Le pompe di calore sono escluse dalla detrazione fiscale del 65% - QdS

Le pompe di calore sono escluse dalla detrazione fiscale del 65%

Bartolomeo Buscema

Le pompe di calore sono escluse dalla detrazione fiscale del 65%

mercoledì 05 Giugno 2013

Gli incentivi per questi tipi d'impianto di riscaldamento e raffrescamento terminano il 30 giugno. Efficienti ma costose, sono scelte solo dal 9% degli acquirenti. Così finiscono fuori lista

CATANIA – Senza scomodare la termodinamica, non v’è dubbio che le pompe di calore siano dei dispositivi efficienti per il riscaldamento e il raffrescamento. E in quanto efficienti andrebbero maggiormente incentivate. Anzi, sarebbe più giusto un incentivo legato al livello di efficienza. Purtroppo, per tali dispositivi , che a pieno titolo dovrebbero entrare nelle agevolazioni per il risparmio energetico, il futuro non è roseo.
Ricordiamo che le pompe di calore sono entrate con ritardo nel beneficio fiscale. Nella versione originaria della L.296/06 erano ammesse solo le caldaie a condensazione. Dopo diverse integrazioni al quadro normativo furono ammessi, fino al 30 giugno 2013, anche le pompe di calore, gli impianti geotermici e gli scaldacqua a pompa di calore.
Inserite con ritardo e comunque colmando una lacuna nel quadro generale del risparmio energetico, oggi ne escono per prime. Le motivazioni di tale scelta evidentemente non sono di natura tecnica.
Nei giorni precedenti il Consiglio dei ministri del 31 maggio scorso, per riuscire a recuperare i circa 100 milioni necessari per prorogare la detrazione del 55% si era pensato di escludere dai benefici fiscali le tecnologie che godevano già degli incentivi del Conto Termico tra cui le caldaie a condensazione (che possono godere anche della detrazione semplice del 50%), il solare termico e le pompe di calore.
Oggi sappiamo che gli incentivi, con una proroga di sei mesi per i privati e un anno per i condomini, sono aumentati del 55% al 65%, includono ancora le caldaie a condensazione, ma non più le pompe di calore che di fatto sono quelle più penalizzate(in barba all’alta efficienza). Ricordiamo che tra gli interventi sugli impianti effettuati, circa il 90% del totale preferisce un generatore con tecnologia a condensazione, mentre il 9% degli interventi concerne l’installazione di sistemi a pompa di calore.
È chiaro che aiutando gli acquisti delle caldaie s’incide maggiormente sul risparmio energetico, ma resta che l’efficiente tecnologia delle pompe di calore rischia di rimanere senza alcun incentivo fiscale in assenza di un conto energia termico ancora non attivo e di nuove tariffazioni per il kWh elettrico utilizzato dalle pompe di calore. L’Aeeg (Autorità per l’energia elettrica e il gas) che avrebbe dovuto emanarle lo scorso marzo, non le ha ancora pubblicate.
Va però detto che non si legge nel testo del decreto l’esclusione delle pompe di calore dalla detrazione del 50%. Resta, però, il fatto che i risultati sono molto deludenti proprio per le tecnologie più evolute quali sono le pompe di calore. Come evidenzia l’Aicarr (Associazione italiana condizionamento dell’aria riscaldamento e refrigerazione), gli incentivi per le pompe di calore sono molto bassi, difficilmente superiori a un 10-20% del costo sostenuto dall’utente finale. In particolare, sono molto penalizzate sia le utenze residenziali autonome, con potenze installate intorno a 5-7 kWt, sia soprattutto le utenze con potenze installate intorno a 40-100 kWt. Nel primo caso gli incentivi annuali sono dell’ordine di qualche centinaio di euro e in taluni casi addirittura inferiori al costo della documentazione richiesta, nel secondo spesso sono irrisori rispetto al costo dell’impianto.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017