel 2010 ad opera della Provincia regionale di Trapani per ragioni assolutamente nobili (abbattimento delle barriere architettoniche), questa struttura in legno ha però fato subito sobbalzare tutti dalla sedia. In primis per l’enorme costo di realizzazione: ben 750 mila euro. In secondo luogo perchè la Provincia ogni anno non provvede a smontarla e quando arriva il maltempo con le sue mareggiate i danni sono puntuali e soprattutto altrettanto costosi.
In questi giorni sui è assistiti all’ennesimo scempio con le onde del mare che hanno fustigato la pedana in legno, danneggiandola in parte. La questione ha suscitato non poche polemiche anche perché l’errore di non smontare la passerella si è riproposto per il secondo anno consecutivo. Già infatti nell’inverno del 2011 successe la stessa identica cosa: un mareggiata finì per danneggiare in diversi punti la pedana. Risultato? Ben 100 mila euro di interventi per ripristinare le parti distrutte. Ora è accaduta la stessa cosa e quasi sicuramente i costi da sostenere saranno sullo stesso livello, a giudicare dalle parti danneggiate da ripristinare.
La vicenda ha scatenato ancora una volta forti polemiche perché siamo di fronte ad uno spreco di denaro pubblico davvero evidente e ad un errore che per ben due anni consecutivi è stato commesso dalla Provincia, cioè quello di non smontare per tempo la passerella.
Indignato il presidente del Consiglio comunale di Alcamo, Giuseppe Scibilia: “Chi pagherà i danni alla collettività, considerato che a causa della perdita di tempo nel rimuovere la passerella, ormai la stessa è in condizioni tali da non poter essere più riutilizzata per la prossima stagione estiva? Una domanda sorge spontanea: perché un bene la cui utilità è sotto gli occhi di tutti e di cui in tanti, numerosi, hanno fruito durante la stagione estiva, è stato abbandonato al punto tale da subire lo stato di degrado attuale? Vorrei sottolineare che questo è il secondo anno consecutivo in cui si verifica l’increscioso abbandono della passerella, la cui rimozione io stesso l’ho sollecitata ala Provincia sin dallo scorso 5 settembre”.
Tra Provincia e Comune si è innescato un vero e proprio braccio di ferro tanto che il sindaco, Sebastiano Bonventre, ha messo a disposizione alcuni locali di proprietà dell’ente locale in contrada Tre Noci per custodire la passerella. I consiglieri comunali del movimento civico Abc, Mauro Ruisi, Sebastiano Dara e Vito Lombardo, avevano presentato un’interrogazione proprio al fine di sollecitare l’immediata rimozione. Gli esponenti del civico consesso avevano sollecitato l’amministrazione comunale a muoversi per lo smontaggio e la custodia della pedana in sostituzione della Provincia visti gli evidenti ritardi accumulati. “Al primo cittadino – avevano sottolineato – chiediamo di attivarsi presso il proprio ufficio legale per verificare se sussistano eventuali presupposti per un’azione legale nei confronti della Provincia di Trapani per incuria e conseguente abbandono di un proprio bene”.
L’opera è nata sotto la stella delle polemiche e non solo per il suo elevatissimo costo. Siamo in presenza di un percorso pedonale realizzato in legno e alluminio e lungo un chilometro e settecento metri: il suo scopo era quello di consentire ai diversamente abili di accedere facilmente alla spiaggia, con una pedana posizionata nel tratto che va dalla stazione di Castellammare del Golfo fino alla località “La Battigia”.
Una struttura che era stata inaugurata in pompa magna dall’allora presidente della Provincia, Mimmo Turano, e dagli amministratori del Comune di Alcamo. Subito però le “malelingue” parlarono di opera non solo costosa ma finita nelle mani di una ditta alcamese (città di residenza di Turano, nda) che vinse l’appalto.
 


Il commissario “smonta” e Turano ammette l’errore

TRAPANI – Ci voleva l’ennesima mareggiata per sollecitare finalmente la Provincia a smontare la pedana. Al momento l’amministrazione di Palazzo d’Alì è guidata dal commissario straordinario Luciana Giammanco che non è entrata nel merito delle polemiche. Ha semplicemente emesso comunicato che “la Megaservice, società partecipata della Provincia, ha smontato la passerella”. Mica male anche il costo per questa operazione: 30 mila euro. Momentaneamente la struttura è stata riposta nei locali Esa di Castellammare del Golfo, in attesa di sapere se il prossimo anno la Provincia provvederà nuovamente al suo riposizionamento sulla spiaggia, considerati gli elevati costi che dovrà affrontare per ripristinarla. Non sono mancate le polemiche anche in seno al Consiglio provincia. Pochi giorni prima che arrivasse la terribile mareggiata il consigliere Giacomo Sucameli ha sollecitato la trasmissione del verbale della seduta al commissario Giammanco e al dirigente del settore Lavori pubblici Antonino Candela “perché ne avessero opportuna conoscenza”. In pratica in quella seduta Sucameli aveva avvertito che le avversità meteo-climatiche dei giorni successivi avrebbero potuto costituire un grave danno. Da sottolineare che quando nell’inverno del 2011 le mareggiate distrussero una prima volta la passerella lo stesso Sucameli fece un esposto e la Procura della Corte dei Conti ha aperto un fascicolo per “danni erariali nei confronti dell’amministrazione Turano”. In questi giorni lo stesso Turano ha ammesso che il ritardo nello smontaggio della passerella quando era amministratore “fu un errore, ma lo stesso errore non si può fare due volte” ha precisato.

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